

Carteggio
ché altrimenti per via
dell'Archivio Storico
avrei potuto tentare un buon
colpo...
In
ogni modo quando gli scriverà, abbia Lei la bontà di fargli
tanti ossequi per parte mia.
Io
sto abbastanza bene, ma non posso lavorare quanto lo richiedereb–
bero
il
mio desiderio e i miei bisogni. La recensione dell'Heinemann bi–
sogna che Ella abbia la bontà di aspettarla ancora un poco.
3
Tanti ossequi ai professori Villari e Del Vecchio, e mille auguri a Lei.
Tanti saluti al sig. Gherardi e al sig. Casanova.
9.
Salvemini a Carlo Piacei
Palermo,
6
aprile
1896
Caro Piacei,
i zolfatari sabato per assistere alla resurrezione di nostro Signore non
lavoravano; perciò non potei vedere quello che piu desideravo. Ma aven–
do fatto circa quattro chilometri di strada prima di avere questa poco
consolante notizia, non volli ritornarmene indietro senza nessun costrutto
e volli visitare egualmente una zolfara. E durante la visita fui molto con–
tento che quella non fosse giornata di lavoro; perché se la vista sola della
zolfara mi fece un'impressione oltre ogni dire penosa, il veder lavorare i
priaturi
(picconieri) e i
carusi
credo che mi avrebbe procurata una seria
malattia di nervi. Anche ora, dopo due giorni, non so pensarci senza ri–
sentirne un forte malessere.
Alla zolfara mi condusse un ragazzo che trovai per istrada. Era basso
basso e non gli avrei dato tredici anni; gli domandai che età avesse e
che arte facesse e mi disse che aveva diciassette anni e aveva fatto il
caruso dagli otto ai sedici anni; poi aveva lasciata la miniera e si era messo
a fare il contadino.
- Come mai sei cosf basso?
- È
lo zolfo che non ci fa crescere; continuando a fare il caruso s1
diventa anche gobbi.
- Quanto al giorno guadagna un caruso e quanto un picconiere?
- Il caruso da otto a tredici soldi al giorno, il picconiere una lira; si
lavora a cottimo; il picconiere
è
pagato in proporzione della materia che
estrae e paga i suoi carusi; quel che resta
è
suo.
- Il guadagno basta per vivere?
-No.
3
cfr. lettera n. 6, nota n. 3.
9.
CPI.
L'autografo, mutilo della fine, si interrompe con questa frase "Dica al
signor Howard che un catalogo dei cronisti, che possono servire da fonti della storia
di Federico II, colla [...
J."
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