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Ventisetembre 1 8 setembre1970n.37Rinascitap.17

continuadap.16

poco iniziata,el'Istitutona-

zionalediurbanisticapresen-

tavapropostealternativeri-

spettoalletradizionalilineedi

sviluppodellacittà.E'sem-

bratoaloracheallecondizio-

niarretratedelacapitale,si

reagisseconunaspintaper

fareappuntodiRomailcen-

trodellabattagliaperrifor-

marelaleggeurbanistica;

•mentrequestarivendicazione,

l'analisidellasocietàcitadi-

naeildisegnodeloschema

-perunnuovopianovenivano

portatiavanticomepartidi

un'azionecoerente.

Tutavialoschieramentou-

nitariodelleforzepolitichee

culturalinonhabatutogliav-

versari.Purdidifendereipri-

vilegidellaspeculazione,le

forzepolitichedominantinon

hanoesitatoastringereuna

lungaaleanzainCampidoglio,

traclericaliefascisti,eadaf-

fidare la responsabilitàdipre-

vedere l'avvenirediRoma,ca-

pitaledellaRepubblicaecen-

trodelmondocatolico,aper-

sonaggimeschinied ignoran-

ti. Ilpesodiquelasceltasi

risentegraveancoraoggi,pu-

resealcomuneècambiata

lamaggioranza.Ilnuovopia-

regolatore,adottatoinfretta

nel '62comeprima importan-

tedeliberazionedelcentro-si-

nistra,ètroppoilrisultatodi

un compromessoperfunzio-

naredastrumentoditrasfor-

mazionedell'urbanisticaro-

mana.Molti,troppichein

principiosisono ilusidipo-

terlofarserviredibaseper

successivipassiavanti,ora,

dopoottoannidiprova,do-

vrebbero riconoscerecheave-

vamo ragionenoicomunisti

quandocisiamodichiarati

contrariaquelpianoperché

non avevalaforzacongenita

dicominciareunasvolta.

Sarebbe inutilesottovaluta-

regliefetiraggiuntidalcom-

promesso,chehascompagina-

tolefiledelasinistramolto

piùdiqueledeiconservatori,

ehaseparatodinuovoazione

politicaeazioneculturale,uti-

lizandopartediquest'ultima

peroperazionialvertice,le

qualihannocontribuitoaspe-

gnerequeldibatitoinpubbli-

cosuquestioniurbanistiche

specifiche,cheeraunodeiri-

sultatipiùinteressantidele

battaglieprecedenti.Perque-

st'aspeto l'esperienzaroma-

naaiutaacapirecome, inun

quadropiùgenerale,parados-

salmente forzeculturalipre-

sentipochiannifainunaco-

raggiosapolemica, intervenga-

nomoltomenoproprioora,

quando lemassedeilavora-

toridivengonoprotagonistedi

battaglieperlacasaeperla

cità.Laprimacondizioneperve-

dereunpo'menoconfusa-

mentenelfuturodel'urbani-

stica romana,èriprendereil

confrontocon l'opinionepub-

blica;manonsoloperquesto

aspetosarebbebenerifarsi

alasituazioned'unadecinadi

annifa.Neleintricatetrata-

tiveperilcentro-sinistra,in

unprimo temposièparlato

d'unpianocosiddetodivinco-

liodiminimeprevisioni,che

cioèvalessesoloperglianni

indispensabiliperstudiaresul

serio,comeaRomanonsiè

mai fato,unpianovero .epro-

prio.Diunasimileproposta,

benprestocaduta,eramolto

discutibilelaparticolarepro-

ceduraprospettataperatuar-

la;ma-ilcontenutoeradaap-

provare,eoggimipareche lo

siaancoradipiù.

C'èsemprebisognodiun

ragionevole intervalloper

quelostudiourbanisticose-

rio,cherestadafare;ma

appareancorapiùevidente

l'opportunitàdilimitarela

crescitadiRoma.Lastrut-

turadellacittàètroppo

difetosaperseguitareaca-

ricarla,mentrenonèaf-

fatopensabiledicorregger-

laperfarlesopportare lagran

quantitàdipopolazione ipotiz-

zatadalpianoinvigore,giu-

dicataassurdaeridottaanche

daglistudiperunpianoterri-

torialepredispostidaorgani

ministeriali.-

•Bloccata l'espansione,le-i-

niziativepotrebberoconcen-

trarsi i41 interventidirisana-

mento, -deiquali-c'èbisogno

dentroefuoridelnucleosto-

rico.Ilcentroantico,cioèla

Romadel1870,contuttele

manomissionisubìte,resta

tutavialasolapartedelacit-

tàcheabbiaun'organizzazio-

neunitaria.Nelatopografia

delaRomadioggi,rappre-

sentaunaareamoltoristret-

ta,maunicaedistinta,avvol-

tadaunaperiferiadilagante

privadappertutodiatrez-

zatureadeguate.

Ilrisanamentoconservativo

delcentrostorico,lacreazio-

nediunsistemadiareever-

dipercostituireunaltroele-

mento importantenellacom-

plessivaorganizzazioneurba-

na leoperepercolmareoal-

meno ridurreladiferenzatra

lostatoatualeeilfabbiso-

gnodiservizisocialineiquar-

tierimodernisonogliinter-

ventipiùurgenti;probabil-

mentepiùurgentidel'asseat-

trezzatodicuipuresiètanto

discussocomedel'iniziativa

sucuifarlevapercapovolge-

re l'assetodiRoma.

Lapropostadialinearenel-

lazonaorientaledelacittà,

lungounagrossaattrezzatura

viaria,lesedidinuoviufici

eservizisopratutocommer-

cialiinmododacostituire

unaalternativaalcentropree-

sistente,èun'ideaappenaab-

bozzataoltrequindiciannifa,

e inseritanelpiano regolatore

senza esserestatasuficiente-

menteelaborata.Poièstata

oggetodistudiodapartedi

ungruppodiprogettistitrai

piùnotidellacapitale;mafin-

tantocheilorodisegniein-

dagini resterannosconosciuti,

nonsipotràdirequantodel-

lapropostaoriginariaregga

alaverifica,dopo che lacittà

ènelfrattempotantomutata,

edopocheappareoggiassai

piùevidentequanto l'avvenire

diRoma,ancheperl'urbani-

ca,debbaesserecolegatoa

quelodelaregione.

Lacitàèingranditaele

condizionidelavitaurbanavi

sisonoaggravate,inmisura

taledarichiederecheogniin-

tervento radicalmenterinno-

vatorenon limitiisuoiefeti

nel'ambitomunicipale,masi

propongadiestenderlialdilà

diquesto,inunterritoriopiù

vasto.Lacapitalepotràforse

riacquistareunastruttura,se

le farannodacontrappeso,a

distanza, importantiinsedia-

menti industriali,atrezzature

sanitarieeassistenziali,istitu-

zioniculturalieperl'istruzio-

ne,zonedestinateallosport

ealosvago.Continuandoa

concentrare inRoma impianti

comequesti,peggioraunasi-

tuazionegiàdificilissima;col-

locatinelaregione,possono

invece favorirnelosviluppo,e

ridurrelosquilibriotrailLa-

zioelacapitalechenonèpa-

ragonabileaquelodinessuna

altraregioned'Italiarispetto

alsuocapoluogo.

Nel1870lacondizionearre-

tratadiRoma rispetoamolte

altrecittàavrebbepermesso

dinonripeteresoluzioniche

giàsieranodimostratesba-

gliate.Un'occasioneanalogasi

riproponeinscalamaggiore,

oggi,che l'esperienza interna-

zionalehamesso inevidenza

un legamesemprepiùstretto

traleconcentrazioniurbanee

iterritoriche lecircondano.

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