

1911
Credo sia mio dovere sospendere proprio ogni collaborazione alla
Voce,
finché la vostra crisi non sia risoluta, nel senso che a me pare buono.
La sola cosa che posso e debbo fare
è
di non deliberare fino da ora.
A me non darebbe noia dichiararmi oramai definitivamente uscito dal
Partito socialista. Anzi! Il momento buono, per uno che amasse le lodi dei
giornali,
è
questo. Ma non posso stampare ciò in un giornale, i cui amici
trovano accettabili gli articoli contro
il
Partito socialista e si possono im–
pennare,3 invocando articoli di
studio,
allorché io volessi scrivere contro il
Torre. Chi sa? forse anche un articolo contro Giolitti apparirebbe
ora
ad
alcuni "politica spicciola."
Bada: in tutto questo non c'è partito preso in nessuno di noi e de–
gli "amici." Il fatto tripolino ci ha messi tutti a posto: ecco tutto. Oggi
vediamo meglio in noi stessi e negli altri: ci avvediamo di non andar d'ac–
cordo in altro che in un'aspirazione generica
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a una maggiore serietà e di–
gnità di vita. Ma quest'aspirazione generica comune non basta a consentirci
di stare insieme. Anche Pio X aspira per tutta l'umanità a una maggiore
serietà e dignità di vita: eppure non collaborerebbe alla
Voce.
Dunque
stop.
Essendo uscito dal Partito socialista, e non trovando
nella
Voce
e intorno alla
Voce
quel gruppo, che facendomi sperare in
un'azione utile mi obbligherebbe a lavorare, ed essendo convinto che un
uomo solo nella società moderna
è
un impotente, faccio la riverenza al mondo
moderno, e mi metto a "studiare" per conto mio.
Se
fra un mese o fra un anno, molti o pochi di voi, crederanno utile
fare della
Voce
un organo, non di studio, ma di azione, e
mi:
chiamano,
sarò sempre pronto.
Ma fino a quando non avrete scelta bene la vostra via, o sarete in–
certi intorno ad essa, io non devo' pubblicar nulla sulla
Voce,
come non
devo pubblicar nulla né
sull'Avanti!,
né sulla
Critica sociale,
né altrove.
Mi tappo in casa: ecco tutto.
E già che questo
è
il mio dovere,
è
anche mio dovere tapparmi in
casa oggi e non fra una settimana.
Quanto all'articolo sul Piazza,' a cui occorrerebbe in ogni modo soppri–
mere l'introduzione e l'ultima parte, nella quale
è
riprodotto un discorso del
Caetani, dato il caso che voleste pubblicarlo, vi lascio liberi di metterci
la firma della
Voce
o il nome mio.
Non ho nessuna difficoltà a collaborare alla
Voce
con un articolo di
quel genere, perché rientra nel mio ordine di idee.
Quanto alla riunione degli amici della
Voce,
mi pare che
il
programma
di essa non possa piu essere quello che ci eravamo proposto: concretare
un programma d'azione politica, e poi agitarlo per mezzo della
Voce.
Que-
3
Amendola:
"informare."
•
Amendola:
segue "(comune)."
s
Amendola:
"debbo."
•
Amendola:
"di Piazza." Per l'articolo si veda doc. n. 303, nota n. 5.
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