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1897

hé si trovano in condizioni economiche diverse. Prendiamo l'antisemi–

~ismo.

In

Austria nel Medio Evo c'erano due classi: signori feudali e

contadini; fra queste due classi si è andata formando un'altra classe per

· filtrazione dai paesi vicini e specialmente dalla Polonia, la borghe–

:~a. Questa borghesia, per un cumulo di ragioni, prima deHe quali è la

condizione in cui gli ebrei si trovavano nel Medio Evo, è quasi tutta di

ebrei: mercanti girovaghi, prestatori a usura girovaghi, i quali venuti in

Austria vi si sono fermati e han formata la classe intermedia fra nobiltà

fondiaria e proletariato. Oggi in Austria tutta la grande borghesia -

banchieri, industriali, commercianti, professionisti - è ebrea. L'antisemi–

tismo a primo aspetto è una lotta della razza tedesca cristiana contro la

razza ebrea; ma questa non è che l'etichetta esterna; in fondo è lotta

dell'aristocrazia fondiaria, che cerca trascinare dietro di sé il proletariato

contro la borghesia. Il proletariato in molti luoghi segue la classe fon–

diaria e forma il ridicolo partito cristiano-sociale del Lueger,' che ben

presto si liquiderà perché non può nello stesso tempo contentare la no–

biltà e il proletariato, i quali se son d'accordo oggi ad assalire la borghesia

non saranno d'accordo domani a dividersi le spoglie. L'altra parte del

proletariato forma il partito socialista del dottor Adler; che accoglierà

nel suo seno tutti i proletari antisemiti, quando si saranno convinti che

il partito del Lueger non fa per essi. In tutto questo le razze non c'en–

trano; se la borghesia austriaca non fosse ebrea, ma cristiana com'è per

esempio la borghesia italiana, il movimento antiborghese non assumerebbe

certo l'aspetto antisemita; ma non farebbe con ciò che cambiare

etichetta;

in Austria, come in Italia, si avrebbe allora un partito clericale formato

dei grandi signori, che cercherebbe trascinar dietro di sé i proletari

malcontenti della borghesia, la borghesia e il proletariato socialista.

In

Italia

-i

cattolici non sono antisemiti di proposito come in Austria, per–

ché i banchieri italiani sono cristiani e sono della stessa razza che i cat–

tolici. Ma,

nonostante la eguaglianza di razza,

da noi la lotta economica

analoga alla lotta austriaca c'è. Se dunque la stessa lotta economica av–

viene con e senza le razze, vuol dire che la causa della lotta non sta nella

diversità di razza, ma altrove.

Sono stato forse molto confuso nell'espc;>rrela mia idea; ma spero che

Ella riempirà le lacune, che sono obbligato a lasciare, perché scrivo in

fretta.

Se il Gumplowicz studiasse le lotte accanite che vi furono nel Me–

dio Evo fra Firenze, guelfa, e Siena e Pisa, ghibelline, andrebbe a cer–

care se le razze fiorentina, pisana e senese fossero eguali o diverse; e

studiando la storia della popolazione toscana, mettendo insieme qualche

accenno di cronista, potrebbe trovare facilmente che in Firenze preva-

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Kart Lueger (1844-1910), prima democratico, divenne poi

il

capo dei cristiano-sociali, fu

epurato al parlamento austriaco nel 1885 e nel 1891.

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Viktor Adler (1852-1918), uno dei maggiori esponenti del partito socialdemocratico, di

CUI

fu

il rappresentante ufficiale al I Congresso della II Internazionale. Nel 1902 entrò a far

Parte della Dieta dell'Austria inferiore e nel 1905 del Parlamento.

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