

1911
310.
Salvemini a Giuseppe Prezzolini
Molfetta, 6 ottobre 1911
Mio caro Prezzolini,
se mi allontano dalla
Voce,
è evidente che devo spiegare
il
mio al–
lontanamento. E allora non potrò spiegare perché mi divido da voi, se
nello stesso tempo non spiego che non ho nulla da fare neanche col Par–
tito socialista.
Ad aspettare, non si perde nulla. Ci perdo tutt'al piu qualcosa io, che
frattanto posso essere sospettato di complicità col Turati. Ma è roba che
passerà. Ne ho viste di peggio.
A me pare che né tu, né
l'
Amendola vi rendiate conto chiaro della
gravità del dissidio. Ci sono due questioni: quella del nostro atteggiamento
sulla questione tripolina, e quella dell'indirizzo génerale della
Voce.
Certamente nella questione tripolina
noi
(dico noi: cioè tu, io, Amen–
dola, quelli fra noi che trovano quell'argomento piu importante dei meriti
del generale Govone) dobbiamo dichiarare che il paese deve oramai la–
sciare libertà assoluta al governo, quali che siano le nostre opinioni sulle
origini e sulla utilità e sui pericoli dell'impresa. In questo senso, l'ultimo
articolo dell'Amendola è magnifico.'
Ma non basta.
Ecco dove il dissidio comincia.
Voi vorreste fermarvi qui, considerando
recriminazioni,
o
storia,
ogni
documentazione delle bugie e delle falsificazioni, che ci han condotto a
Tripoli.
lo
affermo che dobbiamo occuparcene in ogni numero, per sfron–
dare le illusioni, per dire ai nostri lettori il senso della realtà vera, pur con–
tinuando a dire, che quale che sia questa realtà, al punto in cui sono le cose,
l'Italia deve agire vigorosamente e seriamente per uscire con dignità e pro–
fitto dall'attuale situazione militare e diplomatica.
A Roma io ho parlato con molte persone, intelligenti e indipendenti.
Tutti sono per Tripoli, perché tutti credono che Tripoli sia l'eldorado. Noi
possiam dimostrare che ciò non è vero. Possiam dimostrare che il carteggio
Rohlfs-Crispi-Camperio è falso. Possiamo dimostrare che le grandezze del
Piazza sono una falsificazione della relazione Medana. Possiamo dimostrare
che gli articoli del Torre sono una falsificazione di un opuscolo di Goffredo
Iaia.2 Questa non è storia. Questo è
domani.
Perché le falsificazioni con–
tinuano (interviste Pantaleoni, Halbherr, ecc.), e continueranno.
2
Con esse
ci hanno spinto a cominciare. Con esse pretenderanno continuare. Mentre
occorre, se ce la caviamo bene dall'intrigo diplomatico e balcanico, ridurre
310.
CPr. Ed. in PREZZOLINI,
Tripoli,
pp. 409-411; e in
In.,
Voce,
pp. 441-447.
La lettera di Prezzolini cui risponde
è
pubblicata al n. 308 di questa raccolta.
1
Cfr. doc. n. 307, nota n. 7.
2
G.
}AIA,
Sul valore economico della Tripolitania,
in "Bollettino della Società geografica
italiana," 1905, pp. 653-677.
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