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1896

t . 0 che Lei aveva bisogno di amare e Le auguravo con tutto il cuore di

IV

f \'

S'

poter amare presto una persona, che P?tes:e r~nderLa_ e ice. 1 ram~e~t!

la conversazione fatta non sono venti g10rm sul divano del corndo10.

Continuerà sempre a dire che io del cuore umano non capis~o. nulla? Si

convincerà ora che Lei di se stessa non conosce che una mm1ma parte;

che non

è

vecchia, che ha nel Suo cuore tesori di affetto, che non si

esauriranno mai?

Come sono contento, Ernestina! Come sarà felice· Lei!

Come vi in-

vidio!

Sia felice, Ernestina cara e buona; dica a Battisti che lo bacio, e si

abbia da me una forte stretta di mano. Nella Sua felicità pensi qualche

volta agli amici.

La scrittura della Sua lettera

è

troppo eccitata. Ci vuol calma; non

bisogna essere

troppo

felici.

lo

ho comunicato già alla signora Elena la

notizia; ora mi rincresce d'averlo fatto. Ho ricevuto la lettera a tavola, e

ne ho avuta un'impressione cos( forte, che non ho potuto nasconder nulla.

Evviva! Come vorrei essere a Firenze ora. Accidenti alla miseria!

L'ha scritto a Rosina?' Cosa ha risposto? Quando ci saran le nozze? ·

Fra un anno?

Faccio tutte queste domande per farle; per parlare, per dirLe qual–

che cosa. Lei non pensi a rispondermi; goda, sia felice; acuisca la Sua

felicità, pensando che questi momenti non ritornan piu nella _vita.

Addio, Ernestuola; voglia bene al Suo affezionatissimo amico.

Come sono contento! Mi pare di provare io una parte della vostra

felicità. Fui cosf contento solamente la sera, in cui m'accorsi che Maria

mi voleva bene. Evviva! Corpo di Giuda, che bella cosa!

Come avrei voluto essere a Firenze ier l'altro sera. Come vorrei ri–

tornarvi subito per vedere quanto siete contenti! Povera Ernestuola, ha

sofferto tanto, ora sarà contenta, non

è

vero? Chi sa come sarà diven–

tata ... grassa. La signora Elena ha detto che Lei

è...

bella! Lo dica a Bat–

tisti. Quado ritornerò a Firenze vi prenderò in giro. Voglio vendicarmi di

tutte le canzonature, che Lei mi ha fatto nel passato.

Evviva, evviva! Ora l'Irene sposerà Galletti'; e saremo tutti contenti.

Siamo tutti una famiglia.

È

il capovolgimento universale. Le vecchie si sposano.

Che notizie da Cremona? Sono molto contento.

Accidenti alla miseria. Dica a Canale, che, se potesse trovare e man–

darmi una decina di lire - per lettera - mi farebbe piacere; non so

come fare a tornare a Firenze.

È

l'ora della posta e bisogna che smetta.

Continuerei per un secolo a dir scimunitaggini. Ciao.

1

Rosa (Rosina), sorella maggiore di Ernesta Bittanti.

2

Irene (Irenita), sorella minore di Ernesta Bittanti. Alfredo Galletti (1872-1962).

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