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sulla data della vittoria al concorso, questo volantino mi sembra singo-

larmente acuto, e poco adatto a far votare per i l raccomandato.

T. Non varrebbe comunque la pena di contrastare questo successo

editoriale opponendo al libro di Plebe un libro dal titolo, mettiamo,

Che

cosa ha veramento detto Marx?

A.

Ma un l ibro con questo t i tolo è già stato scritto prima ancora

dell'altro!

T. Davvero? E chi l'ha scritto?

A. Armando Plebe, naturalmente.

T. Capisco. E che cosa me ne sai dire?

A. Solo quanto ne diceva un recensore comunista (20): «...la pia-

cevole sorpresa che ne abbiamo riportato alla lettura, preannunciata per

verità dalla serietà dell'Autore, ha dissolto ogni timore di vedere filtrata

attraverso una misura interpretativa non corretta, la 'Weltanschauung'

marxiana».

A. E questo giudizio, allora, come lo giudichi?

A. Non chiederlo a me; chiedilo a Plebe, i l quale s emp r e secondo

il nostro informatissimo volantino — ha tenuto prima su «Gente» una

«nota rubrica dal t i tolo significativo d i 'Cronache del malcostume'» e

poi è passato a scrivere sullo «Specchio» analoghi articoli che «sono fra

gli art icol i p i ù temut i dai notabi l i del la sinistra italiana». No i non

abbiamo avuto i l bene di leggere quegli articoli, ma data la solerzia di

Plebe è impossibile che gl i sia sfuggito un così clamoroso esempio d i

malcostume della sinistra italiana come quella nota elogiativa sul suo

libro. Personalmente, io di più clamorosi non ne conosco. Ma tu potrai

avere un'idea d i quel che ha «veramente» capito Plebe d i Carlo Marx

al tempo in cui riscuoteva i plausi comunisti da quel che, secondo lui,

Carlo Marx non ha capito.

T. Per verità ne ho già avuto qualche sentore. E' stata per esempio

largamente divulgata l'immortale critica di Plebe alla teoria del plusva-

lore, che varrebbe per le galline, le qual i fanno più uova d i quanto

mangino, laddove non vale per gli, uomini, i quali possono percepire uno

stipendio senza lavorare (21).

A. Non mi sembra i l caso di insistere su questa critica che è smen-

tita dall'autore stesso, notoriamente i l più fecondo e venduto d'Italia.

La sua produzione supera di gran lunga i l mangime con cui viene forag-

giato. Egli è uno di quei «coolies letterari» di cui parla Marx nelle

Teorie

del plusvalore

appunto come esempio della produzione del medesimo. In

lui Rusconi ha trovato la gallina dalle uova d'oro.

T. Vuoi dire con questo che i l plusvalore, contrariamente a quanto

afferma l'eminente teorico, non si estrae solo dalle galline, ma anche

dagli uomini?

A. Se non dagli uomini, certo dagli asini, ciò che già generalizza la

sua validità al di là delle galline. Del resto uno dei principali rimproveri

mossi da Plebe a Marx è proprio quello di aver voluto bloccare la produ-

zione editoriale. Secondo lui, i l primo comandamento marxiano sarebbe

(20) I n «Critica marxista», A. V (1967), n. 4-5, pp. 373-74. La scheda è siglata e.f. (Enzo Fumi).

(21)

Marx,

pp. 128 sgg.

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