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B)

Trat tenuta dei contribut i sindacali dietro delega dei lavoratori -

I I

sindacato si sostiene con le quote che i suoi associati gli versano; la

raccolta di queste quote avviene mediante i collettori, cioè dei respon-

sabili del sindacato che raccolgono queste quote persona per persona.

Questo metodo ha i l difetto d i richiedere una profusione enorme d i

energie da parte dei collettori, però permette un contatto diretto t ra

l'operaio e i l sindacato. La trattenuta dei contributi sindacali sullo sti-

pendio del lavoratore dietro sua delega, fatta direttamente dalla dire-

zione, evita certamente un gravoso dispendio di energie ai sindacalisti

ed è per questo che essi la richiedono; presenta però il pericolo di buro-

cratizzare il rapporto tra operaio e sindacato.

C)

Premio di rendimento

- Questo premio, che la direzione chiama

«premio di collaborazione » e che molto spesso assume la funzione di

un « premio antisciopero », non ha niente a che vedere con gli altri pre-

mi previsti dal contratto (premio di buona-uscita, d i operosità, ecc...)

è qualcosa al di fuori di esso. E' da due anni che gli zuccherieri della

Spicalauis lo ottengono e sta entrando nell'uso. I lavoratori lo esigono

in corrispondenza del maggior ritmo che assume i l lavoro in periodo di

campagna e dell'enorme profitto che l a parte padronale consegue i n

questo periodo.

I SINDACATI VOGLIONO CONDURRE

LE TRATTAT I VE

Formulate le richieste rimaneva ancora da decidere chi avrebbe trat-

tato con la direzione. Infatti i sindacati premevano per essere ammessi

al tavolo delle trattative a fianco della Commissione Interna. Ma la dire-

zione fece sapere che intendeva incontrarsi solo con la C.I.

Ci fu una

prima Assemblea d i fabbrica durante l a quale i sindacati cercarono d i

ottenere dagl i operai che si battessero pregiudizialmente su questo pun-

Ito,

cioè che l a trat tat iva fosse condotta da loro o almeno che non ne

venissero esclusi.

L'argomentazione principale che usarono f u che i

membri di C.I. i n quanto dipendenti della fabbrica non possono agire

in piena autonomia, non possono portare avanti la lotta fino alle estreme

conseguenze proprio perchè su di essi pesa i l ricatto padronale del rap-

porto di lavoro; e quindi una vertenza condotta dai sindacati offrirebbe

maggiori garanzie di successo.

Ma l'assemblea operaia non accettò questa

impostazione e non si oppose

al

veto del la direzione nei confront i del

sindacato.

I l comportamentode gli operai in questa situazione esige un breve

• commen t o .

Esiste evidentemente del risentimento, della sfiducia nei riguardi

del sindacato troppo spesso ha impostato male la lotta; è portato a con-

siderare solo i l problema nazionale trascurando l e situazioni locali;

troppi scioperi senza alcun risultato. Troppe direttive che arrivano da

Roma e che sono scrupolosamente applicate dai sindacalisti piacentini

non vengono comprese dalla base; l'operaio sciopera sl, ma si chiede

anche se serve veramente, se gli viene in tasca qualcosa. Troppo spesso

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