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DEGLI F.SPINOSil
tric-e C'hc un l~npo
le mafattie
compic,·ano !!oulla
popofazione,
ag<"ndo
:.opratntlo
sui neonati e sulle puerpere , indipendentemente
o
q11:uu
dnlfa disponibilità di suss istenze. Ne segue che il prog,-esso della me-
1lici11ae
tiella
i~ienc anticipa
l'az ione limitatrice delle suS8istcnu:.
D'altra parte se il progr~
tecnico ~ncrnlc,
di cui quello medico cd
i;:;-icuico
~
un aspetto particolnrc, stimola In produzione <lclle
suss1-
stcu1.c m~lcsi mc e quindi tende a ritarda re l'azione limitatrice che
us.c 1.~ercitano
sulla
popolazione, non
è
dello che l'n:1tidpo cd
il
ritar do
si am1111l
i110
viceu<le,·olmen tc.
Anzi vi sono parc« hie rag ioni per rite–
nere l'anticipo magg iore del ritardo. 111realtà il progresso
trt nk o
generale si att ua dando alla prod u,donc un carattere sempre più intc u–
~"lmentc cap italistico, \'.tk a dire :i.mpli:mdo l'a ttrezzatura strumentale
dei
Jlr~ ssi produttiv i. Ma una. sim ile amplificazione,
in
una data ·
società,
l'
t.-mto pitì facile, q
uanto maggiore
è
il
uume ro dei produt–
tor i rispetto a.quello dei meri consum:i.tori.
Se
su
100
imlh-idui,
,so
11011
producono,
e
degli altri almeno
30
sono necessari a produrre
i
bem
di
commmo 11erl'intero
gn1ppo, disponibili
per
la
produzione dei
beni
1'lrumcntali
11011
rimangono che
20
individui_.
Se,
inncc,
su
100
i:1di–
vidui
solo
25
50no non produttori, sa.ranno
45
i
la\-oratori dispom btli
per
la prod111.ioncstrumentale. Avviene nelle societ:\, insomma, qua uto
a\•viene nelle famiglie.
La
capacità di ri!lpanuio
d~rtSl'e
,
a parità
d1
rcddi!o ,
cou
il crescere dei figli
a
carico. C~ l st:mdo le cose,
è
ch1.1ro
che pari rhn:rnemlo le :iltre d rcostn11.c, il tenore di vita delle n.uio ni
crei.cctanto 11iù intensamente, quanto minore
è
il
numero dei
llllO\'
I
1111li
rispetto all'am monta re della 1>0pola1.ionc.
Di
conscgucnr.a ogni individuo quanto più disordinatamente
pro–
cre11,tanto pìù espone i suoi
figli
nlla probabilità di una congiu ntura
av\·eru;
ma
sicurnmcnte
tanto
più
dìmi1111iscele risorse produttive
del gn1ppo a cui appartiene, elnssc o nazione che sia. ln altri tcnni111,
i suoi figli potrnnno forse sfuggire alle funeste conscs:ucnzc della di–
sordi1:nb. procrenz!onc, ma l'intera colletti\ •ità nÒn potrà sottrar!<i ad
e;<.~
In p11rticolare la <:ollcltività carat
teriuata
da un ek \".tlo ugg 10
d'in cremento natu rale posta accanto ad alt.re piit sa,·ie, verrà i11s1slen–
tcmcnte
lorm~ntata dal confr011to della propria miseria con le a.ltrui
ricchcu..e. Un problema di giustizia di~trilml ìva ,•errà immediatame nte
formul ato, e gii stimol i alla guerra ed alla rivoluzione . verra nno
~i–
tatì. Procreare S<'llL'ldisciplina non significa soltanto contrarre o ncldi–
ritturn distrnggcre ogni potere di risparmio dcll'11zie11da familiare, ma
itignifica :mchc,
in determinate circost nnze, introdurre un fattore d1
squi librio nelle
socic.iàe finalmente nell'ordine
internazionale,
come
inscg:1ano le teorie del Gini. Una !'imilc .se<1ucuza. può apparire , forse,
promossa da un eeccsso dra mmatico di fa11tasin, ma in linea di fatto
e;;pri111c ill\·cce uno !>pictato \·inoolo che lega, in certi casi, l'innocenz.:,,
delle culle alla. ferocia della ,:uerra e della ri\•oluxione.
Chi si pone i1proble1na del
lo sviluppo pacifico della società si trova
quindi din.'lnzi al problema di armonizui.re il ritmo di s\·iluppo delle
J>opolllzioni con quello della produzione dei singoli compless i polillCI,
e se non v'è dubbio che la solu1.ionedi un simile problema debba nt•
tuarsi
in gran parte sul piano internaziona le, median te iniziative atte
a porre tutt i i popoli in condizioni di parità rispetto alle opportunità
cli
produrre,
è
altretta nto certo che
il
problema va affrontato anche sul