

di dare unità e direzione politica al movimento, legandolo alle masse,
certi compagni invece sembrano considerare come fat to pr incipal t
quello di esaltare la violenza, in ogni occasione.
Molte cose ci sarebbero ancora da dire sulla polemica t ra Lenin e
gli intellettuali nostalgici del terrorismo, che continuò sino al '17. Qui
basta ricordare che la storia del terrorismo dei socialisti rivoluzionari
si conclude solo nel 1917 quando, dopo la rivoluzione, venne fuori dagli
archivi della polizia politica che Azev, i l grande Azev, i l terribile giusti-
ziere degli sfruttatori, i l grande capo del servizio d'ordine clandestino
dei socialisti rivoluzionari, era un
agente segreto della polizia.
4. L'opportunismo di destra
L'opportunismo d i destra nei confronti dei terroristi rivoluzionari
si esprime non solo nella linea revisionista secondo cui i l terrorismo è
fuori da ogni dimensione politica e non ha nulla a che fare con la rivo-
luzione; ma anche nelle posizioni più sfumate di molti compagni, da chi
sostiene che nei terroristi contemporanei i l confine tra politica e delin-
quenza è sempre più difficile da vedere, a chi condanna genericamente
questi atti terroristici «di sinistra» come provocatori e Antioperai senza
prendere in considerazione le cause profonde che generano i l terrorismo
esenza porvi rimedio. L'opportunismo consiste nel fatto che, di fronte
a un problema difficile, si evita di analizzarne le cause reali e di classe;
la soluzione d i destra consiste nel fatto che si sceglie la strada della
facile condanna, dell'accusa di essere provocatori, delinquenti etc. Invece
per battere i l terrorismo bisogna conoscere le cause che lo generano ed
agire d i conseguenza. E' ad esempio opportunismo d i destra limitarsi
a dire che i terroristi soggettivamente possono
anche
essere dei com-
pagni, ma oggettivamente sono dei provocatori. Perché questo è di fatto
il ragionamento revisionista. Queste posizioni andrebbero analizzate più
a fondo; forse oggi però è più importante vedere gl i argomenti dell'op-
portunismo di sinistra.
5. Opportunismo d i sinistra
Molti compagni non sono d'accordo con i l programma terrorista,
non condividono neppure i l giudizio che oggi si debba iniziare la guerra
civile, ma d i fronte a i gruppi terroristici «di sinistra» hanno questa
posizione: noi giudichiamo atto per atto, se ci va bene appoggiamo, se
no critichiamo; non importa sapere chi è stato, l'importante è se c i
piace o no. Da qui, ad esempio, le prese di posizione che i l rapimento di
Macchiarini è un atto
«coerente»
con la lotta proletaria ecc.
E opportunismo di sinistra. Opportunismo perchè si cerca di evitare
•un giudizio politico sulla strategia terrorista, o perchè lo si elude dicendo
.che si è contrari alla linea ma che poi si valuta fatto per fatto. Di sinistra
perchè invece di dire che sono provocatori si afferma recisamente che
sono all'interno del proletariato, e del movimento comunista. Invece i
terroristi rivoluzionari non sono all'interno del proletariato, bensì espri-
mono la radicalizzazione di alcuni strati di piccola borghesia; radicaliz-
zazione che oggi è generata non solo dall'acutizzarsi delle contraddizioni
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