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p.18Rinascitan.3718setembre1970 I l Contemporaneo

AventicinqueannidalamortediBélaBartók

IlMandarinomeraviglioso

contro l'alienazione

Questo testononèstato

scrittodaunmusicista.Ma

neppuredaun intenditoredi

musica.Quindièdirittodei

competentidinon leggerlo.

Eppure:credo,operlome-

no spero,chequeste righedi

unprofanosianoconnesse

con ilrealesignificatodiBar-

tók,anche,sesilimitanoad

indicarloenon loesauriscono

affatto. Ilfatodiappartenereala

stessaepocanonbasterebbe

agiustificarequestoarticolo.

Sono appena.dipochianni

piùgiovanediBartók,ecome

lui,appartengoanch'ioaco-

lorolacuiformazioneèav-

venutaneletenebrediuna

tradizionenazionale riassumi-

bilenelrigidoelimitatoac-

cademismodegliannisucces-

sivial1867.Aqueitempisi

cominciavano appenaaintrav-

vedereiprimisegniprecur-

soridellarivoluzione ideolo-

gica;masuscalamondiale

venivasofocataogniauten-

ticaprotestadell'etàgiovani-

le.Quandoilmovimentodi

protestaprese inizio,Bartók,

insiemeadAdy,accantoad

Ady,fuunodiquegliuomini

lacuipersonalità,ilcuimo-

dodicreare fecedelperiodo

chevadaiprimidelsecolo

agliannidellerivoluzioni,

unavera,grandeepocadela

culturaungherese.

Dopo lasconfitadel1848

lasocietàungherese,lapoli-

ticaunghereseseguivanola

«viaprussiana»:nelsenso,co-

me scrisseLenin,chelosvi-

luppodelcapitalismounghe-

reseedel'Ungheriaborghese

avevano cambiatosoltantoal-

lasuperficie l'autocraziaeco-

nomica,socialeepoliticadei

persistentiresiduidelpassa-

to.Fuallorachiamato«libe-

ralismo»ladisegualealean-

za tralagrandeproprietàeil

capitalismoinsviluppo,per

ilcomunesfrutamentodegli

operaiedeicontadiniunghe-

resi;apatoche,nell'ambito

del'aleanza,nelaqualeil

ruolodiguidadel'elemento

feudatarioerasemprefuori

discussione,ilgrandecapita-

lenonvenissepiùrelegatoin

unghetosociale.

Intalmodo l'Ungheriaca-

pitalistica,salvoilbreveepi-

sodio&Ala rivoluzione,erari-

mastailpaesedeisignori.

Adesso,però (comeebbeadi-

reunseguacediIstvanTisza),

ilsignoreeraun«signore

che lavora».Cioè,ilsignor

PalPatò,seavevaseguitoque-

stastrada,potevadiventare.

un capoanchenelcampoeco-

nomico.Se invece,erarima-

stoPalPatòpotevadiventare

soltanto impiegatoministeria-

leoregionale.E'notochesa

lonel1945 furono, finalmen-

te,distribuiteaicontadinile

terredelegrandiproprietà

diorigine feudale.

L'Ungherianonfulasola

apercorrerequestastrada.

La stessasorte toccòalana-

zione tedescadopolatragica

finedel1848eairussi,sino

al'Ottobre1917.Maquesta,

siapursimile,stradasociale

epoliticaprodusseun'ideolo-

giadiversainognipaese.Il

J848 pose termineal'indiriz-

diGyirgyLukà.cs

zo radicalmenteprogressista

delpensieroedell'artetede-

sca chefinoaloraavevado-

minato l'ideologia tedesca,da

LesingaHeine.Fualorache

preseavviolanuova fasedi

sviluppodellaleteraturate-

desca cheThomasMann,giu-

stamente,definì«una intimi-

tàdifesadalpotere».InRus-

siasisviluppòunanettacon-

traddizionerivoluzionariain

campo ideologico,checarat-

terizzalagrandeepocadela

letteraturarussa,daPuskin

aCecov.Eperquanto riguar-

da lalineaprincipaledelo

sviluppo,sarebbeerratocon-

trapporelalineaBjelinskij-

Cernisevskij-Dobroliubovdel

pensiero russoaleintenzioni

finalidiTolstoiodiDosto-

ievskij.Infatti,ilsenso reale

pravvissutoeproduzioneca-

pitalisticainsviluppoaveva

necesariamentegenerato. I

lorosentimentieiloropen-

sieriprotestavano.Ma,giàa

priori,persino teoricamente

essi ritenevanosenzasperan-

zaognipossibilitàdiunaop-

posizione radicalechepassas-

seoincitasseal'azione.Una

rinunciasiffatta,cheèuno

deitrattiessenziali«del'inti-

mitàdifesadalpotere»,ha

una largascalaoggettivae

soggetiva,chevadaladispe-

razioneapertamenteespressa

alla rassegnazionecinica.In

questicasianche l'uomo,lo

ideologo,diventadifattoun

sostenitorecinicodeldisprez-

zatopotere.SivedalaGer-

maniadopoil'48:tralefile

dela«intimitàdifesadalpo-

tàdifesadalpotere»èforse

ancorapiùacutacheneltar-

doArany.Infatti,fuMikszàth

adareinunapoetica,con-

cretadescrizione,ilpiùspie-

tatoeschiacciantequadrocri-

ticodell'UngheriadeiTisza.

Perquesto loonoriamocome

unodeimaestripiùimpor-

tantidelgrande realismocri-

ticodilinguaungherese.Sa-

rebbenostrocompitotenta-

redicapire,dal'analisidel

suo atteggiamentodiscritta

re,ilparadosso, forseilpiù

grande,delosviluppounghe-

rese:comeèstatopossibile

cheunmaestrodisimilicri-

tichediventasseloscritore

piùnotodiun'epocadecisa-

mente reazionaria,eperché

questacritica—nonmeno

tagliente,perilsuocontenu-

La rivistaleterariaungherese

Nagyvilag

recanelsuonumerodel'agostoscorsoil

belissimosaggiodiGy6rgyLukàcsperil25°anniversariodelamortediBélaBartók,

chequi riproduciamonela traduzionediMarinkaDalas.A85annidietà, l'insignefi-

losofo comunistacontinua lasuastraordinariaativitàdiriflessionesulastoria,lacultu-

ra,lelottedelmovimentooperaioinquestosecolo.

La rievocazionediBartókgliofrequi l'occasioneperuna rimeditazionesututtele

vicendedelasuapatriadacent'anniaquestaparteesulsuopesoculturalenelmondo.

deleoperediquestiultimiè

unaprotestadecisaescevra

da compromesi,contro leba-

sidelasocietàzaristarussa,

quanto loeralacriticadi-

reta,aggressiva,deidemo-

craticirivoluzionari.

La leteraturaungherese

(15oiché inquestaepocaqua-

sinonesistevaunpensiero

filosoficoungherese indipen-

dente)riunìinséinmodo

carateristicogliestremipiù

importantidelosvilupposta

ricomondiale.Daunaparte

nonèesageratoafermare

apertamentechel'indirizzo

dominanteanchedanoiera

« l'intimitàdifesadalpotere».

A scansodiequivoci,occor-

resubitofissarecheciò

nonsignifica,necesariamen-

te,unailimitatasoddisfazio-

ne conservatriceneiriguardi

deiresiduifeudaliinestirpa-

bilidel'Ungheria,néneiri-

guardidelcapitalismoco-

struitosuquelabaseea

quelastretamentecolegato.

Unsimileconservatorismo

ideologico,inquest'epoca,si

ritrovasianel'indirizzo«al-

deutsch» tedesco,sianela

reazione russafinoai«Cento

Neri»;inUngheria,questo

mododipensareavevaeleva-

to,spiritualmente,unastatua

« alcavalieredelVolga».Ma

fa tendenzadominanteèra-

dicalmentediversa: l'atmosfe-

rapotrebbeesserecarateriz-

zatadaquelasortadiripu-

gnanzachevadalbrontolìo

al'insoddisfazione.Imigliori

ideologi,onestiesinceriecon

unavisionechiara,inmisu-

raeconcarateridiversima

quasisenzaeccezione,intui-

vanomoltiaspetidiquella

deformazioneumanachela

aleanzatrafeudalesimo

tere»dobbiamoannoverare

RichardWagner (chepurenel

'48venivaconsideratounri-

voluzionario),ilpassaggioda

FeuerbachaSchopenhauer, la

fondamentaleeprofondame-

lanconia,natasuquestebasi,

del'artediBrahms,

l'humour

autocanzonatoriodiRaabee

diFontane,ecc.

Ladiscriminante,anchein

Ungheriaèil'48,quandona-

sce l'«intimitàdifesadalpo-

tere»comecorenteguida.

OltreainomidiZsigmond

KeményeMòrJòkai,dobbia-

mo almenocitarequellodel

primogrande rappresentante

diquestoateggiamento,Jà-

nosArany.Comeuomo,non

fucertomaiunrivoluziona-

rionatocomePetófi;eppure

èunfattochenelcorsode-

gliannirivoluzionari,cosìric-

chididelusioniumaneper

Petófi,costuisoltantoconAra-

nymantenneun rapportosen-

zaconflitidal'inizioalafi-

ne.Evaaggiuntoche inAra-

nyilsentimentodisolida-

rietàfataleconPetófinon

vacilòmai.Etuttavia,ilsuo

sentimento fondamentalefu

ilriconoscimentodelagiu-

stezzama insiemedelairri-

petibilitàdel1848.

Tutociò,conildisprezzo

che comportaperlavitaun-

gheresedopoil1867,puòes-

sere riassuntoneinotiversi

delapoesiaintitolata«Epi-

logo»:

Se incontravodicavali

unsensale signorilechemiaveva

fangoaddossogetato

Non litigavo,ma

mispostavo,miripulivo.

NelcasodiMikszàth,la

contraddizionedela«intimi-

to,diquelladiAdy—non

loharesocosìscomunicato

comeèstatoAdyagliocchi

del'epocadiTisza.

Mailrappresentantepiù

complicatodela«intimitàdi-

fesadalpotere»ungherese

rimane sempreMihàlyBabits.

E'notoconqualedisgusto

ilgiovaneBabitsrespinseil

primovolumedipoesiadi

Ady.Alsuo amicoDezsóKosz-

tolànyiegliscriveva:«Chissà

seAdyprovienedaunaan-

ticafamigliaungherese?.Ma

ancheseècosì,soltantocon

afetosipuò toccarequesto

argomento. IorispetoSzéche-

nyi,perchébiasima l'unghe-

rese;odioBokànyi...Sono

ungherese,provengodauna

nobile famigliaungherese(e

ne sonomoltoorgoglioso),sia

dapartepaternachedaquel-

lamaterna;edaambedue le

parti,imieinonni,amemo-

riad'uomo,erano impiegati

regionali (esisteunaoccupa-

zionepiùungherese?);miopa-

drefuilprimoaentrareal

serviziodelloStato;maan-

che luièstatounveroepro-

priotipodisignoreegiurista

ungherese».Sarebbeerrato

deduredaquestosfogogio-

vanile ledichiarazionipiùma-

turediBabitssuquelache

secondo luièl'autenticana-

turadellaculturaungherese

egliauspicabiliindirizzidel

suo«sviluppo»;etutaviaè

ancheveroche l'orientamen-

todiBabitsapropositodei

trattiessenzialidelpopoloun-

gheresenonsièmaistaccato

completamentedaquestoter-

reno.CertocheBabits,dopoaver

superato l'inizialerifiutodi

Ady,hasemprecercatodifar-

lo inserireentroquelproces-

BélaBartók

sostoricoche,secondolui,

costituisce l'essenza immutata

e immutabiledelanazione

ungherese.I suoisuccessivi

scriti, i tentativiautobiogra-

fici,isaggidel'antologiain-

titolataChecos'èl'unghere-

se?

simuovonotutti,senza

eccezioneecoerentemente,su

questa linea.Equestosuo

orientamentononsiperde

neanchequando,controilfa-

scismochedanoisistava

preparando,eglielevaquella

clamorosaprotestacheè il

LibrodiGiona.

Suquesta im-

portantequestionedebbofa-

reanch'iounaautocritica.

Quando (nel1941)salutaicon

entusiasmoquestaeccelente

poesiaantifascista,mioccu-

paianchedelecontempora-

nee confessionidiBabitsri-

guardanti l'ideologiaela«un-

garicità».Epuravendoneno-

tatolecontraddizioni,ricon-

dussiquellaclamorosamani-

festazioneantifascistaaimo-

tivisopratutopersonali,mo-

rali.Nonrilevaiperòallora

che inqueltesto,inprimo

luogo,eglirespingevail fa-

scismoperviadiquelasua

obietivaparticolarità,perché

questa—alcontrariodela

reazioneconservatricedeldi-

ciannovesimosecolo,cheri-

spetavaesviluppavalacon-

tinuitàeletradizionistoriche

— èunareazioneche,in

quanto ideologiaancoranon

coscientedelanuova fasedel

nascentesviluppocapitalisti-

co,noncontinuaasviluppare

semplicemente levecchieaspi-

razioniconservatrici,maspés-

so lecontrastafortemente.

Avreidovutoaccorgermidi

questo, tantopiùche,nelmio

saggio,citaiilseguentebra-

nodaunoscritoautobiogra-

ficodiBabitsapparsoaquei

tempi:«Iosonovenutoda

una vecchiaepocaspirituale,

davantialaqualeillegame

piùsacroeraillegamedela

nazione,un legamespirituale.

Quest'epocadisprezzalospi-

rito,edisprezzailegamispi-

rituali.Conoscemalequesto

<ventesimosecolochilode-

nisce "secolodelnazionali-

smo".Ilsecolodelnazionali-

smoèstatoilsecoloXIX.E'

statoquestosecoloacreare

lamodernacomunitànazio-

naleproprio rendendoneidi-

versielementipossessoridi

ugualidiritti,partecipidiuna

culturaeuna tradizionecomu-

ne.Oralanostraepoca rom-

pequestilegamispirituali;

preferisceillegame fisicorap-

presentatodalarazza,ola

comunitàdiinteressirappre-

sentatadalaclasse».

L'ultimomotivo ideologico

diBabitsèrimasto,dunque,

quelovecchio,mataleda

idealizzareconserioentusia-

smo ilperiododitransizione,

la«viaprussianaalcapitali-

smo »disprezzatadaArany.

Tutociònondiminuisce

afatolabelezzapoeticadel

LibrodiGiona,né

ilsuosi-

continuaap.19