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Alaricorenzadelafonda-

zionedelPCIabbiamovoluto

associareilricordodiConceto

Marchesichenelpartitoaveva

militatosindal1921edicuica-

de inquestigiornil'anniversa-

riodellascomparsa (12febbraio

1957).Tra imaggiorilatinisti

italianinetNovecento,storico,

filologo, insegnanteuniversita-

rio,Marchesimaturòlasuaade-

sioneagliidealidelsocialismo

sindagliannidelagiovinezza

davantialospetacolodisofe-

renzaedioppressionedeilavo-

ratoridelaterrasicilianadove

eranato.L'UniversitàdiPado-

vache lovidemaestroeanima-

toredelaResistenza—siricor-

diilfamosodiscorsorivoltoagli

studentinelnovembredel1943

— commemoreràConcetoMar-

chesiconunasolennemanife-

stazione,l'8febbraioprossimo,

chesiconcluderàconloscopri-

mentodiunbustoaluidedica-

to.Ibranichequipubblichiamo

sono trattidaundiscorsoche

MarchesipronunciòalTeatro

NuovodiMilano,il5febbraio

1956,su invitodelgruppomila-

nesedegli«Amicidelarivista

Rinascita».

Perchèsonodiventatocomunista?

Altrevoltenuèstatafataquestado-

manda.E'unperchédiannilontani,

chemiriportaalevendemmieeale

falciaturedelamiacampagnacata-

nese.FilarieMaridivitidentrouna

ampiacerchiadimandorliediulivi

e unsuonodicornoche radunavale

vendemmiatrici.Vigilavano i

guar-

dianiconmineocchi:edessespari- vanocurvenelfoltodeipampini.da cuirispuntavanocolinicanestri on-

deggiantisuinvisibiliteste.

Al'AveMarial'ultimosuonodi

corno:elagiornatafinivaconun

segnodicroce.Maipiediscalzido-

vevanocorrereperchilometriprima

digiungereanotteinuntugurio

doveerailfumodiun lucignoloe

quelodiunasqualidaminestra.

Questecosesapevoevedevo;e.a

giugnomiaccadevapiùvoltediscor-

gereuominicopertidistracciav-

viarsiversolapianadesolataconun

pezzodipanenela

sacca

euna

cipolaelabomboletadivinoina-

cidito,destinato,secondoilcostume,

al'usodeibraccianti.

Cosìnegliannidelapuerizia

cre-

sceva

inmetinrancoresordoverso

l'ofesachesentivomia,cheerafata

a

me

egravavasudimecome tina

insensatamostruosità,perchè insen-

satemostruosemiparevanolera-

gioniaddoteagiustificarla.Avevo

l'animodel'oppressosenzaaverne

la rassegnazione.Cosìnel'etàincui

sicominciaaesserequalchecosa,

sentivonellacausadeilavoratorila

miastessacausa,mentrelareazione

al'ambientefamiliareborgheseo

piccoloborghese favorivalaprole-

tarizzazionedelmiospirito,acui,

negliannidel'adolescenza,siag-

giungevaunaelementareconsapevo-

lezadotrinaria.Proudhonprima—

dicuinonavvertivoancoralaver-

bositàprolissaeparadossalee la

concezionetrautopisticaeliberale

borghese—mipercotevaconlaso-

nanteapostrofealMichelet,ilquale

ripigliandolacelebrefrase«lapro-

prietàeunfurto»,avvertivasarca-

sticamente:«Seècosì,sono inFran-

cia25milionidiproprietari

che

non

si lascerannospogliare».Elarispo-

stadiProudhonmierafittanela

memoria:«Si,quelafrasekmia,

queladefinizioneèmia,essae il

piùgrande•avvenimentodelregnodi

LuigiFilippo,essaèl'unicobeneche

ioabbiasulaterra,e,quantoai25

di

ConcetoMarchesi

milionidiproprietari,chividä

ildinittodisupporrechesiabbia

bisognodelloroconsenso?».

DopoProudhon,Mazzini,colsuo

misticismoprofeticoe ilsuovi i0-

nanosolidarismodiclasse;epoi,il

gran fasciodiluce,ilManifestodi

Londradel1848,ilmessaggiorivela-

torechecomprendevai trepresenti

del tempo:ilpassato,ilpresente,

l'avvenire.Alaleturadiquelepa-

gineunasolidagioiaempival'ani-

momio.Daaloracompresicheuna

gueraeracominciatanelmondoper

una infalibilevittoria:compresi

che

delproletariatoinmarcianessuna

forzaavrebbearrestatoilcammino.

E inverità,amiciecompagni,quel-

l'opuscolodi23pagine,pubblicato

nel febbraiodi108anniaddietro,

l'operapiùriccadigermicheilse-

colodiciannovesimoabbiaprodoto.

Esononparladiciòcheèbenee

diribcheèmale,madiciòche

avvieneedivienenelasocietàuma-

na;nonparlainnomedeldiritto

naturaleodelaragionesuprema,ma

innomediunarealtàche,piacciao

no,bisognariconoscerenelfluire

Messodellecose,nelaunitàecon-

tinnitàdi tuttalastoria,

laquale

finoraèstataunastoriadiclassi

inurtofradiloro.Quel'opuscoloera

l'operadidueuominidigenioche

Dal'OrdineNuovo

del21gennaio

1921

daimotirivoluzionarideipaesieu-

ropei—Inghilterra,Francia,Belgio,

Germania—avevano trattoladotri-

na,lospirito,l'attivitàdiunpartito

che frapocoavrebbescossoilmon-

do: l'Internazionaledeilavoratori:

edelostrumentodigueraaveva

l'esata formulazioneperenunciati.

rapidielucidianzichéperdimo-

strazion i.Dicevacióchee,nonciòchedo-

vrebbeessere,ciòcheaccade,non

ciòchedovrebbeaccadere:ciòche

accadenecessariamente.Equisenti-

vo laforzadiquelleparole,inque-

sto imperativodellanecessità,per

cuilastoriadelaborghesianeisuoi

varisviluppi,finoalprodigiosopro-

gressodelatecnica,allaconquista

deimercatimondialieaiconseguenti

assetipoliticièlastoriastessadel

proletariato.Senza l'unanoncisa-

rebbe l'altra.Nonèdanegarel'in-

flussodeladialetticahegelianasula

gioventùdiMarxediEngelsper

quanto riguardal'ideadellalottadi

classeeilconcettocheognicondi-

zionepresentecontieneinsèlapro-

prianegazione;manonperquesto

daremo ragioneachivorrebbedi-

mostrarelaortodossiahegelianadi

CarloMarxlacui

dotrinahadovuto

sovvertireradicalmente

l'hegelismo

peressereunadotrinarinnovatrice,

mentre l'hegelismononhanienteda

cambiarenel'operadellospiritoas-

soluto.

• • •

Miègratoaverparlatosotol'in-

segnadiRinascita,larivistadelno-

stropartitonelaqualehopotutopiù

volte liberamenteesporeilmiopen-

sierosualcuniproblemieaspeti

delavitaedelacultura,oraincon-

senso,oraindissensoconaltricom-

pagni.Edequestoqueloche importa

anoi:averliberol'intellettoelibera

e francalaparola,purchèrestisalda

e fedelelacoscienza.Lamiadichia-

razionedifedeltàaunpartitoha

stuzicatotaloraunafacilevenadi

briosirilievi:«Eccounuomoche

nonsafareusodelaproprialibertà,

impigliatocomeèneleretidiun

partitodicosìfereadisciplina».Può

accadere,signori,chedentrounpar-

titosifatounuomosenta ilumina-

ta,aricchitaemagaricompostauna

esperienzaeunaesigenzasuaperso-

nale,senzachesichiudaperquesto la

ilimitataviadell'ignoto.Enelpar-

titocomunistaiohosentitorisolver-

sicertemiecontraddizioni,colmarsi

certe lacune,acquietarsi taluneansie-

tä.Oh,signori,uominidiculturaan-

coraoggisistupisconochealtrino-

minidiculturasianonelcampodel

comunismomilitante.Sonoqueliche

nonsentironomaiilbisognodiin-c

terogaresestessieinun intimoab-

bandono, inun'intimaconfidenza ren-

dersicontodellorostordimentoo

delaloromalizia.Osimularonoor

ignorarono:etradironosopratuto

se stessiperchè tolserolavitaalpro-rn

priopensieroe ilvaloreal'opera

propria.Tutoquantononèvitavera, I;

vanitàecadenelnulla,comenel

nulacadeilfrutodiuna inteligen-

zacheabbiatraditoosimulatola 0

propriaforza.Perquestoènecessa- •

riaunacoscienzapoliticachefac-

ciasentirelanecessitàdidareilpiùID

estesovaloreall'operaindividuale.

Lascienzael'artenonpossonopiù0:

prosperaretraglisplendoridelle

cortielemunificenzedeigrandisi- Ili

gnon.Oggiquantoavanzadiprin-

cipatiedisignorienonhadaoffrire

nessunaanticameraall'arteealla n

scienza.Lequalihannooggiilloro

spaziotralemoltitudiniumane.E

anche lascuolaattingedaquestospa-

ziolasuaforzaelasuaperennità.

Atingeredalpopolononsignificaab-

bassareil livelodelacultura;nia

dilatarneiconfiniesollevarnel'al-

tezza.Edebalordagginegrandepen-

sarecheitemutirivolgimentisociali

abbianoatravolgere, insiemeconi

privilegisociali,ancheivalorieterni

dell'intelleto.L'attivitàinteletuale

nonpubriceveredannodal'emanci-

pazionedelpopolo lavoratoreperchè

diquellaemancipazioneessaè il

principalestrumento,l'unicostru-

mentodicuil'umanitàavràsempre

bisognonelaperpetuitàdelegene-

razioni.Compagni,noinonsiamosoltanto

itesseratidiunpartito,siamogli

animatidiunafede.Lanostrafede

suggelatadallanecessitàdelano-

straesistenza.Unaffettopuòeste-

nuarsi,

una

disavventurapuòoscura-

re l'animonostro.

Quela fedenonsiestenua,nèsi

oscuramai.Essaciaccompagna sem-

pre.Senoncrediamoanientealtro,

essa6l'unicacosaincuiseguitiamo

acredere.Soltantol'appartenenza

schietaeprofondaalaclasseope-

raiapuògeneraretaleconquistali-

beratricedelospirito.Invirtùdique-

sta fede,compagnieamici,afermo

chesenelanovissimastoriadela

Patrianostra,uominid'ordine,dopo

ibaccanalisanguinosidel'ordinefa-

scista,siproponesserodimeteredi-

nanzialaclasseoperaianelsuoci-

vileprogressounabarrieradileggi

eccezionaliedigentearmata,noi

diremmoalpopolo lavoratore:«An-

diamoavantilostesso,congliuomi-

nidibuonavolontà».Eandremo

avanti.

ConcetoMarchesi