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Un paesecondizionatodaiproblemidipolitica internazionale

Israeledi fronte al'emancipazionedegli

Laguerra(lel1956determinòunacrisiprofondadelapoliticaestera israeliana

La lotadeicomunistiperhipaceecontroognidiscriminazionerazziale

compagnoGerardoChiaromon-

teharecentementevisitatoIsraele

conunadelegazionedelPCI,suin-

vitodelPartitocomunistaisraelia-

noe,di ritornodalsuoviaggio,

hascrittoperRinascital'articolo

chequipubblichiamo.

L'impressione fondamentalechesi

ricavadaunavisita,ancheassaira-

pida,inIsraele,ècheiproblemidi

politicainternazionale,delaguerrae

delapace,sonoassolutamentedomi-

nantiintuttigliaspettidelavitadi

quelgiovaneStato.Lacosanonpuò

stupireovesipensicheancoraoggi,

aquindicianniormaidaladecisione

del'ONU(chesanciva,appunto,lana-

scitadeloStatod'Israele), i paesi

arabinonriconoscono,difatto,l'esi-

stenzadiquestoStatoealcunidi

essinontralascianooccasioneperdi-

chiararechescopo fondamentaledela

loropoliticaèquellodicancelarne

addirittural'esistenza.Nonesisteal-

cunrapportodiplomaticofraIsraele

egliStaticonfinanti,essendovi invece

unpuroesemplicerapportodiar-

mistizioenondipace.Lacapitaledel-

laRepubblica,cheèGerusalemme,è,

perunaparteimportante,nelterri-

toriodelregnodiGiordania;glistes-

siproblemieconomicidelpaesesono

condizionatidaquestostatodicose,

nonsolo,ovviamente,perl'incidenza

sulbilancionazionaledelespesemi-

litari,maancheperaltriimportanti

edecisiviproblemi(sipensisoltanto

alacircostanzachegliattualiconfini

armistizialie i rapportitesicon i

paesiconfinantilascianoIsraelequasi

deltuttoprivadicorsid'acquacon

tuteleconseguenzeche,inunare-

gionediqueltipo,èfacileimmagi-

nare).E'deltuttoevidentechel'atenzio-

nenostranonpotevanonconcentrarsi,

inprimoluogo,suivariaspetidi

questasituazione:si tratta,comeè

chiaro,diunasituazioneesplosiva,che

nonmetesoltantoindiscussione i

confinideivariStatidiquelaparte

delmondo(cosìcomesonouscitidal-

lasecondagueramondiale)mache

èanchepericolosaperlapacedituto

ilmondo.Quandosipensiche,aquan-

topare,èaddirituraincorsounasor-

tadigaraatomicafraIsraeleel'Egit-

to(epareancheche,siainunapar-

techenell'altra,sianoimpegnati,in

primapersona,itedeschioccidenttdi),

sicomprendeaqualpuntodigra-

vitàsiagiuntaoggituttalaquestio-

nedelMedioOrienteecomesiaur-

genteenecessario,inquelaregio-

ne,scioglierealcuninodiassaiintri-

cati,facendofareunpassoavanti

alacausadeladistensioneinternazio-

naleedelapacenelmondo.E'par-

tendodaquestotipodipreoccupazio-

nicheabbiamocercatodicompren-

dere,nelcorsodelnostroviaggio,

comesisianomossein tuttiquesti

anni,ecomesimuovanooggi,ledi-

verseforzepoliticheisraeliane,so-

prattutoquelleche,inunmodoo

nel'altro,sirichiamanoancheaidea-

li di tiposocialista.

Nonvipuòesseredubbioalcuno,

cipare,sulasituazionedifficilein

cuièvenutoatrovarsi,findalasua

nascita,loStatod'Israele:nécisem-

brachesiaoggiutile,dalpuntodi

vistapolitico,unesamedettagliato

delevicendeche,attornoal1948,ac-

compagnaronoappuntolanascitadel

nuovoStato.Cipareanchechenon

sianégiustonépossibilemeterein

discussione l'esistenzadeloStatodi

Israele:metersisuquestastrada

si-

gnifica,ripetiamo,fareavanzareun

pericolograveperlapaceditutto il

mondo.Dettoquestosenzaalcunapossibi-

litàdiequivoco,ilproblemapolitico

fondamentale,checi èsembratodi

individuare,è quellodel'atteggia-

mentodeigruppidirigentiedelpo-

poloisraelianineiconfrontidelmo-

vimentodiliberazionedeipopoliara-

bi.Questoateggiamentononpoteva

enonpuòchepartiredallacompren-

sionedelecomplesseeintricateque-

stionichelastessanascitadelnuovo

Statofacevasorgere,siaperlasua

particolareposizionegeograficanei

confrontideipaesivicini,siaperle

prospetivedellepopolazioniarabe

delaPalestina.Certo, i dirigentigo-

vernativiisraelianipossonocitarede-

cinedi lorodiscorsi,al'ONUoal

parlamentodiGerusalemme,incui

nonmancanoafermazionieproposte

perun'amiciziaeunacolaborazione

fraebreiedarabi.Maqualisonoi

fati?Il fatopiùgraveè,senzadub-

bio,laguerradel'56:edèunfatto

qualitativamentediversodainume-

rosiconflittieincidentidifrontiera

(chesieranoavuti,pressochèinin-

terrottamente,dal1948).Inquesta

occasione,infatti, ilgovernod'Israele

(alacuidirezioneerano,inquelmo-

mento,nonsoloisocialdemocraticidel

partitoMAPAIdiBenGurionmaan-

Un trattoreatlavoroneicampidi

unkibbutz

cheisocialistidelMAPAM)sischie-

ròcontrol'EgitoeafiancodelaFran-

ciaedel'Inghilterrainunatipicaag-

gressionecolonialisticaeimperialisti-

ca:essopresecioèposizione,inso-

stanza,nonpiùsulevertenze«inter-

ne»alMedioOriente,ma«contro»

ilmovimentodiliberazionedeipopoli

arabi.Nonsembristranoche,scrivendo

questenotedopounviaggioinIsrae-

lenel1963,parliamodelaguerradel

1956.Gliavvenimentidiallora—ne

abbiamoavutol'impressioneneta—

costituisconounpuntodecisivo,anco-

raoggi,dituttalasituazioneesono

ancheil puntodipartenzadiuna

successivariflessione(cheètutorain

corso,siapureinmodo incertoecon-

tradditorio)diunapartedeleforze

politicheisraeliane.Stadi fattoche

quelaguera—eilgravescaccopo-

liticocherappresentò,perIsraele,la

suaconclusione—determinòunacrisi

profondadelapoliticaesteraisrae-

liana(cacciatairreparabilmenteda

BenGurioninunvicolocieco),portò

auninasprimentodelasituazionein-

ternaneiconfrontidelepopolazioni

arabe,iniziòd'altraparteunprocesso

politicochedovevaportare,siapure

dopoqualchetempo,all'alontamento

diBenGuriondalascenapolitica,a

unaposizioneviaviadiversadeipar-

titiMAPAMed<AhdoutHaavoda»

(partitosortodaunascissionedelo

stessoMAPAM),avotazioniinparla-

mentochehannovisto di recente

schieraticontro ilgoverno(sempre

direttodalMAPAIsiapureconuomi-

nipiù«duttili diBenGurion)tutti

ipartitidisinistrainsiemeaicomu-

nisti,specieperquantoriguardala

politicaversolepopolazioniarabedi

Israele.Edèperquestocheicompagnico-

munisticihannopiùvolteespresso,

neicoloquicheabbiamoavuto,una

grandefiducianelsuccessodelaloro

dificilebattagliaperlapaceel'ami-

ciziafra i popoliebraicoedarabo.

Assaidurafulalorolottanel1956e

negliannisuccessivi:essifurono

solichesiopposero,conrisolutezza

econcoraggio,allaguerracontroC

l'Egitto,emantenneroquestagiusta

posizioneincondizionidureedaspre.

Furonochiamati«agentidiNasser»;

fulimitatagravementelalorolibertà

CD

diparolaediazionepolitica;furono

spintiaimarginidellanazione;fu-

ronoindicaticomei traditoridele

speranzeedeleaspirazionidelpo-

poloebraico.Mal'ondatadisciovini-

smochedominavatrovòsoltantoin

essi l'opposizionedelrichiamoalla

ragioneedelalottainnomedegliin-

teressidellapaceedelastessa

esi-

stenza

delloStatod'Israele.Daalo-

raaoggi, icomunistiisraelianisono

andatiavantisuquestalinea,hanno

riguadagnatoil terrenocheavevano

perdutoneleelezionisuccessiveal'56,

hannoinpartesuperatolasituazione

gravediisolamentoincuieranove-

nutiatrovarsi.

Certo,ogginonsiamopiùnel1956.

Manazionalismoesciovinismonon

sonoscomparsi,esoprattuttononsono

statirisolti i problemiinternaziona-

licherendonoassaiprecaril'equili-

briopoliticoelapacestessainquel-

lapartedelmondo.E,inIsraele,

la

lottaperlapacificacomposizionedel-

lequestioniapertecon ipaesiarabi

fatutt'unoconquelapiùgenerale

perladistensioneinternazionalee

per

ildisarmo.E'assurdo—dicono,ad

esempio,icomunistiisraeliani—im-

boccarelaviadiunagaraatomica

con l'Egitto:giustoèinvecebater-

siperlacreazionediunazonadisa-

tomizzatanelMedioOriente.E'evi-

dentechequestabatagliadeve

trovare,peresserevittoriosa,soste-

gnoeappoggioancheall'internodei

paesiarabi:maquil'appeloaleforze

oaigruppidemocraticieavanzatiche

pureesistononeidiversipaesiarabi

e lacomprensioneesattadeledife-

renzechevisonofra idiversigover-

niarabinonpossonoesseredisgiunti,

innessunmomento,daunaposizione

dipienoappoggioesolidarietàperla

batagliadiindipendenzaanticolonia-

listicache,siapureconmoltecontrad-

dizioni,vieneportataavantidalmon-

doaraboingenerale.Perquantodif-

ficilesia,questaèl'unicapoliticache

loStatod'Israelepuòportareavanti:

assaigiusta,perciò,cièsembratala

posizionedeicomunistiisraeliani,

se-

condolaquale,invece,unapolitica

diforzametteinpericolo,alostesso

tempo,lapacedelmondoel'esistenza

stesadelloStatod'Israele.

Maunbancodiprovadecisivodi

questapoliticaè,senzadubbio,quel-

lodeirapporti,«al'internodiIsrae-

le»,conlepopolazioniarabe.

Nelcorsodelnostroviaggio,siamo

statiaNazaretheinvarialtriposti

delaGalilea(dovesonoconcentrati

piùdi150.000arabi, lametà

circa

dellapopolazionearabad'Israele)

ed