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:i;-otcvasi:,mbrnrc perktt?; ma sol- Non _valepcrchè souo fermamente
tanto alla legg erezza eh un orcc-
ronvmto
(e confortato
in
ciò
chiantc. Quella lettera,
in fatti , dalle
più
autorevoli opinioni) che
era stata scritta nove am1i
dopo la
i.:
indcrog'.1-bile dovere di
ogni in-
prima rapp rcS<'11.tal..io11e d lla rom- terprdc
11 <leionna rc l'ongi 11alc
media e (si badi lx-ne) agli attori
il meno posibi lc. Ora un regista
dcll'OJ,fra
Comiqu e
i
quali ave-
1':
rrcci samcnt c un
intcrprde,
co–
vano messo in ~na
il ,
:\lat rimo-
lui che orchest ra le voci e le
nio di Figa ro • trasformato in opc- scn sibihtà deg li atto ri per dar~
retta su libr etto dello stesso auto-
cviJt:117,l
sccmca ad
11n'opcra
tea•
re, prima ancorn che su libretto
trnlc: tutta la sua i11tclli.i,rcnza,
di Lorenzo Da Ponte fosse tra-
la ,ma C'.ultura, la sua fantasia, il
sformato in opera da Mozart . Non
suo gusto dc\·0110 perciò essere
ess ersi accorto della part.!colarc
mobilitati per a\l\'icmarsi
il
più
circ_ostan7:a nella quale Bcaumar•
possibile alle intenzioni dcll'au–
d1:i1s M"rl~SCquella lettera_ cd es- tor.--.
scrsi lasc 1:1to sc~l11rrea pnma vi-
Sbagliare 1111avolta è lecito a
sta dalla possibilità di un grnsso
tnai; e gli errori comm ess i nel
spettacolo,
110 11
testim onia evidcn-
• Matr imonio• si sar ebbero po–
temente
cli
una rolth•~ ta cose-ic111.,,,. tuti dim enticare se non fosse ul-
artistica.
. tim,imente sopraggiunto
• Ddi t-
Altri registi si ernno prima del
to
e
castigo • a far comprc mkr <.'
Visconti lasciati sedurre da :ma- che no11 s1 trnUarn di errori,
111,1
toghe ambizioni
virtuosistiche;
di propositi dclilx:rati, di sistc•
ma, dotati di
1111
più maturo senso
ma . U;1 sistema che
fa
pens are al
di responsabilità , avevano ~e lto
dilettante, sia pure gt.>ma le, piut–
pcr sbizza rrirs i testi niente affat-
tosto che ad un artista consapc –
to imp egnativi. Valga per tutti
vole e gen uino. In questa seconda·
l' esempio di Reinhanlt il quale,
impr es:i il Viscont i ha comi ncia to
volcnc~o metter su uno spettaco lo
con lo sbagliare
s«-gliendo
la
in dnavc di romm('(l ia dell'arte
J)(:SSima ridit1.ione del Daty il
e ricorrere per questo a Goldoni,
qua le ha adattato
il
.ro111anzo di
a,·cva scelto non una commed ia,
Dostoicvschi a)lc proprie esigenz e
;n; ~n~i~or;
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l'esempio di Tai roff che per mon-
sede letteraria, poteva andar bene
tare un grosso g-ioco scenico ave- per
-le
pret ese sce11iche del fran•
va scelto un'operetta , • Giroflè- «-se, non antbva affatto bene per
GiToflà •· Nè l' uno nè l'alt ro met-
quelle dell'it alia no che ha tut–
tcndo in scena, che so, • Amore
l'altr o tcmpermnento
e tutt'a ltri
e ragi iro • cli Schiller o • Tutti
i
inter ess i. Visconti
avrebbe do-
figli di Dio han no le ali • di
0 '
,·uto ridurre da sè il rom anzo ;
Neill, si pcrmi~ro libertà
cli
sor- ma poichè aw~rn scelto l'adatta –
ta con ,
1
inti che nessuna manipo-
mento di un altro avrebbe dovuto
la1.ione si può fare qm1.111l.o si in- :ulattarvisi . Im·ecc ha volut o
C'.idesu di un t('>sto poct1<·0 per - man o,,rarlo e forrnrlo a suo uso
fottam cnte finito e completo.
e ronsnmo ag-grnvand o gli arbitri,
A questo propo !(ito
11011
vale
le m.1nche,
•olc1.zee le nl.'.l.nomis–
l'obbìC1.ionc dell'irri petibilità del- sioni iniziali.
l'arte avanzata da qualc uno; e
Ne
è
risulbl o
11110
spettac olo
cioè
che ogni
interpr etazio ne,
faragginoso e co11h1soche ha spo-
come ogni traduz ione-, si risolve- stato l'accento dal clramma
psico–
in una deformazione
dell'origl-
logiC'.o al dramma d'i ntrigo fra
n,ilc, cosicchè, non potendosi fare
sociale
e
poli1.iesco, dal titanismo
a meno di tale deformazione ,
di liii es:ilta to che uC'.cide per af–
L'tnto ,,ale deformare deliberata - fc:rnmrc la propria superiorità e
mente serondo
1111
criterio preciso .
si <lcmmcia pèr redimersi nel do-