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lupi, Ceravolo hanno ripresentato

i l 14 Giugno scorso a l l a Camera

dei deputat i l a proposta d i legge

socialista per i l riconoscimento del-

l'obiezione d i coscienza ( d i cui nel

numero scorso de i « Quaderni »).

Non sarà p i ù un tr ibunale mi l i ta-

re a giudicare l 'obiettore, ma una

commissione cost i tui ta dal coman-

dante de l dist ret to, da u n magi -

strato, da u n professore universi-

tario, da un avvocato, da un paci-

fista designato dall'obiettore. Se la

commisisone pronunzierà u n ver -

detto favorevole all 'obiettore, que-

sto r imane soggetto al l 'obbl igo d i

prestare servizi d i lavoro, d i assi-

stenza o d i soccorso i n favore del-

la popolazione civi le.

Scrive a proposito del l 'O. d i C.

Aldo Cap i t i n i « ...Nel considerare

l'obbiezione d i coscienza bisogna

porsi da l punto d i vista del la so-

cietà che pit() volere, per omaggio

alla ver i tà d i opinioni dei ci ttadi-

ni e pe r tutelar la, che i l r i f i u t o

di servi re a l l a guer ra s ia ricono-

sciuto, fermo restando tut to i l re-

sto; e questo i n temp i t ranqui l l i .

In tempi tempestosi o pretempesto-

si com'è i l presente, la società può

avere grande interesse a far posto

a quel l i che richiamano alla solida-

rietà con tut t i gl i esseri umani, che

avvertono d i un pericolo terr ibi le,

che riaffermano i l l imi te dello Sta-

to così com'è, cosa che dovrebbe

essere chiara a cristiani, a france-

scani ( i terziar i facevano nel Due-

cento l 'obiezione d i coscienza), a

cattolici che sanno quante ecce-

zioni a l servizio mi l i tare s i trova-

no ne l Concordato. E a l l e preoc-

cupazioni d i coloro che temono un

gran numero d i obiet tor i d i co-

scienza credo che s i possa rispon-

dere che se i non mi l i t a r i saran-

no tant i , ebbene saranno loro che

si daranno un nuovo tipo di Stato».

Eugenio Montale:

il dovere del silenzio

E' i l caso d i segnalare un' inter-

vista con Eugenio Montale appar-

sa sull'Espresso d i qualche mese

fa. L a lucida intel l igenza e i l c i -

vile scett icismo d i Monta l e r i e -

scono a d impor s i nonostante l a

fiacchezza e la bani l i tà tipiche dei

nostri intervistatori . I l poeta esa-

mina soprattutto la situazione del-

lo scr i t tore nel l 'at tuale boom l i -

brario

(com'è noto, ormai /e

pr in-

cipali case edi tr ici fanno uscire un

libro ogni due giorni ).

« I l poeta maledetto è ormai un

personaggio patet ico; ogg i , anz i ,

basta sputare sul la borghesia pe r

ottenerne l 'elogio.

Rivoluzioni co-

me questa a cui assistiamo non ce

ne sono ma i state: oggi i f i lologi

cercano ancora sonett i inedi t i del

'300, g l i esperti scrutano i quadr i

con le lent i per distinguere i falsi

dagli autentici. Ma noi, come ci di-

stingueremo g l i u n i dag l i a l t r i ?

Nei prossimi ann i l 'uni co mer i to

sarà quel lo biologico d i essere v i -

vi... Tut to si fa più di prima, i con-

sumi sono aumentati, perciò si leg-

ge di più o meglio si compra di più.

I n 300.000 sono andat i a Mantova

a vedere la mostra del Mantegna,

ma solo in 2.000 a Pisa alla mostra

della scultura pisana. Un romanzo

nuovo vende anche 100.000 copie,

ma « Mastro Do n Gesualdo », se

andate a comprarlo, v i dicono che

è ancora a l secondo migliaio... E-

sistono e lavorano migl iaia d i ar -

tisti i qua l i spesso tracciano solo

un graff io, disegnano uno spi l lo,

vergano una parola. Come s i farà

domani a fare non un saggio cr i -

tico, ma almeno un catasto di que-

sta produzione?

L'unico modo per

distinguersi è quel lo d i non scri-

vere

( g .

c. e p. g. b.)

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