

1no,so
carteggio di
1tn
gr!lnd~ poc~
ta
<'OU
un
grande k1.tcrato,
111
cui
deludere bbe
cercarvi nulla
di
ap•
paAAiOn!lto,
di
rom anlko,
di spi–
rilualwcm.c essemc.1al<•,come
ne-
~~t~p;~!il~~~~1:'3j;~~
111;
~:;
~
3
~aditi~ri~~
~~~iSarti,
cui GO<.'the,se non anche
!--c:hll,::
continua
a parlare
a' l'anima ne>
stra dalle sue
opere di
J_)'A.'Sia.
1,13.
~~
~1~~r.;!~S:o~
~:ft~ft,"la1~e<fj~~i
~~ilae ~~e,::f~r:~a
q~1~àtrc!'.O<ld~
cosl grand e
importaoz.a per
Ja
storia del pensiero
eur,>pco del–
l'Soo; e di discussioni sull 'art e,
~i::cn:::::
S:po
q~\t'~l~-c
c;mt1.1,0
di medit adonl
estetic he ;
e, che
pià conta,
di
aeutìl!-~m1e
illumi1m1,ioni di ciascuno dei due
~rittori
.o:u se stc~o e sul proprio
bvnro,
con
que ll'acu iro:ì
Jel
t.enso
di
~
A
contatto di
un
tcm 1iera–
mento abh:utanza :affine
e
diverro,
che
~
il
dono vero del1':unicizia ,
:,~,~~rr!!1i~i:~
:!1;:e
r~r!:
zionc.
ln
quelle
illu. 11nar.ioni,
per
quanto
rnpul c
e
:ue ,
il car–
te,:,:io
tocca
t•e.~ nua
1
1:,
che
di–
cevamo ni:rncatgli,
e )
HZÌCIIUt
se
insieme ac.:usa ciò clic vi
è
di
~ lrinste0
sul rimanent..?.
EsRTCOP,.A.
Lis;tta.
Milano, Mon–
d:ulori,
1946.
Una
tendenza
a
narr:ire,
franta
e
negata
ndl'
intim o
lla
un:1.
ten–
dcm:a
dispcrsi,·amcnte
lirica.:
è
la
ddln i1.ionc
deluarrntor c Pc-n
fit1
cl:i.i
lil?ri
P.iùant~chi,
valida
nucorn
a
gmst
dicnrc
<11
questo
ul–
timo
rom:m1.0 Jn
cJi~o utinu ità,
l'ar bitr io dei ·pass.,ggi,
e
il
lin•
g:unggio
inadeguatamente
lirico
che co~
dietrò al compito nar–
rativo
seu.a _
raggiungerlo
mai,
110 11th~
cs:mnrlo :
In
compen so,
que,:ta
J.iM!lta
apparti ene bene
alla
galleria delle donne del Pea,
tt'.nere e
sensuali,
::ilu1occnti
e
colpevoli, semplici
e oscure ; e
l'antica
.saggcn a dello scrillore
:Ul'Orfl. 1111a
volta accarezza di
]ci
la g-razir1e il capriccio, nel suo
femm co tra smuta re di sentimen–
ti.
Dirci però che, invetthi nndo,
a fon.a
d1
indulgcnz.a
e
sorriso ,
quella
uggcna
ha s,·uotato
la
tcn sio11c
morale che
accompng na–
,·a con
patet ico effetto
le
alt re
imma gini
femmini li dello
scrit-
:~~ijm
:
~fi~
~~pri!
0
c:::c,~
~rc
della propri11 scrittn rn,
lo impo–
verisce
nei
succhi pili
suoi,
con
lo strano
risultat o
di farlo sem–
brare qua.<;i un vecchio
Pnu1.inì.
E'
un
ricordo
clic
si
affacciava
anche nel
Pu
giovine quando
si
allenta.vatal\'o lt.a, e
11011
è
mera·
·
viglia che torni or·a, lui vecchio;
meglio
pere!>
nei
momenti,
pur
folti,
in cui
è
dato ritr ovare an–
che
in questo
libro
il
robusto,
;~;
1
;:i'r;_
·
prestigi oso accento
suo
JEAS PAUL SAnu.
Il
m11,o.
Tra–
duz. di E. G. Torino , Einan•
di,
1947.
J lettori di questa
rh-ista
non
avra nno dimenticato,
del
Sartre,
il racconto
Il
11111ro;
che
nel v~
:::~ 1
;1~
~~1~a
t:!~t!~oÌt:
f:;;~~\~\:
:
itnmcute
1:t
meno snob istica che
sia uscitn dalla
sua pcnt1a. In–
fatti gli altri
racco11ti
del
libro,
con quell'anali si pnn tigli~a
e di•
staccata,
qnclln attenzione
scien–
tifica
i
certi
fatti
che piace
in
;tenere
tacere,
dànno
appunt o
I
'impr C5-Sioue
di
essere 505teuut i
d11un
inlef<'f;se, almeno
in pre-–
,·alc11.a,
11011
arti stico : sia esso
in
relazione alla {diciamo <"0$l)
propaganda
csis tcn1.ialis ta
dello
!ICrittorc, o r,ii1
genericamente
a
quanto
lii
diktta ,itesco
rimane
in
un
ingeg no
poetico
che
non
Ila
trc)\!ato 11ncorn la sua via. llcllis–
simc pro,·e
di
in~o,
quei rae-
~~~~:::1:~~~~
di
~:nrii~
ma pcn1uASio~, che li giu stifichi
e
li
riempia fino
in
fonclo. Ma il
raCN>nlo
Il
nwro
è
co,;l
stretto
al