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p.16Rinascita1.3718

os*

4

8:demolizioniaviaNazionale

!Il

m,5 I • , g

k.31,-,11b-ago èbd"1/4.

s,t

.101.

-

leo

180:demolizioneaPortaAngelica

187:demolizioniperCorsoVitorio

L'urbanisticaromanadopounsecolodimalgoverno

f••

Leoccasioniperduteel'avvenire

diRomacapitaledelcaos

,401I

diCarloMelograni

«Unpo'primadientrare

neldesertochecircondaRo-

ma,belavistadiunlago

suladestra.Credevocheque-

sto insalubredesertofosse

unapalude;si trattainvece

diunterenopiutostoacci-

dentato,sucuisisaleesi

scendedicontinuo.Lesiepi

sonodiventatefilarid'alberi.

L'aspetodelpaeseèassai

belo.Hovisto ilmontedi

Sant'Oreste,ilSoratediOra-

zio;pocodopoapparvero,ai

piedi

dialcunecoline,dei

gra

ndiedifici:eraRoma.Un

mo

mentoancora,edeccoSan

Pietrosullanostradestra».

(Stendhal,

Journal,

viaggioin

Italiadel181).

•«Alora,dopolarafineria

dipetrolioconlefiammee

le lampadecheornanocome

unalberodiNatalelealte

torridialuminio,(..)vipas-

serannodavantilestazionidi

periferia:Roma-Trastevere(e

distingueretequalcheriflesso

nel'acquaneradelfiume),

Roma-Ostiense (indovinerete

lemuraelapuntachiaradel-

lapiramide),Roma-Tuscola-

na(alora,dopoPorta-Mag-

giore,

penetrerete

drittover-

so

il

centro).Allafinesarà

Roma-Termini,lastazione

trasparentedov'ècosìbelo

arivareal'alba..».(Michel

Butor,Lamodification,1957).

«Dal'aeroportoandaiall'al-

bergo.(...)TrapiazzadiSpa-

gnae ilCorso,eraappena

l'oradipunta.Lamassadele

autoparcheggiate,induee

trefile,daunlatoedal'al-

trodeivecchivicoli,lasciava

comeuncamminamentosca-

vatoinmezzoalmetaloe

continuamenteriempitodal

metalodialtreautoinsten-

tataprocessione:etutoque-

stometalo,nelasuamoltitu-

dinepoliforme,cupa,spec-

chiante,nelasuaconfusione

dicurve,cristalie

aloni,ri-

fleteva le lucivariamenteco-

lorate,sfavilanti,abbaglian-

ti,dellereclamesedeleve-

trine.(...)Quandousciidal

cinema,ebbiun'impressione

diversa.Comed'incanto,Ro-

ma pareva tornataquelache

eraunadecinad'anniaddie-

tro.Menomacchine,passan-

tisolitari,unpo'dispazio,un

po'disilenzio,sopratutoun

po'dibuio.(...)Loscirocco,

corretodallanaturaleumidi-

tànoturna,efinalmentede-

puratodaleesalazionidicar-

boniodelgrandetrafico,pa-

revaquasigradevole.Un'aria

miteefresca,unanotedi

primavera».(MarioSoldati,

L'atore,

1970).

Dala lucedelsolealcre-

puscolo,alanoteoscura,lo

spostarsidiun'orapropizia

ad apprezzarelebelezzedi

Roma segna lefasideldisfa-

cimentoprogressivodelasua

compagineurbana.Alpunto

dove siamodecaduti,cercare

di riorganizzarequestagran-

decittàèunproblemacosì

inquietantedafarpassareTa

voglia,purenelcentenariodel

20Setembre,divolgerciver-

so ilpassatodistraendocidal

futurominaccioso.Tantopiù

che imisfatiavvenutiduran-

teilsecoloeilrisultatoat-

tualesonobenanalizzatie

documentatidapubblicazioni

usciteinbuonnumeroeac-

cresciutesidopocheunsag-

giodiLuigiPiccinato,appar-

so su

Metron

nel'48,hariac-

cesonegliurbanistid'ideemo-

derne l'interesseperFargo-

mento.Del'abbondante lete-

ratura,basteràquiricordare

leantologiedeinumerimono-

graficidelarivista

Urbanisti-

ca,

lericognizioniminuziose

dele

MirabiliaUrbis

descrit-

tedaAntonioCedernaeilre-

soconto appassionatodeicen-

t'annidi

Romamoderna

di

ItaloInsolera.

Nelavicendaurbanistica

delacapitale,colpisceilcon-

frontotrasoluzionirealistica-

mentepossibilinel1879eoggi.

Alora l'arretratezzadeloSta-

topontificio l'avevasotrat-

taaglieffettidiretieindiret-

tidelosviluppodell'industria

moderna;sesifosseprevisto

chemoltifattigiàavvenutial-

trovesisarebberoriprodotti

qui,esesifosse tenutocon-

todeleesperienzegiàprova-

tedaaltriperconoscerlee

controlarle,Romasarebbe

potutadiventareun'esemplare

citàmodernachecompren-

deseunagrossaparteantica.

Adeso l'ediliziavihacostrui-

tountalecaos,cheriportarvi

qualcheprincipiod'ordinesa-

rebbearduopersinonel'im-

probabile ipotesicheuna

svoltadelapoliticaurbanisti-

cametaadisposizionemez-

zieficaciper regolarelacre-

scitadelacittà.Ildisordine

haoltrepassatoillimitealdilà

delqualenonsipuòpiùritro-

vareunequilibriosenzapaga-

reuncostoaltissimochela

coletivitànonèingradodi

accollarsituto insieme.

L'espansioneconfusadela

metropolimoderna,conl'af-

flussomassicciodipopolazio-

neprovenientedalecampa-

gne,siaccompagnadisolito

alsorgeredinuoveattività

produtive;maRomaneppure

ha avutoquestacontropartita.

La speculazionesullearee l'ha

dominatanonsoloperchéle

hadatouna formaaderenteai

suointeressi;maperché,sen-

za richiedererischioné inizia-

tiva,haprocuratoguadagnie-

normi, tantodadistrareilde-

narodaaltriinvestimenti,do-

minandoecondizionando l'in-

teravitaeconomicadelacit-

tà. LecarateristichediRoma

come capitaledel latifondour-

bano sonostateportateinpie-

na luceneglianniCinquanta,

quando—dopoaver lasciato

perdere l'occasionedeldopo-

guera—sièfinalmenteav-

viatalapreparazionediun

nuovopianoregolatore,daso-

stituireaquelodelaRoma

fascistadel1931.C'èstatoin

consigliocomunaleundibati-

tomoltoapprofondito,con in-

terventidiNatoliedialtri,

mentreCedernaconduceva la

sua campagnadistampa,da

continuaap.17