a-domicilio, è uno dei più gravi ed è una delle fonti maggiori di diffe-
renze di retribuzione e di stabilità a parità di lavoro. Malgrado il trend
generale alla concentrazione, il lavoro a domicilio è in nettissimo aumen-
to, mentre la pratica degli appalti permette di sottrarre ai grandi con-
tratti di categoria larghe masse di operai. Lo stesso sacco di cemento
odi concime viene portato dall'insaccatura alle mura dello stabilimento
a un certo costo orario e dallo stabilimento allo scalo ad uno molto
minore perchè lì subentra la ditta appaltante. I trasporti di grandissime
aziende come la Fiat sono in larghissima parte appaltati a padroncini
che si autosfruttano ferocemente. Disegni, produzione di particolari
sonoappaltati e subappaltati. L'edilizia si regge sugli appalti e i subap-
palti (cottimisti) con i noti fenomeni di racket. La richiesta è di ricon-
durre tutti i dipendenti delle ditte appaltanti al trattamento e sotto la
responsabilità della ditta madre, salvo alcune eccezioni; di vietare i l
subappalto e gli intermediari nell'edilizia; di ridurre in generale la con-
venienza ad appaltare. E una richiesta giusta, di segno contrario a
quella di difesa della piccola industria (qui l'azienda è così piccola che
non farebbe rumore sparendo e verrebbe immediatamente riassorbita
nella ditta madre). Tra l'altro, spesso si tratterebbe di un chiarimento
della compagine sociale.
e) Ambiente
E' uno dei temi meglio definiti, sia perchè esiste una elaborazione
suquesto tema che va avanti da anni alla Camera del Lavoro di Torino,
ia perchè l'accordo Fiat dell'anno scorso ha già fissato gli organi di
ricognizione dell'ambiente e di applicazione contrattuale ( i l comitato
ambiente, che sta conducendo un'inchiesta e un dibattito di base in
tutti i reparti della fabbrica). Si chiede i l rispetto dei massimi accet-
tabili di concentrazione delle sostanze nocive, la compilazione del regi-
stro dei dati biostatistici per tutti i reparti e del libretto di rischio per
tutti i dipendenti, l'applicazione delle modifiche emerse dall'inchie-
sta e dal dibattito di base, la costituzione delle unità sanitarie locali.
f) Inquadramento unico. Monte ore per l'istruzione professionale
E' i l problema più controverso e complicato del rinnovo contrat-
tuale. La richiesta fondamentale è quella dell'abolizione delle differenze
tra operai e impiegati, sia normative che di classificazione, che di forma
di retribuzione. Quindi mensilizzazione del salario, uguale trattamento
previdenziale, pensionistico e di malattia, ferie uguali (un mese oppure
tre settimane ma con i l sabato considerato festivo a tutti gli effetti),
classificazione unica con riduzione del numero di categorie e del venta-
glio salariale complessivo. E' questo i l punto che crea i dissensi mag-
giori, all'interno dei sindacati e presumibilmente all'interno degli ope-
rai. Si tratta infatti del problema che ha più direttamente a che fare
con l'organizzazione del lavoro, col rapporto tra istruzione, organizza-
zione del lavoro e qualificazione, con l'ugualitarismo e la «nuova profes-
sionalità operaia». Connessa alla richiesta di inquadramento unico è
infatti la richiesta di un monte ore da gestire per provvedere all'istru-
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