

1897
di propaganda. Al co~1~1? _noi ab?i~mo i~v)tato tu~ti i _cir~ol~f'.OPO'.ari
di Molfetta e dei paesi v1cm1; non e 1mpoSS1b1le che 1 radicali s1 nfiutmo
di intervemre al comizio; sarebbe questa per noi una gran fortuna, ma
se i radicali intervengono, bisognerà nel discorso destreggiarsi in modo da
combatterli senza irritarli. Qui gli operai sono in maggioranza radicali,
ma malcontenti dei radicali; crediamo quindi che una buona parte del di–
scorso debba consistere nel confrontare il programma e la tattica radica–
le _ se a proposito di radicali si può parlare di programma e di tattica -
col programma e colla tattica nostra. Bisogna anche non trascurare la
questione del clericalismo, perché da pochi mesi qui si è fondato un cir–
colo clericale, di cui mi pare che gli altri compagni non si impensieri–
scano abbastanza. Qui la massa operaia
è
atea; ma se noi non facciamo
a tempo a sostituirci a1 radicali, troveremo il terreno pre-occupato dai
preti.
In una lettera
è
impossibile esaurire tutto quel che sarebbe neces–
sario dire sulla Sua conferenza. Quando Ella verrà a Molfetta, potrà met–
tersi d'accordo prima coi compagni; io, poi, verrò a Faenza il 30 settem–
bre e se Ella crede potremo trovarci a Imola o altrove e parlare a no–
stro agio di quest'affare.
La preghiamo di volerci rispondere al piu presto, indicandoci il gior–
no della Sua venuta, perché noi possiamo metterci seriamente al lavoro.
Dopo averLe parlato in nome del circolo, mi permetto di annoiarLa
un po' in nome mio.
Io
sono il
Travet,
con cui Ella non è d'accordo -a
proposito della venuta dei deputati socialisti nei nostri paesi. Su questo ar–
gomento dovrei parlarLe un po' a lungo; ma mi contento di farLe os–
servare che Molfetta nelle Puglie
è
la sola città industriale, che comprende
piu di mille operai. Quando Ella verrà qui vi troverà un cantuccio di
Lombardia e la Sua parola fruttificherà davvero; mentre lo stesso non
si può dire, credo, delle parole sprecate dal Ferri a Bari e a Brindisi, dove
per poco non lo portavano in trionfo, e alle elezioni si raccolsero appena
un centinaio di voti. E che voti!
è
meglio non parlarne. Qui invece, colla
sola propaganda di pochi compagni, poveri, poco istruiti, poco autorevoli,
sul Suo nome si raccolsero trecentonovantotto voti. Mi pare che una dif–
ferenza ci sia.
Io
quindi, pur essendomi fatto nel circolo sostenitore della proposta
di far venire qui Lei per il comizio, conservo sempre le mie op1mom
sulla inutilità, per ora almeno, della venuta di deputati negli altri paesi
pugliesi. La loro parola può esser molto piu utile àltrove, che nei nostri
disgraziati paesi, dove nulla
è
ancora pronto per la seminagione socialista.
Voglia scusarmi della chiacchierata e credermi sinceramente Suo affe–
zionatissimo compagno.
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