Table of Contents Table of Contents
Previous Page  98 / 610 Next Page
Information
Show Menu
Previous Page 98 / 610 Next Page
Page Background

Carteggio

27.

Filippo Turati a Salvemini

Milano, 16 agosto 1897

Carissimo,

Brunelli mi mandò

la Vostra requisitoria.

1

Accidempoli che po' po'

di valanga! Li buttate là nudi, non vi dico come ci siamo divertiti a leg–

gervi. Tanto piu che gran parte erano i nostri discorsi di "dopo il caffè."

Ma noi ci limitavamo a una discreta oralità. Basta.

Oportet ut scandala

eveniant.

Che il cielo vi perdoni, perché gli imolesi, Costa compreso, mal–

grado

la

patte de velours

con cui

lo graffiate, non vi perdoneranno

mai piu.

Fortuna che io conservo il segreto d'ufficio. Se no anche a Molfetta

vi avrebbero accolto a legnate sante. Sapete che l'amico Pansini

2

volle

egli pure una copia del vostro opuscoletto? Ma neppur lui sospetta l'au–

tore. Sentii dire anzi che lo attribuiscono a un

tale Mezzina. Poverac–

cio! Si vede che i vostri compaesani non hanno

il naso molto fine.

Tutto ciò è dirvi che pubblicherò

il lavoro prima del Congresso.'

Diviso in tre parti: 16 agosto (arriverà in ritardo, causa il "ferragosto"

dei tipografi), 1° e 16 set~embre. Di questo qui però non mi pare il caso

di fare lo

stralcio.

Bastano gli articoli! Se foste di diverso avviso, manda–

temi nientemeno che un

telegramma, sia pure

in gergo metaforico. Se

no scompongono subito.

Vi unisco il prezzo infame del vostro delitto. Sono lire

quamntacinque

nella solita razione di lire quindici l'articolo. A peso di maldicenza dovrei

pagarvelo dieci volte tanto. Non datevi allo sciupio, mi raccomando! Fa–

tene invece, da buoni piccoli-borghesi che siamo, un piccolo cenno di ri–

cevuta che acqueti l'amministratore.

Sono lieto di sentire che Assuntino stavolta se la cava. Cos1 potrà

tirar via a far all'amore un altro po'. Il tifo, già, se lo sarà portato da

Milano. Abbiamo settecento e piu casi; peggio della peste del Manzoni.

I giornali o non fiatano o attenuano per non turbare gli albergatori e il

piccolo commercio. Una volta si diceva che era l'acqua:

adesso abbiam

dappertutto

l'acqua potabile, la Chianciano,

la Fiuggi etc. etc. e c1 m–

tifiamo lo stesso. Verrete a Bologna? Là sarebbe il caso di dire:

me non

adsum qui feci!

Poveri [...

J4

come me li conciate!

Addio, mala lingua!

27. AS.

1

Umberto Brunelli,

socialista,

fu

deputato di Bologna e Ravenna per

le legislature

XXIV

e

XXV;

collaborò

a vari periodici

e

fu

membro di federazioni

socialiste

romagnole.

Il

lavoro

di S. è

Il

partito socialista

di Imola,

pubblicato, a firma di

"UN TRAVET,"

nella "Critica socia~

le" del 16 agosto, 1° e 16 settembre 1897, pp. 249-251,

265-267

seguito da una postilla

firmata

"La Critica Sociale," alle pp. 267-269, ora riprodotto

in SALVEMINI,

Movimento socialista,

pp. 26-43.

60

2

Pietro Pansini, repubblicano,

fu

deputato di Bari e di Molfetta nelle legislature

XVII-XXIV.

3

Il congresso socialista di Bologna, che si svolse dal 18 al 20 settembre 1897.

• Parola indecifrabile.

Biblioteca Gino Bianco