

Carteggio
tare le spese della flotta per assicurare le comunicazioni. Avrebbe per noi
enorme importanza Vallona. Non ne ha Tobruk.
- Se non ci andavamo noi, ci andava altri. - Chi? _.::-La Germania?
Tobruk, in mano alla Germania, è dannoso all'Inghilterra, non a noi.
L'Inghilterra, avendo Malta, non è
per noi
meno pericolosa che con To–
bruk. Dunque?
Dunque, anche per questo non abbiamo fatto politica nazionale. Ab–
biamo reso un servigio ad altri.
La
caduta di Tripoli in mano d'altri sarebbe stata un danno per noi,
se Tripoli fosse quel ricco paese che si crede. Ecco il punto. Ritorniamo
sempre al valore economico.
- Bisogna tener conto dello slancio morale che ha determinato nel
paese l'impresa tripolina. - Sf, è vero:
ci
è stato uno slancio morale bel–
lissimo. Ma avrei voluto tenerlo in serbo per il rinnovamento della Tri–
plice a migliori condizioni o per il distacco dalla Triplice. Questo slancio,
che era una gran forza, l'abbiamo consumato per una causa che non lo
meritava. Fra due anni, quando occorrerà rinnovare la Triplice, e saremo
depressi dagli effetti economici di questa stolta impresa, lo ritroveremo
sempre a nostra disposizione questo capitale di slancio?
- Se a Tripoli fossero andati altri, sarebbe stata un'umiliazione per
noi. -_
È
vero. Non sarebbe stata un'umiliazione per chi non aveva voglia
di andare a Tripoli. Ma noi, che senza sapere il perché, ne avevamo voglia,
ne saremmo rimasti male, come il bambino che cerca la luna nella secchia
e non può afferrarla. Da questo punto di vista, è stato un bene andare
a Tripoli, è stata una delusione di meno. Dirò di piu: data la pazza cam–
pagna fatta dai giornali quotidiani in settembre, si
doveva
oramai andare
a Tripoli, anche se Tripoli fosse stato un mucchio di sassi peggiore di quello
che è. Eravamo troppo compromessi. Se alle minacce non fosse succeduta
l'azione, sarebbe stata la derisione di tutti. Ma resta sempre aperta la que–
stione... storica: è stato nazionalmente utile fare le minacce e impegnar–
si cosf ad agire. E il problema è sempre economico. E resta aperto sempre
un altro problema: il governo faccia quel che deve per far buona figura,
affinché, oltre ai danni dell'impresa, non abbiamo anche il danno
morale
di dimostrare che non siamo buoni a fare l'impresa.
Ma non mentisca.
Non pretenda, per esempio, di far passare come voluta dalla generosità italiana
la fuga della flotta turca nei Dardanelli, mentre è stato un insuccesso
ter–
ribile,
di cui sconteremo a lungo i danni. Ecco, dunque,
il
nostro dovere:
esigere che l'impresa non sia condotta avanti a furia di menzogne, come
è stata cominciata.
E c'è un altro problema: ora che abbiamo finalmente la Tripolitania,
ora che ci siamo liberati dall'incubo che "ci vadano altri," che farne? Se
è realmente un paese ricco, tutti in Tripolitania: strade, serbatoi, ferrovie,
ecc. Dieci anni di tasse, di sacrifizi, di organizzazione: poi la ricchezza per
tutti. E conquistare piu che sia possibile di questa ricchezza: conquistare
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