

1911
punto di vista del metodo critico. E siccome i documenti falsi derivano
dal Palamenghi-Crispi, autore del libro
Crispi e
i
Mille,'
ne consegue che
anche i documenti mirabolanti crispini pubblicati in questo volume sono
sospetti finché non ne sieno pubblicati gli originali. Ma prima di parlarne
pubblicamente, occorrerà approfondire l'indagine.
Siamo a mulinare, un gruppo di amici di Bari ed io, della fondazione
di un giornale a Bari. Se la crisi della
Voce
si risolverà bene, io potrò la–
vorare in entrambi. Se le cose vanno a male costà, concentrerò le mie
forze quaggiu. Ma sono ancora piani vaghi.
Per il processo di Albano, amerei che la
Voce
non ne parlasse in al–
cun modo. Finché la crisi non si sia risolta, desidero essere considerato
come... inesistente. Occorre evitare ogni contatto fra la
Voce
e me.
Passerò dal Croce a Napoli nel pomeriggio del 25 ottobre. Prima pas–
serò dal Fortunato.
318.
Salvemini a Rodolfo Savelli
Molfetta,
19
ottobre
191
i
Mio caro,
non comprendo bene la tua pos1z1onedi fronte al problema tripolino.'
Dire che la questione del valore economico
è
secondaria di fronte al
lato politico,
è
un assurdo: I) perché la campagna tripolina è stata fatta
principalmente coll'aiuto di una enorme illusione e menzogna di guadagni
economici: senza questo "mito" il paese non si sarebbe scosso; e dimo–
strare che il paese è stato ingannato, non è mai cosa secondaria, se non
è cosa secondaria la verità; 2) perché non esiste di una colonia importanza
politica senza importanza economica: solo noi italiani abbiamo la priva–
tiva delle colonie occupate per motivi politici e buone a nulla; i popoli
seri occupano le colonie per farvi buoni affari, non per farvi della politica
astratta.
Per quel che riguarda, poi, i famosi argomenti politici, ti confesso
che li ho cercati
per
mare e per terra: e non li ho trovati.
L'importanza militare delle nuove posizioni è
per noi italiani
nulla:
anzi la nuova colonia sarà una debolezza: tant'è vero che dovremo aumen-
1
Doc.
n. 311, nota n. 1•
.318.
es.
1
La lette;a di Savelll, cui Salvemini risponde, del 16 ottobre 1911,
è
conservata in AS.
In essa, fra l'altro, Savelli scriveva: "[ ...] io credo che voi, tu e Prezzolini, abbiate veduto
troppo parzialmente nella questione
di
Tripoli: vi siete troppo limitati all'aspetto economico (che
del resto non
è
forse cosi disastroso come vi sembra) e non avete veduto... l'aspetto militare
e politico del problema. Soprattutto non ne avete veduto l'aspetto morale: l'Italia ha compiuto
un atto energico· che l'ha rialzata nella sùa stima e nella stima degli stranieri [ ...]." Savelli
replicò a S. con una lettera del 24 ottobre 1911, conservata in AS.
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