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]9]1

ogni cosa, e lavorare ovunque. Dunque molti soldati subito, e marce al–

l'interp.o, ad ogni costo, contro tutti.

Ma se è paese misero, a cui occorreranno molti capitali e molti anni

prima che produca di piu - e può cosf produrre di piu - e se l'interno

è assai piu sterile della costa, e se la conquista dell'interno aumenterebbe

invano le spese e i pericoli, il nostro programma dev'essere diverso: allon–

tanarci per ora poco dalla costa, ridurre le spese al minimo, e colonizza–

re... l'Italia.

Dunque il problema è sempre quello: qual'è il valore economico del–

la Tripolitania?

È

vero che il paese possa accogliere la nostra emigrazio–

ne?

lo

sono fermamente convinto, col Mosca, di no.

Se

tu credi di s1,

bene. Ma non dire che il problema è secondario. No, no, no.

È

tutto.

Quanto alla

Voce,

siamo ancora per aria.

Ma se me ne stacco, non fondo nulla a Roma:

1)

perché a Roma

non c'è nessuno di cui io possa fidarmi; 2) perché odio Roma e lo credo

ambiente fatale ai giornali.

Bari, mio caro, non è da disprezzare: qui c'è un grande rinnovamento.

E ci sono

quattro

uomini, di cui posso fidarmi. Il giornale sarebbe fuori

del Partito socialista, e in molti casi contro.

Se

sarà fatto bene, sarà

il

sud che lo manderà al nord. Sarà un giornale nazionalista... meridionale.

Dieci anni di propaganda e di raccoglimento al sud: e poi intervento nella

vita generale italiana.

Ma sono ancora idee vaghe.

Una sola idea è chiara in me: o la

Voce

diventa quel che voglio

io, magari con una direzione mia, o la lascio e fondo un altro giornale.

Scrivo a De Sarlo

2

per chiedere tue notizie.

Non vedo in che possano danneggiarti i massoncelli. Dal momento

che non hai interesse a lasciar Genova, il concorso che hai fatto è per

te una specie di... Tripolitania. Basta che te ne infischi, e nessuno

ti

po–

trà dare per esso piu noia.

319.

Giovanni Amendola a Salvemini

Firenze, 20 ottobre 1911

Caro Salvemini,

sento il bisogno di tornare brevemente con te, sulla nostra diver–

genza intorno alla questione tripolina, e intorno al problema della

Voce.

Sento dire da ami_ciche tu persisti nel tuo punto di vista, se pure non

2

Francesco De Sarlo, dal 1904 socio corrispondente e dal 1918 socio nazionale, del!'Acca-

demia dei Lincei.

'

.319.

AS. Ed. in

Amendola,

pp.

302-305.

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