Table of Contents Table of Contents
Previous Page  53 / 610 Next Page
Information
Show Menu
Previous Page 53 / 610 Next Page
Page Background

1896

- Ma voi altri socialisti, dicevo io al

Lo

Vetere, che cosa sperate da

questa rivoluzione borghese?

- Molto e poco; poco economicamente parlando; molto politicamente.

Noi aiuteremo la borghesia nella rivoluzione, ma cercheremo di strapparle

la maggior somma possibile di libertà politiche, delle quali ci serviremo

per combatterla, quando le condizioni economiche mutate ce lo permet–

teranno.

Tra breve conoscerò il Colnago ed altri capi del partito, che vengono

spesso in casa.

Io

li interrogo, li ascolto, ma cerco di non prendere parte

attiva in nulla. Se fossi libero, se fossi libero!

Per indicarLe poi come le idee socialiste penetrino nella gioventu stu–

diosa, mentre trovano cosi refrattarie le masse, Le accennerò due fatti.

Durante lo stato d'assedio un ragazzetto di undici anni, un certo Zucco,

mise su un circolino socialista, di cui faceva parte anche un baroncino

figlio di un magistrato; il ragazzetto

fu

messo in carcere e tenutovi per

tre giorni

come anarchico pericoloso;

ora la famiglia lo ha messo nell'i–

stituto nautico, ed ogni volta che esce nelle vacanze si affretta a correre

dai socialisti a domandar notizie di Ciccio Colnago e di Peppino Defe–

lice/

Quindici giorni fa un professore d'italiano al liceo Umberto dette

il seguente tema in terza liceale:

Se ha lacrime

Se ha schiavi

È

giovin la terra.

Un giovane, il pm bravo e il piu serio della classe, secondo

il

pro–

fessore, fece un lavoro di venticinque pagine fitte fitte, esponendo tutte

le teorie socialiste. Il bello

fu

che il professore, sapendo che io mi occupo

di sociologia, venne da me e mi pregò di leggere il lavoro e scrivere ciò

che ne pensassi; perché egli era incompetente a giudicarlo e gli rincresceva

rendere al suo discepolo il lavoro mostrando di non averlo letto. Ahi,

ahi! dissi tra me, quando l'ebbi letto: come faccio io a criticare questo la–

voro, se sono queste le mie idee e sono espresse con ordine e bene? Fi–

nalmente, dopo averci pensato su parecchio, presi questa via; dissi:

io

non discuto le idee, ma guardo solo se, date le idee socialiste come vere,

il lavoro corrisponde bene a queste idee. Cosi me la sono cavata, spero

senza scandalizzare nessuno ed ho potuto anche indicare al giovane i punti

piu deboli del lavoro, sempre secondo le stesse idee socialiste, e consigliar–

gli dei libri in cui queste idee sono esposte bene.

Il professore stesso mi diceva anche che di lavori di quel genere

4

Giuseppe De Felice Giuffrida

(1859-1920), avvocato catanese, era stato

fra

i

capi dei

fasci siciliani del 1893; arrestato e condannato nel 1894, venne

poi

amnistiato. Fu deputato dal•

la XVIII alla XXV legislatura.

Francesco Colnai.o, fu anch'ei.li fra i capi dei fasci siciliani.

15

BibliotecaGino Bianco