

Per ora, tuttavia, la zona chiave dell'espansionismo giapponese è, come
da sempre, l a Corea. La Corea è stata l a pr ima colonia del Giappone (che
se ne impadronì
de facto
nel 1895) e i suoi abi tant i sono stat i t rat tat i dal
Giappone con sprezzante durezza, in Corea e nel resto dell'impero giapponese
così come nello stesso Giappone, dove mol t i coreani vennero sf rut tat i prat i-
camente i n condizioni d i schiavitù nelle miniere e i n al t r i lavor i (compresa
la costruzione della Dieta giapponese!). I l Giappone combattè l a sua pr ima
guerra imperialista, quella del 1894-'95, con l a Cina, soprattutto per i l con-
trollo della Corea
(e sul suo terr i tor io)
e la Corea è sempre stata l 'obiettivo
n. 1 d i tut t i gl i espansionisti giapponesi, specialmente per la sua importanza
strategica.
Il
Giappone ebbe solo una par te sotterranea nel la guerra del 1950-'53
contro i l popolo coreano. Ma a partire dalla revisione del trattato di sicurezza
nel 1960, i piani mi l i tar i giapponesi hanno coinvolto sempre p i ù profonda-
mente la Corea Ne l 1965 si seppe che almeno dal 1963 era pronto un piano
che prevedeva la partecipazione del Giappone all'occupazione sia della Corea
che del la Cina nord-orientale (Manciuria), unitamente a l blocco del la Cina
e al l ' introduzione vi r tuale del la legge marziale al l ' interno de l Giappone.
Questo piano, detto « Tre frecce)) (Mi tsuva) aveva l o scopo di : 1) occupare
la Corea del Sud; 2) invadere la Corea del Nord; 3) reprimere ogni eventuale
tentativo rivoluzionario al l ' interno del Giappone. Pi ù tard i venne sviluppa-
to ne l 1964 nell'operazione « Dragone Volante » e qu i nd i nell'operazione
«Corsa d i t o r o ». L'operazione del 1970, « Volta del la Liber tà », di ret ta a
dimostrare a i coreani l a veloci tà con cu i l e t ruppe americane potevano
essere aviotrasportate i n Corea dal le l oro basi negl i USA pe r fronteggiare
ogni eventuale situazione d i emergenza, e f a r così tacere l e obiezioni al la
costante riduzione del le forze statunitensi i v i permanentemente stanziate,
è l'esempio p i ù recente d i operazione coordinata t r a Stat i Uni t i , Giappone
e Corea. Essa ha comportato l'impiego su vasta scala delle installazioni mi l i -
tari e dei sistemi di comunicazione del Giappone e di Okinawa e ha mostrato
chiaramente l a di ret tr ice principale d i intervento mi l i tare de l Trat tato d i
Sicurezza, cont ro l a penisola Coreana. Le autor i tà giapponesi sono r ima-
ste assai imbarazzate nel l 'apri le de l 1970, a l tempo de l di rot tamento s u
Pyongyan dell'areo delle JAL sequestrato da studenti radicali, i n quanto l ' in-
fortunio metteva i n evidenza l a totale dipendenza giapponese dal la ricogni-
zione aerea americana — a significare che l ' intero apparato poteva facilmente
esser gettato nella mischia in qualche futura situazione t ipo «Pueblo ».
Per quanto la Corea sia stata oppressa spietatamente dai giapponesi nel
cinquantennio della loro dominazione coloniale, un piccolo gruppo di coreani
collaborò con i giapponesi: t r a questi, i due generali che organizzarono i l
putsch del 1961 — Chang e Pak, l 'attuale di ttatore del la Corea del Sud. I n
effetti, come i n Indonesia e i n diversi al t r i paesi del Sudest asiatico, buona
parte del gruppo dirigente d i Seul è d i formazione giapponese, con st ret t i
legami sia con gl i ambienti mi l i tar i sia con cert i settori del grande capitale.
Nel 1967, i l governo giapponese nominò come proprio nuovo addetto mi l i tare
a Seul un certo Tsukamoto Shoichi, che era stato compagno d i studi d i Pak
e d i diversi a l t r i di r igent i coreani all'Accademia Mi l i tare Imper iale Giap-
ponese durante l ' ul t ima guerra. L a Mi tsubishi Heavy Industries, che era
dentro f ino al collo nella Pohang Steel Works (vedi sotto) s i era anche data
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