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collegare la polemica teorica con l'ortodossia sovietica con una critica

del fondamento sociale di questa, individuato nella dittatura del partito

sullaclasse (56).

La funzione critica della dialettica materialistica prende così figura

concreta nel programma di applicarla allo stesso materialismo stori-

co(57). Alla proposizionehegeliana, che la filosofiaè il suo tempoespresso

in pensieri, Korsch dà uno sviluppo storico-materialistico tale da libe-

rare lo svolgimento del marxismo dalla mistificazione che lo porrebbe

in termini di storia delle idee o storia dei dogmi: come se si trattasse

cioè di falsificazioni e restituzioni della «vera dottrina» (58). Le relazioni

checollegano teorie e ideologie vengono così intese nel loro processo

genetico dalle fasi storiche della lotta di classe: l a scienza diviene, in

quanto critica (59), scienza di classe, com'era originariamente per Marx

edEngels; i

disiecta membra

del marxismo e lo stessoprocesso della

loro separazione — soprattutto l'isolamento dei problemi della filosofia

edello Stato —sono di nuovo unificabili, grazie appunto alla loro radice

pratica. Questo programma viene però svolto da Korsch in un modo che

non è privo di schemi interpretativi inquinati da un carattere adialet-

tico di «costruzione». Fanno parte di tali schemi il «corrispondere» di

struttura spirituale ed economica della società (la prima viene più volte

indicata come «espressione» della seconda) e l'«elevarsi» della sovra-

struttura sulla base economica (60). In un altro passo i l marxismo e

l'idealismo tedesco, la rivoluzione proletaria e quella borghese vengono

inseriti in un rapporto quadrangolare, nel quale tutti e quattro i momenti

stanno in «interazione» (61) l'un con l'altro: qui giuoca la tendenza ad

una mera sussunzione o attribuzione di teorie e ideologie alle classi

sociali. La stessa distinzione fra teoria e ideologia viene semplificata nel

sensoche la prima corrisponde alla fase di sviluppo sociale che ne è la

base (62), mentre la seconda (il marxismo volgare della I I internazio-

nale [63]) sta con la propria prassi in un rapporto inadeguato e del

tutto illusorio (64).

Acausa di questa tendenza la ricostruzione in Korsch dello svolgi-

mento del marxismo non sembra sufficientemente -al riparo dal pericolo

sua essenza consiste ne l concepire concretamente l a rivoluzione proletaria, s i

trasforma in lui in un «rispecchiamento» puramente passivo e ideologico di singoli

dati di fatto storici, diversi per luogo e tempo». (K. Korsch,

Lenin und die Komintern,

in Die Internationale a.

VI I ,

n.

10-11, giugno 1924, p. 326).

(56) Cf. MF p. 36.

(57) Cf. MF pp. 10-11 e 54.

(58) Cf. MF pp. 44 e 62.

(59) Cf. MF pp. 87-94.

(60) Cf. MF p. 83. Alla r. 7 è saltata nella traduzionè una frase, si legga: «...struttura spiri-

tuale della società borghese, che corrisponde al la struttura economica d i questa

società, nello stesso senso...» Korsch stesso avverte i l carattere metaforico di espres-

sioni come base e sovrastruttura, cf. p. 106.

(61) MF p. 87. I l rapporto non diventa più dialettico per i l fatto che Korsch sussuma la

relazione di dialettica idealistica e materialistica allo schema della «negazione della

negazione», cf. I l materialismo storico cit., p. 18 n. 16.

(62) Così in Marx ed Engels i l marxismo è «semplice espressione generale del movimento

storico quale si sta effettivamente svolgendo (iMarx)», MF p. 19.

(63) Cf. MF p. 60.

(64) Cf. MF pp. 5462.

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