

AR TI
FIGURATIVE
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dirotto;
CX\.'Orik!
l'l-sprcssionis mo
tonale di Levi. Una pith1r3 che
facendo
tesoro
della
uuo,·a
co–
sc,cn,~-iformale crcdcsl\C in
1111
di–
retto mc,;zo d'c:.prcssionc
1
di ron•
fcssio nc; si imt>-=,·cssc
d1 •
uma•
no •. Immcdh lamcntc, al confron–
to,
la pittura
dd
•
no,·ccc11to•
app3n·c
di cartone,
buona
solo
tt
l:
~:~~;
1
~~~=~ro~1~~~~r:,~:
a cui per !';Cmprc si ridttHc. Cosl
la pitt ura • eroica • e 111Ticialc di
Sironi , di Funi, di
Soffici,
di Ca-
;i11!i
n!\1~1~tc~~•nr':;~~11~•
Ci~;
folle • grandc:tr.a •
italiana.
Su–
bito
cominciò
a capirsi
che
la
nuo,•a _pittura si ricollegava, per
rarcfaz:1011c e soli tuclinc
spaziale,
alla mctafo,kn
di C::irrà e di Ik
Chirico,
alla
luminosità
to:iale
di Morand i. I.a pittura
di Carlo
Levi
è
da collocarsi certamen te,
d~~\;,cfb
1
àit:fi,i::~s~,
dr~.;~
~
fai. (E
Dc
Pisis? Allora
se ne
stava
a Parig i
e
,-enh•a ancora
preso
per
uno
sfarfallante
im–
pressioni sta;
il
suo
impianto
post-ccz:mniano
e
metafisico
sfug–
giva ancora a tutt i e non potevn
essere inteso in Italia).
Car lo
L<:,•i
intorno al
'30,
a
To–
rino, cominciò
a
scoprire
•Modi–
glia ni e a dipingere
le sue
prime
larve, campi te
di un
colore
sen–
sibile e
lucente :
si che
la
supe r–
ficie
pitt orica
fosse tutta sp ice;a–
ta, tremru;se come una immag mc
~~::,1~r:e~~::~u~~~~
11
fa
11
~~~:
tilc timideu :a del post -impressio–
nismo da cui sta,•a emergendo,
quella controllata vagher.1.a
co–
mune
al
gruppo
torinese; a l\Ien–
zio, a Cbessa, a Palnmcc:1. E con–
scn:a,•a
la chi:ireua,
il
rifiesM>
della refrige rante canfora casorn–
tian a.
Subito
dopo
lo
!ltile
di
I.cvi ,
sollccit.,to
forse dalle uma-
f!sèis~!~v~ag~~ !~
J:~:c : 1.i; i:~
na naturalezza.
AllorJ ejll'.
li
in–
diOO il
senso
di
quello che
po–
trebbe chiamani
un
• espressio–
nismo
itali,no
>,
sconvolto
e
tr.1sognato
e
pur
fermamente
;rncorato
alla
realtà,
alfa
natu–
ra lChe nulla ha a che (are con
lo stridore
~: 1>1011cs:o, n~ con
la w mmc~l!a iìOIIOrità mafaiaua).
In
questo ~en~o
di
csprcuivi
t:\
fluente 11011
~r-.'t
difficile ri11v.:11:r·
ne tracci<.·,
per <1u:111to
pallitk,
cd
assouanl".e
in
dh ·ersi pitt ori di
quegli
anni ,
fiuo
a certi 4:Spres–
s10111s
ti
1,i;)
giovani.
Nnt11rahn1'.·n–
tc
parh,11110
l\Ui
di
imlicM:1ouc,
tvl°;ct:ti~gs~
0
ua~~t~:;:
~•:i
~
lo
un
altimo pnma
dcgfi
altri.
Alcune
tli tnli
as:-011an7,esar anno
inconsa{)(',·oli, in:1.,
1
,·crtite,
si trat –
ta
quasi
di
un soffio che si rt.-spi•
rò
msicme.
l\fa
la
prcdiziouc
\!
stata importan te; oggi
si
!Scopre
più
segreta
e
tenace di quan to
t~! rt!~n
;::.~~~ ia~~':csor:r;,
1
:
tardi 1a memori a le sente risuo–
nar e
orin ai irrk-onoscibi1i; tanto
la coscienza le ha ntaccrate e mu–
b tc;
pure
furon proprio quelle
parole
a
mettere
in
moto 1'05Curo
ingranaggio
delle immagini.
Nel di5t'orrerc
di riferimenti
e
rapporti
stilistici non ci faremo
sfugj::'irc qu~L'\
oe<:asionc
offerta–
ci
dalle
gremite origin i di Carlo
Le,•i; le quali
potrebbero cosl li–
beramente dcscri,·ersi. Sulla
e~ t–
ta intelaiatura
cromatica
e lumi–
nosa di
Casorati,
su quelle
ben
connesse
intavolature
di ombre
e
di luci,
Levi
colò le
sue
Jungh<!,
lente ondate di colore, scompag i•
nando e come di50Ssando quel che
era
rigido e
metrico ;
gli
intnl;'(i e
i
tasselli plastic i divennero
8i–
nuosi
fiori
d'iris ,
tutt i
linfa.
Quanto alle convulsioni, ai mean–
dri baroe<:hi
e ai
serpeggiame nti
grc.-chcschi di Kokoschka
del
pc·
riodo
1915-20;
<1ucgliatt orcimenti
qui
valsero
come quelli
dei
panni
sciacquati
a
un
fiume
chi,1ro,
da
cui
fu
strir.1.alo tutto il vclo:no,
il
lividore bln e viola e
che all:I fint>
,-i a<lagino mollcm~nte
ligfali.
i~~
1
~i~~i~
t~ t:!5;;':tina~i~·~jj
Aqttart.'\ti ri,
·cla.noviscere di
H?·
tro,
coratell
e glaciali e
limpide