

Carteggio
29.
Andrea Costa a Salvemini
Imola, 24 agosto 1897
Caro professore,
l'amico Turati mi comumco, giorni sono, la Vostra lettera.' Gli ri–
sposi: "Purché aspettino ad ottobre, anderò." E di venire costi sono lie–
to, quantunque, per ciò, debba rifiutare altri inviti, sia perché amo molto
codeste provincie vostre, e l'anno scorso promisi di tornare; sia perché la
lettera da Voi scritta al Turati mi prova che Voi e i compagni non siete
del parere (secondo me erroneo) di quel
Travet:
il quale afferma (vedasi
un "Comune meridionale") essere le gite mie e quelle del Ferri' nelle Pu–
glie, se non dannose, inutili ...
A rivederci, pertanto, in ottobre! Il giorno approssimativo della mia
venuta lo fisseremo al congresso, in Bologna. Colà pure fisseremo l'og–
getto del discorso, o conferenza che siasi: giacché non so se l'argo–
mento del domicilio coatto abbia per voi la stessa importanza (lo stesso
interesse) che può avere altrove, ove i coatti politici abbondano.
Cordiali saluti a Voi, a tutti.
30.
Salvemini a Andrea Costa
Molfetta,
1°
settembre [1897]
Pregiatissimo compagno,
il nostro circolo La ringrazia della promessa, che Ella ci ha fatto di
venire qui in ottobre.
Poiché nessuno di noi può venire al congresso di Bologna per man–
canza di capitali, bisognerà che ci mettiamo d'accordo per iscritto sul
giorno del comizio e sull'argomento della conferenza.
Il giorno potrebbe essere la prima domenica d'ottobre o un'altra do–
menica del mese; negli altri giorni della settimana gli operai hanno la–
voro e non si può tentare di farli scioperare nel giorno del comizio, per–
ché la coscienza socialista non
è
abbastanza diffusa.
Quanto all'argomento della conferenza, Ella ha inteso benissimo come
il domicilio coatto debba essere il pretesto di un vero e proprio discorso·
29. AS.
I
Cfr. doc. n. 26.
2
Enrico Ferri (1856,1929), deputato di Mantova, Gonzaga e Ravenna per le legislature
XVI-XXV. Per l'articolo di S., cfr. doc. n. 21, nota n.
1.
30. CCo.
62
BibliotecaGino Bianco