

LE1TERE
9I
CAll:l,O ScARPOGLIO.
Possiamo esst•
re na:z:ionalistit
Roma, Atlan–
tica,
1946.
A
&arfoglio,
che
P.iò.
volte nel–
le pagine del suo hhrc-tto si do–
manda che cosa mai fosse il na–
zionalismo di Corradini, Fcdcr–
ooni e Manwiglìa, noi saremmo
fortemente tentati
di
opporre che,
almeno, quello era qualcosa, e di
domandare invc~ che cosa sia il
suo nai::ionalismo.
li
nazionali·
smo cli ·Corradini, di Fedcr;,,oni e
,li Mar avig lia era una precisa dot–
trina che, partendo da pr<:mcsse
antidemocratiche, nntilibcrali, :m–
fo:ocialistc, militariste e imperia–
liste,
dovc, •a
necessariamente con–
durre - come infatti condus se -
acl una soluzione dittator iale, rea–
zionaria e bellici sta nella quale il
nazio1rnlismo
ancbbc
trovato
il
suo
ubi
consista ,,L
e
l'Italia la sua
rovina. Ma che dire
ili
questa
strana razza
di
mw.ionalismo scar–
fogliano, pseudoscientifico,
in
c111
tutto si fonda sulla confusione tra
e
nazionalismo •
e •
patriotti–
smo •, skcb~ quest'ultimo
se:rvc
di spc«h ictto per le allodol e,
mentre d'altra parte non viene
svolta ncs,-una
coerente teoria ve–
ramente nar.ionalistica?
A
meno
c11e tale
non si voglia considera–
re
il
suo attacco
ai
mulini
a
ven–
to,
cioè
a
chi
nega •
il
principio
nazÌ(•nale •, cosa che
nessuno
pensa
<li
negare, mentre
tutti
pensiamo
a
combattere
invece
la
Ccloologia
e
la prassi naziouali–
stiea,
che
hanno dato
cosl
bella
prova col fascismo?
Bisognerà
dunque
dire
che questo
11a1,io11a–
lismo scarfog liano non
è
oè carne
né
pesce,
e
che un sapore
pr~i!lo
il
volumetto lo riceve .soltanto
da11e inequivocabili
patrissalc,
i~flid~;r:taJ!:~~1~i:
01
::,~\itk~!i
di •
procaccianti
e
politicanti,
riunitisi sul cadavere della nazione
come
le mosche di Omero sul ca–
davere di Patroclo •• ed altre 6-
11ezze
del
genere.
lvA:-.OR llOSO:\11.
D,Jt
socialismq
at fascismo.
Garzanti, 1946.
Nessuno
può
negare
a
questo
libro, che
tutti
conoscia mo nel–
l'edizione del
Formiggini
quan–
do,
nel
periodo
"fas<:ista, lo si
tro–
Va\·a
clandestino sulle bancarel–
le,
e
che
ora Gar7À'lntiha giusta–
mcnlc creduto opportuno
di
ri-
:l~~fuufibr~Ì~i\:~~1ifI~~/~fiar~11!
verit à
fondamentale
sul
fa.-.ci–
smo. E cioè che <.""Sso 11011
fu il
principale
agente
nè della ripre–
sa nar.ionalistica
ed
anticomuni–
sta
nè
del riassestamento mate–
riale che si ,,crificarono
in
Italia
ncll'altrn dopoguerra,
tra
il
i920
e
il
1922 ;
e
che
il
fasc:istrio
s'in–
scrl invece in quel
pr.xcsso,
a–
tfatlam losi ad
esso
e
sfruttando–
lo
ai propri
fini
per presentarsi
come •
il
salvatore d'Italia •·
E
tuttavia bisogna d'altra par–
te ricouosccre che
s!ugf,':C
al
Do–
nomi quanto di torbido
e
di
pc–
,ticoloso
c'csa
i:1
quella ripr c,sa
;~:~d~al~~!l~:~
nflÌona~~
11
fe~
si~
pure incomposti movimenti di
massa
che carattcri1.1.arono
I
'al–
tro
dopoguerra,
e
che egli equi–
"·oca
.m,rcce
sul
I
valore
na
:1.io–
nalc •
di
,m
movimento quale il
fascismo,
Si
tratta
npvunto
del–
l'eq11i\'oco attraverso
il
quale
tanti
e
tanti it.1liani furono pre–
si al capp,io dal fascismo;
ma
quel che
potc,•a
essere giustifi–
cabile
nel
1922,
lo era certamen–
te meno alla fine dcli 'anuo suc–
cessivo, quando
il
libro
fu
~rit–
to, e
non
lo
è
affatto · oggi,
dopo
che
il
ciclo dell' esperime nto •
na–
zionale • fascista
si
t!
1..'011cl11so,
e
quando il libro viene ristam–
pato senza uo:i p,-irola di com–
mento
e
di autocritica da parte
1lcll
1
.o\utore,
P.\UL HA7..\RD.
La
crisi
della
co–
scìe11=11
eur-otea.
A
cura
di Pao–
lo Serini, Emaudi, 1946.
Uno studio brillante e vivace,
ma non per questo tneno accurato
cd
inform:i.to, della nascita del