

Bisogna invece tornare sulla posizione di quei compagni che si ostinano
a chiudere gli occhi sulla realtà della Russia dei tempi di Lenin, e vogliono
confondere ciò che Lenin distingueva molto bene: e cioè i l terrorismo
esercitato dagl i intellettuali borghesi del Partito Socialista Rivoluzio-
nario ed il terrorismo dei piccoli contadini poveri contro i grandi proprie-
tari terrieri, che durante la
guerra civile (è
chiaro: guerra civile) del
1905-07 si diffonderà e diventerà azione partigiana.
Nel 1901 i n Russia nacque i l Partito socialista rivoluzionario, dalla
fusione d i diversi gruppi. I l part i to s i diede una «organizzazione d i
combattimento», cioè un servizio d'ordine segreto che praticava i l terro-
rismo, i l partito poi lo sosteneva a livello di massa. I l fondatore dell'or-
ganizzazione di combattimento, Gerguni, cadde nelle mani della polizia
dopo la loro prima azione: l'uccisione del Ministro Sipiiagin, ad opera
dello studente Balmasev (finito impiccato). L'indomani i l Partito socia-
lista rivoluzionario giustificò pubblicamente i l suo atto. Si venne allora
a trovare al la testa dell'«organizzazione d i combattimento» un certo
ingegner Evno Azev, i l quale non cadde mai nelle mani della polizia. Nel
1904, i l Presidente del Consiglio, Plehve, cadeva dilaniato dalle bombe del
socialista rivoluzionario Sazanov; Sazanov aveva preparato l'attentato
agli ordini dello stesso Azev. I n seguito i socialisti rivoluzionari i giusti-
ziarono i l governatore di Ufa, i l Satrapo di Mosca, i l granduca Alexan-
drovic e tant i altri.
I l
Partito socialista rivoluzionario, era un partito
di massa, esso raccoglieva soprattutto i contadini, ma era forte anche
tra gli operai, esso continuò sino al 1917 a fare un buon lavoro di massa
(Lenin copiò quasi integralmente i l loro programma quando nel '17
fece i l famoso decreto sul la terra), ma aveva anche questo braccio
armato che praticava i l terrorismo cercando di legare gli atti terroristici
al lavoro di massa del partito. Inoltre i l terrorismo era molto popolare
in Russia (forse l'unico paese dove sia stato veramente popolare); prima
di tut to perchè i servi della gleba e poi i contadini poveri s i erano
sempre difesi sin dal Medio Evo, dalle angherie dei signori, con le ribelr
lioni. le rivolte. gl i incendi, i l terrorismo; e poi perchè f ra la piccola
borghesia intellettuale era diffusissima l'idea «che è giusto uccidere i l
tiranno», ed erano rimaste famose l e azioni terroriste dei populisti,
soprattutto del gruppo Narodnaija Vol i ja (Volontà del popolo) che
aveva ucciso nel 1882 lo Zar Alessandro I I , ed era stata distrutta nel
1884 perchè quasi tutti i suoi membri finirono impiccati (tra cui il fratello
di Lenin). Lenin ammirava moltissimo i vecchi populisti, ma quando nel
1902 i socialisti rivoluzionari volevano riprendere la loro tradizione l i
attaccò duramente, e smascherò i l carattere borghese della loro azione.
Egli non l i attaccò certo come provocatori (allora quando succedeva
un attentato tut t i pensavano che fossero i compagni, invece oggi l a
maggior parte del popolo pensa che siano i fascisti), ché anzi molto
spesso collaborò con loro, ma condusse sin dall'inizio una dura polemica
contro i socialisti rivoluzionari.
Nel 1902 scriveva: «Quando i l movimento rivoluzionario penetra
sino i n fondo nelle classi popolari veramente rivoluzionarie, e inoltre
si sviluppa non solo in profondità ma anche in ampiezza, promettendo
di divenire ben presto una forza invincibile, è
vantaggioso per i l governo
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