

MONELLI
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definirlo; io solo so cos'è,
è
come uscissi da1ia notte nel merig gio
equatoriale, dagli occhi di stagno notturno di questa ragazza mi
perdo a guar dare dentro gli occhi di Bessie, Bessie doveva chia–
marsi , aveva gli occhi neri, certo, era una negra, ma tempe–
stati da lampi gialli come questi che irrad ia il ghiaccio nel
bicchiere, Bessie la negra di Harlem.
'E;
stanca la mia vicina che ba interrotto il ballo a metà,
vorrebbe sedersi, ma tutti
i
tavolini sono occupati, bisognerà
che le ceda il mio sgabello, non crederà mica che tenti un ap–
proccio.
- Sig norina, vuol sedere?
Scendo, spingo un po' lo sgabello verso di lei. Accetta,
dopo una breve esitazione; l'uomo nemmeno mi guarda. Non
si sarà mica seccato; sapesse dove sono
io
adesso, sono in una
luce verde e oro di foresta tropicale, riodo la voce rauca di
Bessic - o come si chiamava, chissà perchè la penso come
Bessie, certo il suo nome non me l'ha mai detto - insomma, la
negra di una notte a Nuova York. Non era un bel viso, aveva
una boccaccia sgang herata, con denti da belva, nettissim i, una
zazzera fatta liscia a forza di colla; e un tub a in testa, e un frac
di cotonina a quadretti indosso; .cantava in un localett o di Har–
lem un po' fuori mano; quando
ci
capit ai dentro di bianchi non
.c'era che una coppia, una bionda ubria ca con un signore in frac
che ad un certo momento andò al piano e spodestò il pianista
negro e si mise ad accompagnare lui la canwne della negra .
La ragazza cantava con una voce stra ordinariamente calda , ap–
passionata, con accorato str avolger d'occhi e disperati gesti,
Why
cant
this nigh t go
on forever'f
Why mus t
tlie -momin g [md
you gone'f
Why
cant
I
keep
you here
for e1.1er't
And not just
till
daam'f
Why
must
thc
sun replace tlie -moonlight f
Why -must the starlight /ade /rom v iewf
Wliy
cant this night go o,t foreverf
Together with you.
E mi vo1le scrivere le parole della canzone su un peu.o di
carta; e io mi perdevo in quella voce che pareva impre gnata di
31 I Il
,, Ei