

WIECHER1'
frigoriferi, le conserve più saporite. Una delle nostre guardie,
un giovane che aveva lasciato da
poco
le scuole,
mi
spiegava che
l'Europa
era arretrata
di
cinquant'anni rispetto
agli Stati Uniti.
Eppure, egli non sapeva come passare il tempo. Sedeva davanti
alla radio, ascoltando dei ballabili che mi riempivano, per dirla
con Poe, d'u n e fantastico orrore • ·
Molte cose possono essere· spiegate con la brevità della loro
storia, con la vita dei pionieri, con le dure fatiche, col tempo
limitato, con la vastità del loro spazio vitale. Noi siamo vec-chi;
loro, dei fanciulli dal cuore buono, impulsivi, senza pensieri nè
problemi. Ma i fanciulli sono anche rumorosi ed egoisti e spesso
maleducati; amano fischiare e schiamazzare; sono spensierati
e indifferenti di fronte al dolore; amano la radi o, lo e jazz , ed
il cinematografo, arti primitiv e; amano il pericolo e le sensa–
zioni forti; sono coraggiosi ed anche nobili. Non sentono molto
amore
per
i
libri, specie quando ne vedono troppi in un posto,
perchè
i
libri risvegliano in loro ricordi di scuole e di
maestri.
Non amano
i
problemi e
i
discorsi profondi . Ignorano il pro–
fondo fascino
di
una casa raffinata, della lampada velata che
illumina una serata taciturna tutta colma
di
letture, di medita,.
zioni, di silenzio, mentre
si
ode
il
vento notturno
e
il lieve
scricchiolare della fiamma, sacra ai ricordi e alla lieve malin–
conia.
Ed hanno ·la memoria corta come
i
fanciulli.
Le
ore scor–
-rono rapide fra le loro dita e i vecchi sooc;> troppo lenti per
loro. Sono giovani, forti, semplici e per gli occhi giovani e
chiari la vista
di
un popolo affamato, vivente
tra
le rovine, non
costituisce uno spetta:oolotroppo piacevole. Certo, non sono tutti·
cosl. Ma.
fra
noi e quegli altri si stende un abisso più larc:o
dell'Oceano Atlantico.
Anch'essi furono assaliti, ancor prima di aitraversare H
mare, da una propaganda gigantesca. Ora, la propaganda
guasta sempre gli animi
e
stampa sui lievi
fogli
del cuore
i
segni della menzogna e dell'odio. Perciò essi ci guardavano
come se fossimo tante belve in gabbia. Molti di loro avrebbero
volentieri a~mazzato qu~lche decina di noi, fossero uomini o
E,