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singola macchina, a d incrementarne i l r i tmo e a r idurne l'obsolescenza.
All'avanzamento manuale de l torn i o (spreco d i tempo: dell 'operaio e de l
tornio che per certe frazioni d i tempo non «lavorano» sul pezzo) s i sosti-
tuisce l'avanzamento meccanico; t r a un t ipo d i operazione e l 'al tra bisogna
fermare la macchina e cambiare utensile, si crea la torretta che porta diversi
utensili che consentono d i compiere l a serie completa d i lavorazioni senza
interruzioni; g l i utensi l i s i consumano, è necessario cambiarl i e anche ciò
significa spreco d i tempo, i tradizionali utensili i n acciaio vengono sostituiti
con material i più resistenti, leghe speciali con cromo, ecc. e si introducono
sistemi automatici d i sostituzione dell'utensile consumato (10). Ma si t rat ta
ancora d i migl ioramenti intorno a singoli segmenti del processo individual-
mente considerati.
Oltre un certo l ivel lo l'incremento della produtt ivi tà d i alcune macchine
entra i n contraddizione con l 'apparato produt t ivo generale, i nfat t i aumen-
tare, per es., i l numero di pezzi fatto da una macchina può rivelarsi una spesa
di capitale improdutt iva se i pezzi restano giacenti senza poter passare al la
fase successiva d i lavorazione o perchè i l ivel l i generali del la produt t ivi tà
e dell'integrazione interna non sono adeguAti al la produtt ivi tà del la singola
macchina o perché è l a scala del la produzione ad essere insufficiente ad
assorbire con continuità un certo volume d i semilavorati.
E' con la produzione d i grande serie che la grande industria può porre
la
cont inui tà del processo produt t ivo
come sua essenziale determinazione.
Ciò che interessa al capitalista non è la produttività specifica ma la produt-
tività complessiva del suo capitale fissato i n impiant i e i n forza-lavoro. E '
in questo quadro che la macchina si trasforma da strumento di accelerazione
di singole operazioni in momento di passaggio di una sequenza continua (11).
La fabbrica si trasforma progressivamente i n un
grosser automat al
cui
interno t u t t o i l processo acquista preminent i caratteri d i f luidi tà, un i tà e
continuità. L'integrazione in flusso continuo diventa la bandiera della grande
industria, sua principale connotazione. Da questo momento progresso tecno-
logico significa elaborazione e messa a punto d i impiant i che consentono
concretamente la realizzazione del mot to del capitale:
d i più, p i ù i n fretta,
senza soste.
Le macchine vengono poste i n l inea e l a loro produzione preordinata
da r igide sequenze. La specializzazione del le macchine i n operazioni f ram-
mentate e ricomposte i n linea e l ' intreccio dato dal lo stretto rapporto reci-
proco t r a macchine, porta a compimento quella trasformazione tecnica che
(10) Le stesse macchine utensili vengono oggi sempre più spesso sostituite da altre tecni-
che d i lavorazione dei metal l i. All'asportazione del truciolo del le m.u. s i tende a
sostituire l a deformazione con macchine operatrici e al tre tecniche come l a presso-
fusione, l a traf i latura a freddo, l 'uso del la scintilla elettrica ( i n cui l'utensile è i l
catodo e i l pezzo da lavorare l'anodo), tecn. degl i ultrasuoni, ecc. E ' i n generale
l'utensile da tagl io che tende ad uscire dalla scena, rimanendo, nel la grande indu-
stria, incorporato nelle m.u. polivalenti dei repart i d i attrezzeria e d i aggiustaggio
o i n m.u. automatiche i n linea, come per es. i piccoli torni automatici e altre.
(11) Touraine propone una periodizzazione dello sviluppo delle macchine che può essere
utile come rapido schema di riferimento, a) fase delle macch. polivalenti, nelle quali
gli utensi l i, pr ima azionati a mano, vengono incorporati nel la macchina; b )
fase
delle macch. speciali o monouso, ogni m. esegue una operazione o poco più;
c)
fase
delle m. mul t iple o complesse, nelle qual i le diverse operazioni vengono ricomposte
attraverso meccanismi e sistemi automatici.
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