

SANTARCANGELI
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tedesco•• dell'industria tedesca, 'della cultura tedesca. Nessun popolo
è •
nceessario , . Babilonesi e assiri, aztechi e pellirossa, vandali e
visigoti e mille aìtri
popoli
sono scomparsi nell'inesorabile di\'enire
della storia. Nè risente il mondo
fa
perdita dei morti di Questa guerra
e nonostante l'assassinio di s<:tlc milioni di ebrei va avanti lo stesso ,
e forse meglio: nvrcbbe sopportato benissimo anche la perdita di set–
tanta milioni
di
tedeschi.
Ma, tant'è,
i
tedeschi
ci
sono rimasti. E noi dobbiamo piangere
<:on loro, tentare di SOttOrrcrli, di farne degli uomini, !ICpossibile ,
e in pari tempo, studinre quali misure siano consigliabili
per
impe–
dire che, a breve o a lunga scadcnz:t, essi trascinino il mondo in un
altra e più immane conOagraz.ione. Dobbiamo stabili re le responsabi–
lità dei tedeschi e cercare di risolvere il problema della toro futura
sistemazione europea.
Su questi argomenti sono già scorsi dei fiumi di parole, e la di.
scorda111.aclelle opinioni ttnde ancora più difficile
il
compito del giu•
dice. Sul problema della colpa abbiamo già detto qual cosa. Nel suo
recente libro sulla r~pons..1.bilità della Germania, Jaspers - di cui
questa rivista ha rccc.ntemente J)ubblicato un saggio che si occupava
del doloroso tema - distingue , col suo consueto acume, quattro specie
di colpevolezza:
1.
La responsabilità criminale,
che cousistc in atti commessi in
violazione alle legg i;
i
tribunali banno il rompilo di fare rispettare
le leggi ai criminali che, d'altronde, non costituiscono che una mino–
ram~a del popolo tcdesoo;
2.
La
respo11sabiltit politica:
ogui cittmliuo
è
responsa bile di
tutti
I
gli atti dei pubblici funzionari
ed
è
obbligato a subirne te con–
seguenze, nella sua qualità di particella costitutiva del corpo dello
Stato. In tnle caso,
jJ
vinto dipende interamente dalla volontà assolu ta
e spesso arbitraria del vindtore;
3.
La -respousabilità morale,
che concerne gli atti, sia politici,
sia militari, commessi da un solo indivi<luo,
il
quale non può addurre .
quale discrimina11te il pretesto di avere agito in obbe<lienza ad ordini
superiori. Incombe ad ognu no
il
dovere di cercare nena propria
co-–
scien1.. 1. 1a propr ia responsabilità. Nessuno ha
il
diritto di accusare
altri che
sè
stesso.
li
pentim ento deve venire dal cuore: allora ne na–
sceranno
la
chi:lre1.1.a,la fra11cheu_'\ e la sincerità 11ccessaric alle es1.
genze politiche;
4.
/..a rcspo,isabllità metafisica:
esiste una solidarietà fra tutti
gli uomini , che
ci
rende responsabili tutti quanti delle ingiustizie
è
dei delitti di cui abbiamo conosccn:r..a. • Sono rcspon ~"l.bile pcrch\
dopo taute i:igiustizi c, fanti delitti e tanti assassinii, io vivo ancora •·
Tale :-esponsabi\ità, come abbiamo detto dian1.i, si attua anche secondo
Jaspcrs nel fatto che le altre nazio:1i, accecate al 1>ari della stessa Gcr•
mania, hanno assisti to alla nascita di una mostruosa.
tir:i.nma, f:n•o–
rc:11ioneanzi lo svihtpJlO e attirandO:o\i cosi un:i. responsabilità gcuerale;
bene inteso, queste constat ar.ioni non diminui scono di
1111
pollice
la
resp onsabilità itedesca che s'innalza ,·crtiginosamentc
al di là d1
quella degli altri popoli. Jaspcrs chiede al popolo tc:.'<l~sco
1111
sbc e10
per.timen to, una epurazione e una -trasformar.ione radicali, condu•
ccuti prima alla umile sottomi s!>ionc, poi alìa libertà.