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IVIECHER1'

15

sorrise tristemente cd

a)7,Ò

gli occhi verso le chiare nuvole che

passavano serene sui

boschi,

gettando la loro ombra sugli alberi

e sui campi.

«

Essi sono come quelle nuvole , , disse

i ,

a noi

non resterà che la loro ombra ,. AJJora io mi voltai e andai a

cercare dei funghi, pensando al povero Lazzaro e ai cani che

leccavano le sue pustole.

Ma

i

fatti in sè non dicono nulla se noi non tentiamo di

trovarne le cause

j

rimangono come ciechi figli del cieco caso e

non riusci remo mai

più

ad assimilarli.

Ho tentato perciò, in molte notti insonni , di scoprire

le

cause.

Io

non sono uno di quei

poeti

che vivono fra le nuvole

e che vedonodappertutto dei mostri. Nella mia fanciullezza ero

stato pescatore, pastore, cacciatore. Avevo strigliato

i

miei ca–

valli e tracciato dei solchi nei campi. Più tardi passarono per

Jc mie mani molti giovani e molti casi di vita. Conobbi la

guerra e la miseria e ciò che ancora mi mancava per allargare

l'orizzont e del mio spi.rito, mi

fu

dato con abbondanza nella

prigione e nel campo di concentramento. Conoscevo i fatti.

Cominciai dunque a pensare perch~ mai quel pover'uomo,

e non lui soltaD.to, alzava gli occhi al cielo con tanta tri stezza.

Considerai

i

gradini che l'animo del popolo aveva disceso:

dalla gioia all'i ncertezza e al dubbio; dal dubbio alla delusione,

dalla delusione all'amarezza e alla disperazione; e da11adispe–

razione esso scenderà forse fino all 'odio. Darne

la

colpa soltan to

al popolo sarebbe facile; ma le conclusioni facili non sono sempre

Je più giuste. Soppesare un popolo contro l'altro e dire che l'uno

~

migliore dell'altro

fu

sempre assu rdo. Esistono in ogni popolo

degli oscuri abissi dove dorme la bestia antica

ed

esiste in ogni

popolo un piccolo numero di uomini dal cuore puro e di buona

volontà, i quali parlano tutt i lo stesso linguaggio e che invo–

cano tutti

le stesse divinità. Quando due popoli non si com–

prendono, vuol dire che gli uomini dal cuore puro debbono

tacere e che solo la voce delle masse può parlare, di quelle masse

che sa.ranno sempre dominate dall'ambizi one, dal1'cgoismo e

dal nazionalismo.