

Gli operai avanzano solo richieste economiche. Ora, per i l fatto che
a loro praticamente non compete alcun potere, queste conquiste econo-
miche smarriscono per l a strada i l loro concreto contenuto, e i l loro
destino è d i essere ripetute i n eterno, senza mai potersi chiamare vere
conquiste.
La direzione non rispetta i l Contratto Collettivo. Se anche lo rispet-
tasse bisognerebbe battersi ugualmente per superarlo, per migliorare le
condizioni de l lavoro, pe r conquistare una sfera d i potere al l ' interno
della fabbrica, poichè l 'attuale contratto non è certo l 'obiett ivo f inale
dei lavoratori. Comunque i l fat to che la direzione non lo rispett i fa s i
che gli obiettivi siano all'interno del Contratto e che ottenutone i l rispetto
(e non lo si ottiene sempre), si possa cantare vittoria.
Non pub continuare così. I l rispetto del Contratto deve essere impo-
sto volta per volta e la disponibilità alla lotta dei lavoratori deve essere
indirizzata verso ve r i obiet t ivi , obiet t i v i o l t re i l Contratto, obiet t i v i
di potere.
Bisogna battersi una vol ta per tut te per ottenere maggiori poter i
alle Commissioni Interne oppure creare l e Sezioni Sindacali Aziendal i
e
far le riconoscere dal la direzione
(questo obiettivo, l a creazione e i l
riconoscimento del le SSA, è già stato raggiunto i n var ie aziende),
i n
modo che si possa far rispettare i l Contratto ogni volta che viene violato.
E' della massima urgenza quindi la responsabilizzazione di un mag-
gior numero d i lavoratori. E a questo punto è necessario int rodurre
una critica alla base. Si dice che gl i operai sono gl i ul t imi ancora disposti
a battersi, a rischiare: scioperano, rischiano i l licenziamento, l e botte,
la fame. Esiste per t un'altra faccia della medaglia:
g l i operai non hanno
voglia d i partecipare all'elaborazione del le rivendicazioni, sono poco
disposti a prendersi incar ichi d i responsabilità ne i loro organismi d i
base.
Gl i elementi disposti a entrare i n Commissione Interna scarseg-
giano e tra quelli che già ne sono membri alcuni tirano a campare.
Qui non si vuole contestare agl i operai d i avere dei val idi mot i v i
di risentimento ne i confront i del sindacato o de l par t i to oppure, p i ù
spesso, d i ambedue; s i vuole soltanto far presente che questa scelta d i
non accettare incarichi di responsabilità nei loro organismi di base è una
scelta piuttosto comoda: comoda per la direzione, comoda per l'operaio
che i n questo modo pub dedicarsi a qualche al t ra at t ivi tà e arroton-
dare i l bilancio.
Partecipare agl i scioperi non basta; se bastasse l a classe operaia
sarebbe al potere da un pezzo.
Questo resoconto è i l frutto di una esperienza di
un gruppo d i studenti alcuni dei qual i fanno capo
alla Federazione Giovani le Socialista d i Piacenza
che, nella prospettiva di conoscere e vivere i proble-
mi del lavoro, hanno seguito, attraverso le Assem-
blee d i fabbrica e incontr i con lavoratori, una ver-
tenza sindacale allo zuccherificio della loro città.