

KLAUS MANN: NESSUNA SVOLTA
Klaus è i l secondo f igl io d i Thomas Mann, preceduto da E r i ka
e seguito da Golo Monika Elisabeth e Michael. Nato nel 1906 a Monaco,
seguì l a famigl ia i n esi l io negl i U.S.A., ci t tadino americano da l 1943,
partecipò alla seconda guerra mondiale sul fronte italiano, mor ì suicida
a Cannes nel 1949. I l Saggiatore pubblica ora, col t i tolo «
La svolta »,
la sua autobiografia «
Der Wendepunkt
» uscita postuma nel 1952. L a
traduzione — d i Barbara Al lason — è stata giustamente censurata
(Ferruccio Amoruso,
Tempo presente,
lugl io '62) per i numerosi grosso-
lani error i d'interpretazione ma soprattutto per la stupefacente licenza
con cu i l 'originale è stato r idot to ( «
con u n cont inuo spietato lavoro
di forbici e pinze, viene qu i estirpata una parola, l à una frase, p i ù i n
là un intero capoverso, e spessissimo... i l discorso.. viene abbreviato
e
compendiato con altre parole »)
senza che di ciò i l lettore venga avver-
tito. Sarebbe stato inol tre più che opportuno dare qualche not izia su l
periodo 1945-'49, dalla data in cui s'interrompe l'autobiografia alla morte
dell'autore.
Ciò che più colpisce, i n questa autobiografia, è la mancanza d i un
centro,
un f i lo conduttore, o più d'uno, intorno a cui si coaguli e da cui
prenda significato la materia fatalmente eterogenea e dispersiva di qua-
lunque vita. Qui si ha invece l'impressione che tut to sia egualmente im-
portante, egualmente accessorio. I l procedimento è addizionale anzichè
selettivo. I l che, peraltro, è ben sintomatico della personalità dell'autore,
del suo destino. La decadenza degli ant ichi valori, la cr isi dell'Europa,
i l contrasto t ra regola borghese (sicurezza e decenza) e bohème, v i t a
come avventura (invenzione e disordine) — alcuni dei temi dominant i
in Th. Mann — possiedono anche Klaus, senza però che questo ( a di f -
ferenza del padre) sappia chiar i r l i , approfondirl i, accettarl i pe r supe-
rarli, operare delle scelte. Egl i sembra completamente in balla delle sue
contraddizioni, v i si abbandona, ne è travolto. Di rei che i l suo dramma
segreto è la
insufficienza.
La zia Carla Mann, attrice, s i era suicidata,
« forse perchè », dice Klaus, « ella era consapevole che i l suo ingegno
non era sufficiente per una carriera i n grande stile. E d i una carriera
mediocre el la non s i poteva appagare ». Ma u n tale orgogl io manca
del tut to a Klaus.
Egl i dà l'impressione di combattere i l suo complesso d'insufficienza
con una stordente attività alla continua ricerca di un impegno. Ma dietro
questa variatissima at t ivi tà (giornal ista, saggista letterar io e pol itico,
romanziere, attore, commediografo, sceneggiatore cinematografico), que-
sti viaggi , questa fol la d i amici e conoscenti, quest i l i br i , s' indovina
i l vuoto: l o spessore è sottile.
Di tut t i egl i parla
bene,
trova i l lato buono e commovente, tranne
che d i pochissimi: Hi t l e r, d i cu i c i lascia u n notevole r i t rat t ino da l
vero (peraltro significativo che sia tutto giocato sulla ripugnanza fisica),
2 2 -