

concorso(art. 110 cpv.) nel reato,specienelcasoin cuiper gli indizi derivanti dalle
modalità di comportamento, per la esistenza di unnessoorganizzativo di persone
edi mezzi (segni distintivi; uso di mezzi di offesa del tipo consimile o uguale:
impiegodi sostanzeincendiarieedesplosive) è
identificabile lavolontà di 'mettere
in atto la forza' o usare 'violenza contro chiunque'
e di 'agire in unione' e di essere
'di aiuto ad altri'
per i l conseguimento di un comune scopo.
«La
prassi di attendere la richiestadell'interessato o l'ordine del Pubblico
Ministerodevereputarsicontrariaallalegge
qualora risulti perconstatazionediretta
lacommissionedi reati
(perseguibili di ufficiooper i quali èstatapropostaquerela)
control'ordinepubblico,
la pubblica incolumità, la vita, la incolumità e la libertà
personale,
o la polizia giudiziaria ne abbia ricevuta denunzia.
«Incasiconsimili, l'ufficiale di poliziagiudiziaria, più elevato in grado,dovrà
impartire l'ordine di. penetrarenell'edificio invaso, facendoimmediatorapporto al
ProcuratoredellaRepubblica».
Alle«direttive» del ProcuratoreGeneralenonmanca,dunque» il pregiodella
chiarezza. V'è un incitamento,senzamezzi termini, a usaresempre fino in fondo
il potererepressivodella polizia giudiziaria; i l bilanciamento di poteri, funzioni,
controlli, fra lamagistratura e la polizia, previstodall'ordinamento, viene alterato
dallanettapresadi posizione in favoredellaseconda. E' undocumentocheha per
scopodi accentuaresistematicamente i limiti, mai il valore e l'importanza di prin-
cipio,dell'interventodelmagistrato; i poteri e i diritti, mai gli obblighi e i limiti,
dellapoliziagiudiziaria.
I
I _eli
Stabiliresecerti fatti ocomportamentisonoleciti o illeciti, secostituisconoun
diritto, una libera facoltà o un reato, è compitodel legislatoresul pianodelle defi-
nizionigenerali; dellamagistraturagiudicantesul pianodella interpretazionedelle
norme e della applicazione alle fattispecieconcrete. I l ProcuratoreGenerale si
appropriainvece di questi compiti, epronuncianuove*definizionigenerali del lecito
edell'illecito, contrastanticon le leggi scritte e addiritturacon le applicazioni fatte
dallamagistraturagiudicante. E così, si arroga il diritto di dare una definizione
restrittivadell'«urgenza»,aggiungendoalla leggequalchecosacheessanondice;
introduce il concetto di «autorizzazione» per lemanifestazioni e le altre riunioni
inluogopubblico,mentrenessunanorma di leggeprevede lanecessità di un'auto-
rizzazione (è prescrittosolounpreavviso);definiscea priori comeun delitto, tale
darichiedereimmediatointerventorepressivo, l'invasione di edifici» o l'«occupa-
zionedi sedi di università e di altri edifici scolastici»,mentre è notoanche al più
sprovvedutostudente di leggechenè l'occupazione, nè l'invasione & tali edifici è
consideratadallaleggedi persecomereato,senonricorronoaltrespecifichecirco-
stanze, e molti giudici hannocomunquenegatoche siamai reato la lotta attuata
dastudenti o operai con l'occupazionedellescuole e delle fabbriche. E ancora,
èinaccettabile,anchedal piùconservatoredei giuristi,chenonsiadispostoacancel-
lare le elementarigaranziegiuridichedell'ordinamento, e il principio di personalità
elegalità delle pene, l'incredibile teorizzazione della responsabilità per concorso
in reati commessi da altri, ravvisata«anchequando non sia possibileprovare,
oggettivamente, il grado di partecipazionedellapersonasingolanellacommissione
dei reati constatati», sullabase di unmero«nessoorganizzativo di persone e di
mezzi»accettabileanche per la solaesistenza di «segni distintivi».
Perfinonel«regime»franceseèstatanecessariaun'appositaleggepergiungere
asimili risultati, eversivi delle più indiscusse tradizioni giuridiche liberali. I n
Italia, bastaunacircolare interna di unProcuratoreGenerale.
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