

stato: «Io sono capi ta l e ' , non avrai altro libro fuori di me» (22).
Evidentemente ciò avrebbe significato la fine di Rusconi e di Plebe, onde
essi corsero ai ripari denunciando il criminale e difendendo la compe-
tenza, che schiude loro infinite prospettive. Difatti secondo Plebe (23)
Marx si sarebbeopposto alla divisione del lavoro per eliminare la compe-
tenza. «L'uomo amato da Marx» è «l'uomo che conosce un libro solo, il
Capitale
(oggi è ammessa la variante di conoscere, in suavece, il
Libretto
rosso
di Mao) e, disprezzando ogni altro studio e cultura, è convinto
di poter intervenire e (talora) dettar legge in ogni professione, anche se
non la conosce».
T. Mentre Plebe, competente in psicanalisi, semantica, logica for-
male ecc., ecc., non potrebbe fornire a Edilio Rusconi tutto il plusvalore
cui aspira se Marx fosse riuscito nel suo losco intento di abolire compe-
tenza e cultura. Ma dato che Plebe riunisce in sè tutte le competenze
possibili, non è egli, al pari di Marx, un vivente superamento dei confini
specialistici?
A. Infatti, senonchè egli ne è il vero e giusto superamento, poichè
assomma in se tutte le discipline rispettandone l'autonomia, laddove
Marx (sempre secondo Plebe) le riduceva tutte all'economia. Plebe è la
sintesi dell'Uno e del Molteplice, laddove Marx sacrificava il Molteplice
all'Uno. Non è questo del resto il solo aspetto per cui Marx si presenta
come un Plebe abortito. Egli soffriva difatti, come si avverte all'inizio
del libro, di ben cinque complessi, tutti in ultima istanza riconducibili
auno solo, e cioè a quello di non poter essere un pulcinella, un asino
eun gangster culturale del calibro di Armando Plebe.
T. Poveretto! Per quello ha avuto una vita tanto grama e ha procac-
ciato tanto poco plusvalore ai suoi editori! Mai che si potesse dire che
i suoi libri erano i più venduti dell'annata! Se avesse saputo che aveva
quei complessi!
A. Ma non
poteva
saperlo! Come afferma autorevolmente i l Ple-
be (24), «ogni nevrosi è infatti caratterizzata dal non essere conosciuta
dal suo portatore (a differenza invece della 'psicosi', che è un disturbo
nervoso caratterizzato dall'essere noto a chi ne è malato): perciò ogni
rivoluzionario nevrotico si adira moltissimo se lo si considera nevro-
tico, come in effetti è».
T. I l nevrotico non sa di essere tale e lo psicotico lo sa? Ma Plebe
èmatto?
A.Casomai, secondo lui, è nevrotico, visto che non sa di esserlo.
Ma devo tornare a redarguirti perchè mi interrompi ogni volta che cito
Plebe. Non devi batter ciglio di fronte a qualsiasi sua enormità; la sua
competenza, anche in fatto di psichiatria e psicanalisi, è un articolo di
fede, e chi la contesta è reo come Marx di combattere la cultura.
T. E i fascisti spediscono un killer a massacrarlo di botte.
A.Precisamente. E' quel che spetta a chi contesta la cultura di
Plebe. Costui, peraltro, è più moderato, è un almirantiano: egli non
vuol picchiare ma guarire. Prosegue infatti: «Ma i l reazionario, i l cui
(22)
Marx,
p. 109.
(23)
Marx,
p. 116.
(24)
Reazione,
p. 34.
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