

IOO
.1/ff/
FIGU Rii TI VE
come rubini;
Soutinc
1i trasfor–
ma
in un bir111co, tenero
infu–
micre, da mncell:110 che era. Di
qui, 116oranclo
il Van Cogb
di
cert i contadini,
di ctrtc copie da
Rubcns e da
Milld,
ai può risa–
lire ai chitarrist i di Daumicr, in–
gro,·i~liati
di
stetle filanti; e
toc–
ca~
1
limbc:lli ,-o1anti
di
Dela–
croix , le sciarpa~
,,.asq11es
d'lu>m-
111esmorts
di Clricault.
Chi ama
poi <111cs
tc tra.,·crsatc sulla corda
potremo a suo ri~hio
e pericolo ,
mdirb.urc
6n nel ttltettoto
~
nczi:rno; e se M::iguasco si ollrc
subilo ai ~SC3lori di riferimenti
t1:1i~t!i
0
/u!
0
~clii'a
~:
:~1
~
roscuro , Tiepolo ci invita io modo
ancor
più
sottile,
con quella sua
luce-vento
decorativamrntc
fan–
tasi01ae
in fondo placida, mal–
gra.lola
11rr.ie;o,·c la forma af–
fogae si scioglie; mentre
il
colore
In percorre e ln invade come
1111
1wvampo,
pcnlcndo
entro
quc1
chiaro
lete per sempre memoria
di ombra, d1
t>HO·
Ma • que sto
punto,
lo sappiamo ~ne,
i
riferi–
menti cominciano
a due
le
vcrti-
~l~t~~adtt
f!~i
c~e
1 Tu!~!todc~~
chia rore
Jau'Jt,
e
!!prende per
il–
luminare una sort
o.dinuovo , pià
umano
tibt ,ty.
J..
a materia pitto–
ric:i di L<"d
r.c
dìvienc come mol–
le, cerca; p l:uticamentc
non dis–
simile dal ia luminOAa 111\'a mo–
randinn :1; ma
ns!'ai
pià
vivida;
:1lk luci di una balenante , dcso–
bta
fiera ,~ngono
filate
le ma–
tu.4e di
zutth cro
dei ricordi. J~,•i
, 1
1iolc che
la
~ua immagine {>itto–
rica poss ieda
la
nat11rafou11 d1una
colata che disc,cnc\e o
1a protcn•ia
di una fiammab
c11e
sale; l'imm:1-
!iro~11Ì~~
':ìtrn ;:~!1/~i
in~ S~
~:~tta
1A
tela con
la
mcd~ima
,·it:t-
!l111Un
s~:~~Ùo
~e
1
:!:fr:
~trettamente
comunicare
e partt"CI•
pare; ogni cll!'lllcnto figura th-o ne
~
in,•uo,
~
rotto d:11 mttlcsimo
moto, si adagia per il medesi mo
e~a~Y!:~e
-1:r
r
1i
'::.'~;~i;ica :~
~;~o ~;:i~~
ti;.:et:i
10
f:!s°1;~~:
vh·cn te pittura,
e pu r articolan–
dosi
è già
tutto ond:1 di colore·
i
n.-gni animali , ,·cgctali, minC-:
rali,
611
allora mc:.uanicamen te
separa ti
e
incoerenti,
sono
i11-
va.sidalla
m«ksima
corrcnk ,
si1nuo,·ono
insietnc
per
un
comune
disgelo,
fluiscono
nel
placido ~ano
, nel gran nin-ana
dcli:, pittura,
,·erso
un soave,
spn lanca to sopramo ndo. Recherà
qucsL'l
pitt un,
0011>('
un
flutto
che
non
si
frange , il mcssag-–
;io ,
la
misteriosa
bott iglia
af•
tu.lal~fe dal pittore. In.quc.-stoscn–
~
~1fl.
detcnnln:itamc~tc
csprct•
s1on1shoo, e come ultimo
nferi–
rucnto, non ~ari. forse arbitrario
rammentare Munch.
Le
immogin i
di M111ch
si
csp:1ndono, ingigan–
tiS<"Ono;• Ics llcuvcs dc charbon •
~i;\\
~:l('n~~f~
11
:o:i,S
0
di!~i~,::!
le macchie
,ti
pct rolio ond11~1111do
diramano
in
cappi
angosc108i.
Una
lu~ olcos:i e sp iritati,
ron
~~ntbu~t~/o~a
~B!~~"a'n~t"
~
sgnmi tolatl'i su fluttuonti
rotaie.
E'
quNta
luc,c di Munch la
visci•
d.3
molla
inesauribile
di baub:111
interminabili.
I
suoi pc~on aggi
vengolfo a,·nnti oome fili di fumo
che seguitino a filare dal lucig no–
lo spcn to. Allora le tube
di
th-!'cn
divcngon
sottil i
come
neri
fum:1.–
io1i 11ll'oriuontc,
è
le
rughe
di
Strindbcrft
cofano
come
oscuri
solchi a 1n-ig:1rc la landa velata
dal
t'~puS<"Olo.
In I~, •i b
lut"e
pare dotat:i di u
n:t carica non dis–
simile; ma
il
din:i.mismodella
materia pittorica conduc,c nd una
plaga dolen te, !'Olitaria; o\·c
nullll
è
maligno
o
ambiguo, ma tutt o
è off<!'rtoalla luce;
ove
i
1m:1dcntl
tcnt:i.oolip:i.iooo n."~cmbrnrc uno
all'altro per b.,·oloso mimet ismo.
Sono
stavo lta
fiumi
di
freddo
micie a 5COrrcree le anse si for.
mano previs te, quasi ristagni del.
b memoria.
ln realtà se dopo tante analisi
form alistiche, div agazioni , rikri–
menti , liriche trucri% ioni, ,·olessi•