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IOZ

lll ff l FJGUI<ATJ VE

splend enti:

«

11ciclo era rosa

n~r–

dc e viola, gli in~antcvoli colori

delle terre malari che, e pareva

lontani ssimo •·

Un simile stupore di fronte alle

COS('

pare

11:isca

da

una contem–

p lazione T3.\"\•icinata

ed

intenta,

co–

me 11cl1'1nfanzia, capace di pro–

ltmg-arsi all'infinito, e clic ingi–

gantisee ogni «>Sa a cui si volge

dilatandob entro uno

spa:t.io

fa.

,·oloso.

Qua11d

ou

rcgard

1111e

pier-

1't

comme 1111e 111011tagne c11tout

petit,

011

comme ,ice

à

la

-;;oirttll e

qu'elle est

ha scritto Julicn Grccn

nel suo

)our11aJ

del

19a11.

Cosl

I.(?.

vi vede una pietra, e una piega,

e un'orbita, e una gota; e cosi es–

se divengo no nella sua pittura

astrali corp i che sfociano sino ;"il–

l'orizzon tc assid cr:

i.to,

malinco–

nico.

Questo nostro discorso si rife–

risce , naturalment e, a tutt o il lato

pili valido

dell'opera pittorica

di

Levi che

è

pzr noi quello, grosso

modo, m1ter!on: al

1940,

Alla

• Gall eria dello Zodiaco • ne souo

!SK~~r.1./f~~~~~ •

~1~r;~~V11m!~

ginc

cl1iarn

sul chiaro, con

le

mani 11ietro

la

nuca e

i

gomiti in

fuori; farfalla ad ali aperte dove

le macchi e croma lkl1c si Cl-pando-

~1icì~:~e.

i:~r

•.!:

:,r.~:~:~ \

10

~/V

testi na

di

agne1Jo

e

gli anemoni;

in cui l'arabesco esalta to e rugia–

doso della forma-colore si

fa

quasi

astratto e volant e, e dove le om•

bre come

un

ma.~tic,c cromatico

incollano

e

imp.-miano le luci,

falt<$ i

stra1.ianti striat ure. Le

• Tei:.te scuoiate• del '39

1

o,·e l'at–

nwsfora

~

1111

poco pitì pr01-ciuga–

ta e le forme si attorcono fatte di

cartila.(t'ine incandescente.

Nelle

tele piÌI rc~uti, invece e special –

mente nelle nature morte del 19,16

1

mal!""ratlo 1111impianto plastico

!jllo<hto e generoso, le ombre

smarri scono

la

loro 1111alitàdi

co–

lore. 1111el che era volante diviene

declama torio, quel che era croma–

tiro deead~ a c-l1iarosc11rale.

J,.'I

ten sione lirica a cui abbiamo ac–

cennat o pare venuta a fiaccarsi ,

a cedere ; prevale il modo fomial–

mcntc logico e plast ico, più 111c–

dit.:1tivo.

li

colore pare ora assor–

bito dalla forma e come annul–

lato, decaduto a descrizio ne pla–

stica , di rilil!VO; in funzione

di

ombra.

I

toni

accesi,

le eolora–

,doni crude e violen te, inclicano;

in

questo caso, un infuocamcnto

dei toni locali incastonati e ragge–

lati in una naturalistica rete chia–

roscurale. Tra gli squ illi degli

:iranci e delle viole e le ombre

ef~

fci~~~eg~~ !o~e~r fl~ li~

eff:~

to ,.

dt

rilievo.

Cosi

il

colore che

a,·e,,amo definito htmin osnmcnte

ticpolesco dh-en ta alle volte chia~

rosrnr o pia1.r.cttia110o peggio sga r–

giante . seiccnksco rihe,·o napol~–

tano.

Ci

chiediamo se sia propno

destino

dei

pittori •diretti• , dei

pitto ri che aggrediscono la tela

e

,·i

stamp.."1110 il loro animo, dar

fondo alle loro rap ide imm11.gin1

nel corso di una non l11nga sta~

g:ouc. Abbiamo visto di recente:

riproduz ioni di un Kokoschka che

fa pensare al

più

farcite, Manci–

ni, se non proprio a Irolli.

Co,

nosciamo le lunghe stas:, le an•

gosciatc stcri lit;ì di Soutine. La

fiammata di Scipione durò

un

an–

no, egli pensava

di

rimett ersi a

una pittu ra chiara e tranquilla.

Grosr.

~

scivo lato

in un

accadcmi–

C'l\

surrealismo per signore ameri–

cane.

],fa

siamo sicuri che questo

di J.(!vi non

è

che un periodo;

d'alt ronde dopo il

1940,

si badi

alla data, il suo impegno profon–

do

forse

era alt?·ow!; in un cam-

J::, tt~'Cc:~

1~~~!

1

"na~\~~

1

~,s~~~

che come corni dell'abbo ndan1.a

row sciano foglie, frutt i, fiori, cnc–

ciagione, sono piutt<?,SlO grandi fe–

stoni dccorati,· i, treofci magni lo-

fu~~!~/11t~ a~, ;1';

fifc~if

i~i~:r~

~hi di una ,·olla si sono m11tnt~

111fastosi drnpp c,rizi, il po<!tico

•s~;~~C~", jti1!W~~t!

0

sW0;~~~

1

1 m

fiisionismo artigìan<"sco. Pare ·che

il pittore abbia veoluto coronare

una sua certezza olimpica e piena,