

sto, la situazione e la politica della. Facoltà si inseriscono perfettamente nella
tendenza p i ù generale del le forze economiche e pol i t iche dominant i e de l
governo su almeno due punt i fondamentali: l a dequalificazione degl i st ru-
menti intel let tual i e l'assenza d i qualsiasi considerazione de i -futuri r uo l i
sociali dei laureati.
La pol i t ica del capitale ne i conf ront i dell 'Università non è i n questo
momento d i semplice e lineare dequalificazione, ma piuttosto, i n un sovrap-
porsi d i spinte contraddittorie, d i qualificazione d i certe par t i delle vecchie
università e d i dequalificazione d i altre.
Come passa i n questa Facoltà tale l inea? Attraverso l a qualificazione
delle discipline più lontane da possibilità di conoscenza e valutazione cri t ica
della realtà sociale: l a filologia classica, l'archeologia, e discipline orientali-
stiche, purchè relative ad epoche mol to antiche, vecchi fantasmi tomist ici
come l a filosofia morale. Dotazioni d i i st i tut i e istituzione d i insegnamenti
rendono possibile i n questi campi affrontare perfettamente, con strument i
materiali e varietà di insegnamenti, i sempre più scarsi studenti che dopo la
liberalizzazione v i lavorano.
Le discipline invece più legate al possibile control lo pol i t ico del campo
professionale principale della Facoltà, la psicologia o la pedagogia, le scienze
sociali, le storie più recenti, nè riescono ad avere un collegamento interdisci-
plinare specifico sufficientemente art icolato, nè hanno mezzi economici e
docenti sufficienti a l numero degli studenti.
Di fat to l o studente che sceglie questo orientamento è bensì l ibero d i
manifestare l e propr ie preferenze, ma è messo i n condizione d i non poter
avere nessun rapporto didattico con l'università.
LALEGGE E L'ORDINE
Sono i n at to da parte d i var i corpi del lo stato tentat ivi d i ricondurre
sotto i l control lo totale delle autori tà a ciò preposte at t ivi tà che nel corso
degli ul t imi cinque anni erano loro in varia misura di fat to sfuggite. Mi rife-
risco in particolare alla scuola e all'informazione. Basti pensare da una parte
alla lunga serie d i sospensioni e trasferimenti d i insegnanti, al le numerose
ispezioni, al le incriminazioni d i insegnanti per irregolarità nel la tenuta dei
registri, f ino all 'arresto d i sette studenti del la Cattolica d i Milano, per aver
messo i n discussione i l tema d'esame, all'ingiunzione d i sgombero dai local i
finora occupati al Movimento Studentesco della Statale di Milano, fino al l 'ul-
timo episodio d i violenza poliziesca salutato dal «Giorno» come l'«espugna-
zione» del la Statale, a t t i che rappresentano l a l inea d i tendenza opposta a
quella rappresentata dalle circolari ministeriali di circa un anno fa. Dall'altra,
alla lunga serie d i incriminazioni e d i condanne per reato d'opinione ( f ino
all'ultima — a un anno e quat t ro mesi ! — a quat t ro mi l i tant i d i Lot ta
Continua che distribuivano a Tor ino dei volantini i n cui sono stati ravvisati
i reat i d i incitamento a delinquere e apologia d i reato). Potrebbe f a r parte
della stessa tendenza anche la perquisizione di cui è stato oggetto i l «Corriere
della Sera».
Si tratta di due fenomeni abbastanza diversi, che possono venire accomu-
nati solo perchè manifestazioni d i una ripresa o d i un'accentuazione del la
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