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che era a Milano, poté leggerlo. Ad ogni modo se a te l'articolo di Papini

può far l'impressione che nella

Voce

si sia parlato di Tripoli 'per approvare

mentre non se ne potrebbe parlare per disapprovare, io ti dichiaro che pub–

blicheremo una tua lettera, in cui tu esponga

il

tuo punto 'di vista, sia

pure disapprovando l'attitudine attuale della

Voce.

Però, come amico,

ti consiglierei a riflettere prima di assumere nettamente una simile posi–

zione. Nessuno, credimi, può dubitare delle tue convinzioni anti-tripoline,

e la mancanza di una smentita pubblica al manifesto di Milano

è

assai

piu significativa a tuo riguardo, della riserva attuale della

Voce.

Quindi la

tua responsabilità

è

salva.

Ma se tu oggi ti trattieni, domani potrai par–

lare con assai maggiore autorità:

questa

è

la mia ferma convinzione.

Perché vorresti perderti dietro i falsi documenti Rohlfs, di cui tutti, com–

presa la

Tribuna,

dubitano ormai? Ad ogni modo la loro falsità sarà sve–

lata; ma bisogna assodar bene le prove. Ed io non credo che c'entri Pa–

lamenghi-Crispi. Oramai sono a Tripoli uomini come Sonnino e Guicciar–

dini7; e ci andranno agricoltori come Ottavi,8 e tecnici d'ogni genere; fra

poco avremo notizie sicure, e ben piu larghe di quelle della Ito: perché

avventare? oggi, quando si tratta di aspettare solo per poco, con la cer–

tezza di camminar poi'

0

sicuri? Quando si dovrà impiantare il bilancio pre–

ventivo della colonia, noi dovremo essere completamente informati, e pren–

dere la nostra posizione.

A rivederci. Spero che il tuo processo si accomoderà presto. Mi rac–

comando: informati bene a Roma.

320.

Giuseppe Prezzolini a Salvemini

Firenze, 20 ottobre 1911

Mio caro Salvemini,

l'imputazione che tu fai a noi di averti chiusa la bocca quando piu

occorreva parlare, con la conseguenza che noi facciamo questo per dilet-

7

Francesco Guicciardini, ministro degli Affari esteri dall'll dicembre 1909 al 31 marzo

1910, deputato di Firenze nelle legislature XV-XVI e XVIII-XXIV.

• Edoardo Ottavi, sottosegretario al ministero del Tesoro nel gabinetto Sonnino dall'll

dicembre 1909 al 31 marzo 1910; deputato di Vigonza e Conegliano nelle legislature XVIII-XXIV.

9

Amendola:

"avventurarci."

10

Amendola:

manca

"poi."

320.

AS. Nell'ultimo foglio della lettera vi sono le seguenti parole, indirizzate pro–

babilmente a Fortunato o a Croce: "Illustre signore

ed

amico, legga questa lettera che

dirigo a Salvemini.

Glie

la faccia leggere quando verrà da Lei. Essa potrà illustrare il

pensiero mio in questa faccenda, pensiero condiviso da molti altri della

Voce.

Veda di

usare tutta la Sua influenza perché Salvemini si persuada dell'errore pratico e morale

che commetterebbe lasciando la

Voce:

che non gli ha dato nessun pretesto, o meglio

nessuna ragione seria di ciò. Mi creda sempre suo aff. Giuseppe Prezzolini."

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