

SANTAtiC,1NGE/.,t
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altro ,·crso se qualc:uno degli uomini che sono usciti
,·i\'i
{o apparen–
temente tali) dai campi dcll1t morte, osa chiedere oggi, con voci che
11011
banno forse un lx:.I suo no per e gli or«t-hi dei puri-., un risar–
cimento a tant e soffcrem:e?
Si
può onestamente
pretendere da
og,m110
di loro l'eroi co, ormai quasi inum aHO atto della t'inunzia e
del J)el'dono?
J,e~gcmlo lo scr itto di Wiechert, si resta allibiti di fronte a tanta
m;iguificaidouc lk!l'io. e
lo
ho J>C't1S:1to •, • io dico•, • nessuno mi
dà
ascolto, mentre
la mia ,·~
~
la
pi1'1
purn di tutt e •• e il mi(I
giardino, la
mi:l
c::sa,
i
miei libri• (iimni e .saki tutti qua1.1ti,
:1 ,
<1ncl che pare). E dopo l':mtoloclc
srrenata,
c111csto autore 11011 certo
e<"eezionalc, d1c ogg i si pone da sl- imi picdcstallo c?'°lyate nm:iona lc,
canta le lodi del .s;,o pa~c, os..:ia
lii
quel pnc-sc che si
è
mac,;:1,iato di
delitti
quali da Tamcrh:.no
in
poi
la
storia del
mondo
non ha
pii\
~
11osciuto; La Ccnmmin, leggiamo,
:1md, •
das de1:tsche Rcich •,
è
il
cuore dell'Europa;
nella s1:a maggiora nza, essa • non ave,•a nu1
ttssato di crc:lere nelle di\'inc imm agin i della git:stizia, della verità,
dell':mtore , ... essa e
è
statn crocefissa•• ha oc.tinto le gest a dei
n:1-
1.isti e dei soldati, ba trattato fraternamente
i
prigionil'ri di guerra,
separandosene con le lagrimc agli occhi ; ed o:--np:'ltisce fame ed
ingiustizie. Di fro11te al popolo tC(leiiCOstanno gli altri: francesi,
inglesi, alt rettanti la(lri sadici; rnssì e polacehi, ap)X'na degni d1
essere chiamali uomini, stup ratori, rapinatori, assassini, sch-ag gi.
E finalmente gli americani , cui lo scritto .
è
diretto: maestri della
e Zivilisat-ion •, ma ignari di • Kultnr,
(ancora l' odios:c e falsa
distinzione, cosl tipicamente teutoni ca): ignoranti. bonaccioni, cor–
rotti
ed
insensibili;
degni
cli
compatimento, bisognosi d 'inscgna -
mc-nlo.
•
Uuesto il discorso di Wicchert.
)la,
come si
è
detto, non giova
fare il processo a qu(>Sto scritto; impclku tc si mostra invece
I.i
necess ità di aHroutarc col cuore sereno il 1>roblcma dc-I popolo tede–
sco, di questo
popolo ..
cosi pregevole nei singoli e così miscr:'lbilc
nella sua totalità•
(Goethe,
Colloqui con
Ludu1,
13 dicembre 1St3).
Sia concesso allo scrivente, a ti tolo di legit timazione, premettere
<
he dal suo animo
è
assent e la più lontana traccia del risentnneuto.
Io mi trovo a metà strada fra
i
t,tle$Chi e gli stra n:cri. P.arl:wo
il
lcdcsoo nc11a prima infanzia e mi sono
fonn:i.toquasi pii\ sni loro
libri che non su quc-lli itali:mi; ho conosciuto molti tedesch i, uo–
mini e donne. Ho sofferto primn per a,·crli ,ìifesi; poi, la min \·ita
fu
sconvolta per lun ghi anni, J>('rchè ero consid<-uto a loro invi:;o.
:\la
io sono mòndo
,li
odio, sc:nplicemente percl1è 11011 :;ono capace
cli
odi:tre. E ncssut10scritto
è
nscito con tanta fatica dall:t mia penna
come questo: esercitare l'ufficio del ~indice
è
atto di terribi le 1·espon–
sabilità , e buon ginclic..?
è
solo quello che sa identiricar si col colpe–
,·ole cd assumere una parte della r~ponsabilità di esso .sul J>iano di
quella rcspons'.lbilit à mnana. gc11cr:1ieche de,·c esseri: una dolorosa
realtà e n<:>n
11:1
,·.:go mito; p<'r<'hè, qunuclo siamo ghmti ad un certo
gra do di maturità intellettuale e S<'nlimentnle, nmore e odio
pc:--
1'umanità 'c«louo il posto ad 1m infinito senso di pict!l. ,li pietà p<'r
gli nomini.