

AGOSTINO DEGLI ESPINOSA .
Disciplina demografica
V
I
sono dei lim iti
che
i
calcoli economici imlividu::.li non ardi–
scono :mpernrc sincer1:uucntc.
Fra di
essi
domiua ,
('Ome una
muraglia fra piccoli argini, quello oostitnito dal rispetto ass~
luto della procrev,ionc. In pratica ogni coçpia, appena dirozzata dal
costume ci\·ilc, tende a disciplinare
le
proprie facoltà procreativc, ma
raramente l'artificiale imbrigliamento della natura manca di susci–
t:ue
uu
senso
di
colpn.
L'individuo
cede
ad
una
tentazione , ad
una
néc-essità economica: non
rics.cea giudicare
il
suo atto conforme alla
morale, pokhè ,r.dla coscicn:r~"cleila maggioranza l'etica
s.es:mak com–
porta l
'acre:ta1.ioncdi tutti
i
figli che la natura si romp iacc di for111rc.
Cosi. nc11a politica dcnwgrafica fascista, ripugnava l'esibizionismo , e
otlendevauo Il! segnat:uio ni pubblic he indicanti
i
più cospicui tipro–
duttori nazionali, u1a nel fo:ido
e.ss.1
appariva aderente al princ1p10
del crcSC'<'te
moltiplicatevi. Insomma
è
raro che si avverta anch e
il
solo sospetto
di
un contrasto fra l'arbitraria procreazione
e
la morali'.:,
cosi
che
la
cfoicipliua delle
nascite
ha sempre un carattere occ:ilto, '
dispone di 1111a tecnica imperfetta, e non si appoggia su 3lcuna ass1-
steni:a sociale.
IIH·ecc, oggi, difficilmente si saprebbe difende re in sede c-'r1t1ca
l
'nssolntc-1.zamorale della procreazione 3.rbitra ria. In realtà il pregio
incorruttibi le che essa sembra possede re
t!:
il prodotto di uu moto
istinth-o del nostro me«ani smo psichico che viene trasferito sul piano
della coscienza , e sublimato ad esigenza morale. La procreazione, nella
mc«anica psichica, rispomlc nllo stimolo del desiderio di fusione amo–
rosa dei procreatori in una vita unica, e rispettiv:m 1entc al desiderio
dell'uomo di pareggiars i al padre, divene ndo padre a sua volta; al
desiderio della donna, el1111cntosubordinato nel rappo rto dei sessi,
di dominare altri esseri umani magari maschi. lufine risponde .'\ \111
desiderio di potcn;i;a fisica e sociale, in cui,
oggi,
si muo ve il fa11tasma
del calcolo e<:onomicooperante
ai
tempi dell'orda, quamlo
In
c:01:
s.an–,Kuineità era l'uuico vincolo sociale valevole . J,'azioue di qt:esti impulsi
viene
poi
legalizzata dal convincimento che la procreazione dissolve
la _colpa dell'atto sessuale, sia per le sotfcrcuze fisiche che impone
alla madre, sia per i maggiori impeg ni di lavoro a cui costringe il
padre. In tal modo si viene autorizzati a giudicare buoni e assoluta•
mente ace<'ttabili gli impu lsi procreat ivi, nè buoni ,uè cattivi in se
medesimi, e facilmen(e deviabili. Tuttavia in questo giudizio 6nalc si
trascurano del tutto
i
diritti dei terzi, cioè nel caso specifico, del tiglio
e della società, sicchè esso risulta un po' affrettato. Prima di riconc.–
S<'Creil pregio morale assoluto della procrc.u.ione occorre di cousc
guenza verificare se la libertà procr<ativa può essere 1111'effettiva
libe-rt:.\
i.i
senso :sociale, se essa, \•ate a diri!,
si
riferisce
ad
azioni le qunli