Previous Page  20 / 32 Next Page
Information
Show Menu
Previous Page 20 / 32 Next Page
Page Background

continuadap.19

ma sopratutodalfatoche

l'oggetività indeterminatadel-

lamusica,persinoinsenso

storicomondiale,ècapace

talvoltadi «generalizzare»

piùestesamenteepiùprofon-

damentedellapiùaltaletera-

tura.Lemodalitàconcretedelso-

praventoavutodaltipople-

beo,popolare,anchenel'arte

diBartóksono,naturalmen-

te,irisultatidiungrandesvi-

luppo interno.Nonvièdub-

biochealabasedellostile

giocoso, favolisticodel

Princi-

pedilegnosta

lavitoriafi-

naledeleforzepopolarisule

deformazionidel'alienazione.

Inquestocaso,laforzana-

turalebartókianaèdainten-

derequasinelverosensodel-

laparola.inquantosoltanto

un'autenticapresadicoscien-

zadinoistessiel'esperienza

sinceradellanostranaturadi

uominigiustisononecessarie

perchéilminacciosocastelo

d'ariadell'alienazionesidis-

solvanelmeritatonula.Alcu-

niannipiùtardi,lamusica

del

Mandarinomeraviglioso

giàcipresentainunmodo

completamentediversoicon-

flittiinterni,lecontraddizio-

nidel'alienazione.L'alienazio-

nesieratrasformatainun

fenomeno sopportatoedasop-

portarecome secondanatura

delmondodel«civilizzato»

medio,contemporaneo.Sol-

tantodal'«esterno»posono

irrompere«forzenaturali»,

come ilMandarino,difronte

alequali l'alienazionegenera-

le,estesaatutti,laseparazio-

negeneraledel'uomodala

propriasessualitàsitrovereb-

bero impotenti.BenceSza-

bolcsi,nelsuoeccelentesag-

gio,ponealcentrodellasua

analisilarabbiadiBartók

contro l'alienazione.Nonbiso-

gnaperòdimenticarecheque-

sta rabbiaèqualcosadipiù

diunsentimentopersonale;

è,appassionatamentevissuto,

ungiudiziosututoilmondo.

IlMandarinostessoètanto

poco contadinoquantolefi-

gurequasi idilicamentevito-

riosedel

Principedilegno.

Ma,secondome,sipuòa

buondiritoazzardarel'affer-

mazione,chesulpianodell'og-

getività indeterminatadella

musica—inmododiverso,

anzicontrario,conesitocon-

trario—tutt'edueleopere

sonopursempre l'incarnazio-

nedelaribelionecontadina

bartókianacontrole«conqui-

ste»delaciviltàcapitalistica

chespoglia l'uomodelpro-

priosesso,delapropriaes-

senzaumana,perviadelle

realizzazionidel'Ioparticola-

resoddisfacibilidalmercato.

Questa tendenza raggiunge

ilculminenela

Cantatapro-

fana.

Inquestagiàvediamo

presentarsisullascena,sem-

prenaturalmentenel'atmo-

sferadell'oggetivitàmusicale

indeterminata,ilcontadino

bartókiano;elasuperiorità

originale,larabbiachecre-

scerà,laprotestaappassiona-

ta— sicuramentenonproprio

percaso— vengonosostituiti

dallaribelionegonfiadidi-

sprezzo, tesaal'estremo,aper-

tamente espressacontro l'alie-

nazione,nelmomento incuii

giovani, trasformatiincervi,

non vogliononeanchepiùri-

tornareinquel'ambientefal-

samenteumano,deformatore

del'uomo.Bartókquièforse

l'unicograndeedecisorap-

presentantediquellacritica

socialechedichiaraaperta-

mente:ciòchevienedisolito

chiamatoericonosciutoanche

se talvoltacriticamente,come

« civiltà»,come formadivita

umana,èlanegazionedel'es-

senza«umana»del'uomo.I

giovanicontadinitrasformati

incervinonsoltantohanno

profondamente ragionese,a

nesunprezzo,sonodisposti

a ritornareinquestomondo,

ma—dinuovo,sempreso-

stenendo laprofondagiustez-

zastorica,diretamenteappli-

cabile,del'oggetività indeter-

minata—comeigrandiri-

voluzionari, ideologicamente

qualificanocomenulalale-

gitimitàumanadelmondo.

* * *

A circaduecentoannidai

cavallisapientidiSwift,que-

stanegazionerivoluzionaria

radicalefinoagliestremidel-

lanaturadisumanizzantedel-

laculturacapitalistariavrà

dinuovovoceperlaprima

voltaneicervidiBartók.E'

un casostrano, (masitratta

daverosoltantodiuncaso?),

che la

Cantataprofanaappaia

alpubblicoquasicontempo-

raneamenteaigrandi romanzi

diKafkache,daquestopunto

divista,proseguonoildiscor-

sonelladirezionedeicavali

swiftiani.Nonèquiilcaso

di fermarsianchesolodisfug-

gitasulrapportochecorretra

ilsignificato— esopratuto

lanegazione—diKafkae

quelodiBartók.Misiaper-

meso peròdidirecheKafka,

come ancheSwift,vedevauna

irreversibileesistenzialitànel-

lesituazioniumanedaluiraf-

figurateecondannate.Equi,

comunque,occorefaredue

considerazioni, inevitabilmen-

te.Primo:cheunacosaèpre-

vedereprofeticamenteuncer-

tosviluppo,come feceSwift,

eun'altracosarafigurare

realisticamentei fattoridel

giàavvenuto,comelitrovia-

mo inKafka.Eunacosaèla

prospetivastoricamondiale

delosviluppo totaledel'uma-

nità,eun'altralalineadi

sviluppodellanostravitaquo-

tidianamessadifronteanoi

nelamanierapiùdiretta,co-

sìdaprovocare immediata-

mentelenostreazioni.E'

un'altracosa,perchéognuno

dinoihaun rapportodiverso

con laprassiquotidianadegli

uomini.Secondo:sarebbeer-

ratoconcepirecomecoerente-

mente fantasticalavisioneco-

smicadiKafka.Eglivedeva

ciòcheisuoipersonagginon

sapevano,checioèobiettiva-

mente possonoesistereviedi

uscita individuali,macheco-

lorochelefrequentanoein

esse agisconononseneaccor-

gono.Anchequi,però,sitrat-

tasolodivied'uscitaindivi-

duali.Alcontrario,Bartók

qualificacome annientabilea

priorituttoquestomondo,

questo sistemadelarealtàsa

ciale.

* * *

TuttisannocomeBartók

siapervenutodaleinizialiin-

fluenzediRichardStraussal-

lefiledelanuovaarte,anche

dalpuntodivistadelafor-

ma; comeabbiarottoconla

continuitàungheresedeletra-

dizioniwagneriana-brahmsia-

naaloradominanti;comesia

diventato,anchedalpuntodi

vistadelaforma,ilgrande

rappresentantedellamusica

decisamente«nuova».Maog-•

gi,dopodiversidecennive-

diamo chiaramenteilverovol-

todel'epocanuova.HansEis-

ler,allievodiSchónberg,che

aveva ricordatosempreilsuo

maestrocon riconoscenteat-

taccamento,avevacarateriz-

zato l'ateggiamentofonda-

mentalediSchinbergneicon-

frontidellanuovavita,atteg-

giamento incui ,naturalmente,

sono inclusiancheicontenuti

più importantidellasuaar-

te,conquesteparole:«Egli

aveva espressoisentimenti

degliuominicostrettinelri-

fugio,giàmoltoprimadela

scopertadeibombardieri».Se

traduciamoquestacarateriz-

zazione inlinguaggiosociale,

vediamo cheSchónbergaveva

condannatoprofondamente,

alabase,ilnuovomondo che

sisviluppava insiemeconlui,

ma contemporaneamenteave-

vavistolasortedel'umanità

inmodotaledanonpoter

nemmeno tentarediparteci-

pareaun impossibilecambia-

mento.Soltantonascondersi

nelrifugio,evoler,eventual-

mente,sopravvivereindivi-

dualmenteaibombardamen-

ti:questoera,secondo lui,an-

corapossibile.

Che cos'èquesto,però,se

non laformanuova,moderna,

del'« intimitàdifesadalpo-

tere»?E'nuova,sì,non fos-

s'altrocheperilfattoche

lastessasocietàèpermolti

versicambiata.Maènuova,

innanzitutoedirettamente,

perché lanuova ideologiana-

tadalanuovasituazioneave-

vaqualificatosemprepiùco-

me formedefinitivedel'esi-

stenzaleapparenzedivita

raggiungibilinelcapitalismo

manipolato;avevaconsidera-

tocome incarnazionedefiniti-

vadel'uomoqueldominioil-

limitatodellaparticolarità

cheilcapitalismoavevasvi-

luppatoeappoggiatoconla

manipolazione.Perquestoa-

vevapropagatolanecessità

delcompletoestirpamentodi

tutteleideologieel'opposi-

zioneaivecchiartistiguida-

tidale ideologieechesidi-

batevanoancoranelrapporto

con leideologie.

A ognicontemporaneoche

fosse veramente tale,conveni-

vaildisprezodele ideologie,

sopratutodiqueledelXIX

secolo.ThomasMannchecer-

to,acausadelsuo tempera-

mento,nonhamaiapparte-

nutoalaschieradeirappre-

sentantidelleaperteproteste

rivoluzionarie,nelsuoultimo

grande romanzoavevadigran

lungasuperatoquestapreven-

zionedelasuaepoca.E'no-

to:ilsuoeroeèunmusicista

chedaunapartecomponeo-

perealquantosimiliaquele

diSchónberg,edal'altragiun-

gepersinoalleestremecon-

seguenzedelasuaconcezio-

nedelmondo (chesecondo

l'autoreviene ispirata,inulti-

ma analisi,dall'anti-uomo,dal

diavolo):eritiralasuaNona

Sinfonia.Aquestopunto,un

grandescrittorechepensio-

nestamente,tiratutelecon-

seguenzesugliindirizziarti-

sticidominantinelasuaepo-

ca.Elasituazioneparticola-

rediBartók,nellaevoluzio-

nedelasuaepocapotrebbe,

forse,definirsipiùprecisa-

mentenelseguentemodo:e-

gli,nonsolononritirala

IXSinfonia,maricercamo-

didiespressionedelamusica

— veramentecontemporanea

e veramentemusicale—tali

che conilloroaiutosipossa

realizzarequalcosachede-

gnamente corispondaoggial-

l'artepiùgrandediieri.Così,

dunque,nonsitrattadela

cosiddetacontinuitàstorica;

alcontrario,sitrattadirico-

noscere comeBeethovenab-

biariunitoinsélepossibilità

di rinnovamentodelgenere

umano,possibilitàfateemer-

gerenelasuaepoca,dauna

grande rivoluzioneinultima

analisisconfita,ma icuicon-

tenuti rimangonoatualisino

alalororealizzazionenela

presadicoscienzadelgenere

umano, finoadoggieoltre.

Questaèlarealecontinuità

delastoriaumanadifronte

allastilizzazionecomeadem-

piersidel'alienazionepartico-

lare,atualmentemanipolata.

Dalamusicapopolare,a

BethoveneaRembrandt:è

questochedivideBartókdai

suoicontemporaneifamosi

ma arenatiinunoggiumana-

menteavvilito.Nonècasuale

ilfattochenumerositeorici

delanuovamusicaparticola-

reabbianocriticatoBartók

come se fosse luiilrappresen-

tantedelcompromesocon

ilvecchio.Nonèuncasoche

Adorno,ilteoricodel'unica

possibilitàdisalvazionedel-

l'orientamentoschinberghia-

no,scorgasegnisospettinel

populismodiBartòk.E'com-

prensibile,delresto,chegli

avversari liberalidel fascismo

(iquali,contutteleinnova-

zionideleforme,siappiati-

vano acriticamenteneivalori

generalidelrifugio-particola-

rismo,nela«intimitàdifesa

dalpotere»capitalisticonuo-

vo)sisianospaventatidelve-

rogrande«nuovo»,ilcuica-

ratererivoluzionarioaveva

fatoesplodere lebasiumane

dele innovazionipuramente

formali.Abbiamo superatoormaida

diversidecenniquesta fasedi

sviluppo.Lecrisideisistemi

dominanti,cheafioranosem-

prepiùapertamente,sono

chiamateacrearenuovimo-

vimentiinognicampodela

ideologia.Cosìèpossibileche

Bartók,oggicomeoggi,co-

minciaentrarenelaprospet-

tivastoricacomeilgrande

rappresentantedel'epocapre-

cedenteal1945,forsetra i

piùgrandi.Anch'egli,come

RembrandtoBeethoven,ap-

pariràcomeunodicoloro

che hanno rappresentatonele

loroopere,nelmodopiùge-

neraledel'arte,nelmodopiù

duraturo,unagrandesvolta

delaevoluzionedell'umanità

Ilpopoloungheresechenel-

lasuaculturanonhaafato

risoltoancorailgrandedilem-

madela«intimitàdifesadal

potere»edelaveraprotesta

umana,anchesegiàsimuove

versolacomprensioneelo

sviluppoulterioredel'opera

diCsokonai,Petòfi,AdyeAt-

tilaJòzsef,soltantoappoggian-

dosiàBartókpuò trovarela

viaveramenteprogressistaan-

cheperlosvilupponazionale.

Ma laculturaungheresepo-

tràappoggiarsidegnamentea

Bartóksoltantoseallado-

manda,chelastoriaripropo-

ne incessantemente:checos'è

l'ungherese?nonrisponderà

alvecchiomodo,cioènonab-

beliràpersinoipiùvilicom-

promesistoricitrasforman-

doliin insegnamenticheilpo-

poloungheresedovrebbeap-

provare,maavràilcoraggio,

avrà labasesocialeemorale

per rispondereinquestomo-

do:Bartókèlanostragrande

possibilitàstoricasullavia

che conducealaveracultura

ungherese.

Rasegne

L'eredeselvaggio

diOtavioCeechi

UgoAtardi:Spiculum intrasuas fibrasstridebat

Sipuòdirecheèormai

nelatradizioneilcasodel

pitoreche,peresprimersi in-

teramente,sirivolgeaundi-

verso linguaggio;edèinutile

fareinomi.Nonfaeccezione

UgoAttardi,unodeinostri

maggioripittori,chesipre-

sentaconunlibroscritoe

disegnato,

L'eredeselvaggio

(GraficaEditoriale,pagg.216,

lire1.800,conleriproduzioni

didiciottoacquefortiespres-

samenteeseguitedalpittore

perilsuolibro)nelqualeè

datoreperirelatematicadi

unabiografiachenonèsol-

tantoqueladiAtardi.

L'eredeselvaggiovuolesse-

continuaa

p.

21