1911
285.
Leonida Bissolati a Salvemini
Roma, 30 maggio 1911
Caro Salvemini,
grazie della finezza che usi alla Cassola...' e a me.
Non ho tuttavia il rimorso di toglierti una testimonianza importante.
Quanto a me, io sono pronto a dire precisamente:
1)
che tu per telegrafo dichiarasti di rimetterti a me per l'accet–
tazione della candidatura;
2) che io, con lettera, te ne sconsigliai per due motivi: a) che dif–
ficilmente avresti evitato le
pastette
anche sul tuo nome; b) che in caso
di ballottaggio correvi rischio di avere i voti dei clericali piu vaticaneschi;
•3) dopo averti scritto, incontrai .il Levi per la strada (in piazza Mon–
tecitorio) e con lui parlai della cosa. Gli dissi che ti eri rimesso a me e che
io ti avevo consigliato di non accettare. E poiché già erano scoppiati i ma–
lumori dei repubblicani contro i socialisti che avean fatto prevalere in un
certo convegno la tua candidatura, io e Levi ci trovammo d'accordo a rite•
nere che Vesci avrebbe provveduto bene alla propria candidatura se nel
frattempo fosse uscito a invitare i repubblicani a votare pel nome tuo, poi–
ché il Convegno ti aveva indicato. Ciò, si disse, avrebbe propiziato a lui
gli animi de' socialisti, i quali, quando fosse venuto il tuo rifiuto, sarebbero
stati piu propensi a votare per lui.
Tutto qui.
lo
non ricordo bene i termini della querela; ma credo che
questa mia testimonianza sia utile alla tua causa. Né a me sarebbe discaro
portare questa tes.timonianza anche perché - avendo effettivamente detto
quanto sopra - ebbi contro di me le mormorazioni de' repubblicani ai quali
parve che, dando per certo il tuo rifiuto, avessi giocato di furberia per in–
durre il Vesci alla nota dichiarazione in tuo favore. Mentre io credevo dav–
vero che, dopo la mia lettera, tu non avresti accettato. Naturalmente ag–
giungerei: che se tu accettasti fu perché ti proponevi, e facesti !'umanamente
possibile, di impedire le
pastette
anche de' tuoi, e speravi di riuscirvi• salvo
dimetterti o rinunziare se non fossi riuscito ad evitarle.
Ad ogni modo fa' come meglio ti sembra.
285. AS; ed. parzialmente, con qualche variante e con la data 31 maggio 1911,
nell'opuscolo
Le memorie di un candidato
(Firenze 1912), riprodotto in SALVEMINI,
Il ministro della mala vita,
pp. 163-212, alle pp. 170-171. I brani riprodotti sono com–
presi fra due asterischi. Sull'originale, di pugno di Salvemini, è scritto "Da non registrare."
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Carolina· Cassola, seconda moglie di Bissolati.
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