Table of Contents Table of Contents
Previous Page  143 / 194 Next Page
Information
Show Menu
Previous Page 143 / 194 Next Page
Page Background

proletariato in fabbrica. E ' dalla comprensione d i tal i contraddizioni che

deriva la lucidità circa i l modo concreto con cui i l capitale tende a ripro-

durre la divisione entro la classe ed è a partire da tali contraddizioni che può

operarsi la saldatura politica tra le avanguardie operaie che hanno compiuto

la scelta socialista e l'intera classe operaia.

Ma al di là di queste osservazioni generali bisogna rilevare che è dal

modo in cui si «comporrà» entro il tessuto industriale questa lunga stagione

di lotte in Italia, che deriveranno i futuri rapporti di classe. I colpi inferti

dalla c.o. hanno fatto traballare l'edificio mettendone i n evidenza quelle

crepe che gli impediscono di reggere a lungo mantenendo la stessa struttura.

Scelte di nuovi insediamenti industriali, struttura della divisione del lavoro,

programmi d'investimento; l a direzione che su ciascuno di questi piani ( e

parecchi altri) prenderà i l capitalismo italiano dipende dal modo in cui si

«pacificheranno» le fabbriche ( e corrisponde ad una pacificazione l a pro-

grammazione di un margine controllabile di conflittualità) e dalle alleanze

politiche d i cui questo new deal sarà espressione. Ciò significa non solo

una dinamica

guidata

della struttura complessiva dei rapporti sociali ma

anche i l delinearsi di nuovi equilibri di potere. E ' necessario comprendere

tutta la peculiarità e la rilevanza della fase attuale — in parecchi elementi

tutt'altro che specifica della sola situazione italiana. Un approccio che tenda

a mettere in evidenza i caratteri generali dello sviluppo della divisione del

lavoro (ed è questo lo scopo delle pagine seguenti) può essere in questo senso

utile come riferimento a quel terreno, la fabbrica, dove le scelte generali del

capitale esprimono il loro reale contenuto, e la loro vera origine come scelte

anti-operaie.

1. Grande industria punto d'approdo dello sviluppo del capitale

Il passaggio dalla manifattura alla grande industria è per Marx la realiz-

zazione di una tendenza immanente alla produzione basata sul capitale, cioè

l'affermazione della forza lavoro come elemento astratto e generale. Questi

caratteri della forza lavoro sono definiti da Ma n nell'analisi dello scambio

capitale-lavoro, scambio nel quale il lavoro si trova già storicamente

depurato

da quegli elementi che lo legano a singole specifiche forme di attività.

I l lavoro si presenta di fronte al capitale come attività potenziale che

solo scambiandosi con esso può diventare operante, reale. Già nel suo porsi

come «ricchezza impotente», potenza condizionata, i l lavoro nello scambio

assume un carattere astratto. I l capitale stesso produce un lavoro con questi

caratteri attraverso i colpi portati alle precedenti forme storiche di produ-

zione. E' la creazione del lavoro salariato, del proletariato moderno.

In un primo tempo, nella manifattura, il capitale non apporta sostanziali

modifiche ai precedenti metodi di produzione; l a novità storicamente deci-

siva è, nella produzione diretta, i l suo comando, la sua esistenza come prin-

cipio generale della produzione. I l lavoro sussunto sotto di esso è ancora,

come modalità di svolgimento e come carattere tecnologico, quello tradizio-

nale — proprio delle forme passate. Pur concentrati sotto i l comando di un

singolo capitalista, gli artigiani i .garzoni e le figure collaterali mantengono i

loro specifici ruoli e molto spesso la loro interna gerarchia, seppure solo più

dal punto di vista del processo lavorativo. I l concetto stesso di forza-lavoro

141