

neighetti, in attesa di un lavoro, ricattati colsussidioper i poveri. Ma intanto i
dirigenti dell'ENI potrannodireche lachimicaitalianasi staallineandoconquella
deipaesi piùprogrediti... E dentro le fabbriche,cheavverrà?Unabuonapercen-
tuale di lavoratoricontinueranno a morire, intossicarsi,mutilarsi, nei lavori più
pericolosi e nocivi per contodelle impreseappaltatrici — non di radoorganiz-
zatedirettamentedaqualchesindacalista-negriero.Chedifferenza ci sia tra questi
lavoratori e quellichesonoaddetti agli impianti fissieperchè i primi nondebbano
avereuncontrattostabilee gli altri sì,nonsicapisceo,meglio, lo sicapiscetroppo
bene in basealla logicadel padrone.Sugli altri, soprattuttosuquelli addetti ad
alcuni impianti e processid'importanzavitale per la continuità del ciclo lavora-
tivo, ci saràun'operacostantedi divisione, di ricatto e, alfine,crediamo,d'imposi-
zionelegislativa, per farne dei crumiri. Perbloccare leconseguenzedegli scioperi
basterebbemilitarizzare gli indispensabili o, meglio,disciplinarnel'impiegocon la
collaborazionedel sindacato. Del resto si tratta, per certi impianti chepurhanno
unaproduzionealtissima, di pochedecine di persone.Pochi e isolati, si fa presto
adaverli inmano.
Eccoperchè il capitaleitalianosceglie lachimicacomesettoretrainante.Ecco
perchèsonostatimessi adisposizionedi Cefiscifrepressochéillimitate di denaro
pubblico,affinchèsalvasse la nostrachimica«nazionale».Come? Non vi siete
sentiti vibrared'orgogliopatrioquandoavetesaputocheCefisavevastrappato
laCarlo Erba dallemani straniere?Non sietecontenti che vi aumenteranno le
tasseper questaazionepatriottica? Non siete contenti che vi chiederanno, al
prossimorinnovodeichimici, di «tenervibassi»perconsentire il pienosuccessodel
«pianochimiconazionale», il decollodella«definitivaindustrializzazionedelmez-
zogiorno e delle isole?»Chiedetelo ai lavoratori chehannoseguito il corso di
Ottana, inSardegna,comesi prepara il sindacato a questascadenzacontrattuale.
Ancheconloroavevatentato il colpo:«aboliamo il contratto fibre eagganciamoci
alcontrattochimicipubblici»! Poi tutto è rientrato, le piattaformebisognalasciar-
seleimporre da quelli chestannoprogrammando lo sfruttamento, attraverso la
chimica,del proletariatomeridionale.
Maqualcunoforsevorràsaperecosaquestisignorihannointenzione di fare
alnord e in particolarenella piùgrandeareachimica e petrolchimicaesistente,
quelladel triangoloPortoMarghera-Mantova-Ravenna.Manco a dirlo qui stanno
tagliandoramisecchi,stannorazionalizzando,ristrutturandoecc.ecc., inunaparola
stannolicenziando.Guardacasol'attaccopiùgrossoall'occupazione (di cui l'epi-
sodiodella SAVA è soloun'avvisaglia) lo conduconoa PortoMarghera,perchè
quisi è formatal'avanguardiadelle lotte di questianni,perchèl'autonomiaoperaia
ènataqui,perchèdaMargherasonosemprepartiti i momentipiùgrossi di scontro
diclasse, le propostepiùpositive di organizzazioneope-raia.
Eccodunque a cosaserve il pianodellachimica,ecco a cosadeveservire
PENI: a colpire leavanguardiedi classe, a indebolire il fronte di lotta, asconvol-
gere lo schieramentoche gli operai in questi anni avevanocostruitocontro i l
padrone,dalla Fiat Mirafiori, alla Pirelli Bicocca, a PortoMarghera. La chimica
stameglio al sud, ripetono i padroni. E intanto si licenzia allaRhodiatoce di
Verbania, allaSniaViscosa, tutte fabbricheche,guardacaso,sonostate le prota-
gonistedelle lotteautonome.
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