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1911

surrezione, anzi tutti lavorano a deprimerci piu e a render piu difficile il

nostro lavoro? Perché non facciamo due stati distinti? Una buona bar–

riera doganale al Tronto e al Garigliano. Voi vi consumate le vostre coto–

nate sul luogo. Noi vendiamo i nostri prodotti agricoli agl'inglesi, e com–

periamo i loro prodotti industriali a metà prezzo.

In

cinquant'anni, abban–

donati a noi, diventiamo un altro popolo. E se non siamo capaci di go–

vernarci da noi, ci daremo in colonia agl'inglesi, i quali

è

sperabile ci am–

ministrino almeno come amministrano l'Egitto, e certo ci tratteranno me–

glio che non ci abbiano trattato nei cinquant'anni passati i partiti con–

servatori, e che non si dispongano a trattarci nei prossimi cinquant'anni

i cos( detti partiti democratici.

Come vedi, non

è

con questi dubbi che io posso accettare candida–

ture nell'Italia settentrionale.

Naturalmente non è il caso di pubblicare questa roba.

Se

alcuno parla

della mia candidatura, tu puoi dire che non accetto, perché non intendo

essere candidato in collegi che non sieno quelli del Mezzogiorno d'Italia,

perché qui c'è piu bisogno di uomini disposti a lavorare senza speranza

di vittoria e a sacrificarsi: noi meridionali dobbiamc rimanere nel Mez,.

zogiorno, e non dobbiamo "emigrare" neanche come candidati.

284.

Salvemini a Giustino Fortunato

Pisa, 21 marzo 1911

Carissimo,

mi duole molto che ti sia apparso non opportuno il mio accenno alla

campagna luganeghista dei tuoi basilischi. Se dicono che il mio accenno

è il frutto di un concordato fra te e me, dimostrano ancora una volta di

essere... quello che sono. Ma quel fatterello capitava cosi a proposito

mentre scrivevo l'articolo, che andò a mettersi quasi da sé al suo posto.

Occorrerà, però, da ora in poi, se mi avvenga di voler parlare di cose

che possano riguardarti, che io te ne scriva prima. Perché mi duole di ar–

recarti qualunque, anche minima, seccatura.

Sono lieto, del resto, che l'articolo ti sia sembrato vero,' e che

il

nu–

mero nell'insieme ti sia piaciuto. lo non ne sono del tutto contento. L'ar–

ticolo dello Zagari' mi parve fin da principio un po' troppo esagerato. L'ar–

ticolo del Lanzillo

3

è un po' umoristico, con la sua pretesa di decidere su

284. CF.

• G. SALVEMINI,

La piccola borghesia intellettuale nel Mezzogiorno d'Italia,

in

"La Voce"

del 16 marzo 1911, pp. 532-534, ora

in

SALVEMINI,

Movimento socialista,

pp. 481-493.

2

G.

ZAGARI,

La malaria,

in "La Voce" del 16 marzo 1911, pp. 527-528.

3

A. LANzlLLo,

La sistemazione dei torrenti,

in

"La Voce" del 16 marzo 1911, pp. 528-529.

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